Autore Topic: Riflessioni  (Letto 15127 volte)

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Offline maveryx

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Re:Riflessioni
« Risposta #30 il: Novembre 10, 2012, 13:43:09 pm »
Caro animus, io quando sento dire che il cristianesimo ha luci ed ombre mi viene in mente Lorenzo Valla, saprai certamente chi è, che nel suo scritto principale, col quale smascherò una delle tante truffe di questi parassiti succhiasangue, recitava così: “Ma come sogliono fare i falsificatori incomincia col dire cose vere per conciliare credito al falso che segue”.
Io penso che il problema cristianesimo si intreccia con la questione maschile perche essa è la religione della madre, cristo rappresenta il figlio che deve rinunciare alla sua autonomia per volonta della madre, il debito, la colpa che deve redimere, è il debito con la madre che ha sofferto per metterlo al mondo e odia la sua indipendenza, lo considera una proprieta.
Il maschio per affrontare le femmine e non esserne succube deve prima affrontare e capire la madre, liberarsene con l'aiuto del padre che infatti nella religione cristiana sparisce, anzi diventa tuttuno col figlio nella sofferenza.
Se Gesù è padre e figlio, la volonta che li ha messi in croce è quella della madonna, la madre di dio.
La religione cristiana uccide il maschio, tutto ciò che è maschile è male, aggressività, indipendenza, sano egoismo, autonomia, tutto cio che è femminile è bene, amore gentilezza perdono comunitarismo, il risultato è una società massificata falsa ed ipocrita.
Tra le altre cose è molto difficile affrontare un discorso su una religione siffatta, visto che ufficialmente si basa su un libro la bibbia mentre di fatto tutta la dottrina  si basa sugli scritti dei padri della chiesa. Inoltre il vecchio testamento ed il nuovo sono antitetici, la legge diventa l'amore, la giustiza diventa il perdono, l'abbondanza di beni materiali era il premio per l'uomo virtuoso adesso diventa una colpa da espiare. Nel nuovo la forza è male, la debolezza è bene.
In fondo il dio terribile del vecchio testamento dava delle indicazioni precise e poi non rompeva più i coglioni, il nuovo invece ti chiede di vivere amando gli altri e facendo la sua volontà, quale schiavitù più assoluta esiste mai. Il dio del nuovo è in realtà ricalcato sulla figura di una madre oppressiva e possessiva che odia più di ogni altra cosa perdere il controllo sui propri figli che considera delle proprietà personali, l'o-dio della madre che schiaccia la autonoma volontà dei propri figli, quindi li mette in croce.
Essa è semplicemente la religione dell'amorte, il loro dio è l'o-dio delle madri, tutto qua.
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Offline vnd

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Re:Riflessioni
« Risposta #31 il: Novembre 10, 2012, 14:35:26 pm »
Caro animus, io quando sento dire che il cristianesimo ha luci ed ombre mi viene in mente Lorenzo Valla, saprai certamente chi è, che nel suo scritto principale, col quale smascherò una delle tante truffe di questi parassiti succhiasangue, recitava così: “Ma come sogliono fare i falsificatori incomincia col dire cose vere per conciliare credito al falso che segue”.
Io penso che il problema cristianesimo si intreccia con la questione maschile perche essa è la religione della madre, cristo rappresenta il figlio che deve rinunciare alla sua autonomia per volonta della madre, il debito, la colpa che deve redimere, è il debito con la madre che ha sofferto per metterlo al mondo e odia la sua indipendenza, lo considera una proprieta.
Il maschio per affrontare le femmine e non esserne succube deve prima affrontare e capire la madre, liberarsene con l'aiuto del padre che infatti nella religione cristiana sparisce, anzi diventa tuttuno col figlio nella sofferenza.
Se Gesù è padre e figlio, la volonta che li ha messi in croce è quella della madonna, la madre di dio.
La religione cristiana uccide il maschio, tutto ciò che è maschile è male, aggressività, indipendenza, sano egoismo, autonomia, tutto cio che è femminile è bene, amore gentilezza perdono comunitarismo, il risultato è una società massificata falsa ed ipocrita.
Tra le altre cose è molto difficile affrontare un discorso su una religione siffatta, visto che ufficialmente si basa su un libro la bibbia mentre di fatto tutta la dottrina  si basa sugli scritti dei padri della chiesa. Inoltre il vecchio testamento ed il nuovo sono antitetici, la legge diventa l'amore, la giustiza diventa il perdono, l'abbondanza di beni materiali era il premio per l'uomo virtuoso adesso diventa una colpa da espiare. Nel nuovo la forza è male, la debolezza è bene.
In fondo il dio terribile del vecchio testamento dava delle indicazioni precise e poi non rompeva più i coglioni, il nuovo invece ti chiede di vivere amando gli altri e facendo la sua volontà, quale schiavitù più assoluta esiste mai. Il dio del nuovo è in realtà ricalcato sulla figura di una madre oppressiva e possessiva che odia più di ogni altra cosa perdere il controllo sui propri figli che considera delle proprietà personali, l'o-dio della madre che schiaccia la autonoma volontà dei propri figli, quindi li mette in croce.
Essa è semplicemente la religione dell'amorte, il loro dio è l'o-dio delle madri, tutto qua.

Non concordo.
Ci sono molte inesattezze, il che mi ricorda molto i discorsi di rabbini, invidiosi ma disinformati.
Il cristianesimo è innegabilmente femminista, perché accetta che le donne assumano ruoli determinanti, da Maria, la madre, a Maddalena, alle diaconesse. E', però, vero che in ambito cristiano si accorge quasi subito dell'errore a causa dell'abuso che le donne possono fare del potere loro assegnato e si ritorna su posizioni più ebraiche.
Il personaggio Ge-ù, recide il cordone ombelicale con la madre già a dieci, dodici anni, quando, sorpreso a discutere coi dottori del tempio, al rimprovero di questa, risponde: "chi è mia madre?".
E alle Nozze di Cana, è lui a rimproverare la madre che non si fa gli affari suoi, chiedendogli pubblicamente di intervenire per una sciocchezza come il vino del matrimonio, esaurito a causa delle braccine corte di quell' "ebreo" del suocero...
"Che ho da fare con te, o donna?"

Nel pensiero cristiano, Ge-ù non muore per redimersi nei confronti della madre ma per dimostrare che esiste la resurrezione e, quindi, la possibilità di salvezza per tutti i Giusti.

La morte non è il fine ma un mezzo.

Il D-o del nuovo testamento cristiano è quasi uguale a quello del Vecchio.
Solo... un po' più articolato... per via della triplice personalità che non ha capito ancora nessuno che cosa voglia dire, nemmeno tra i cristiani.
Cosa che si è voluta inventare a tutti i costi, sebbene il messaggio cristiano non sarebbe stato minimamente intaccato se a rivelarlo fosse stato un profeta uomo.

Ge-ù, infatti, non aggiunge quasi nulla a quanto non è stato già scritto nel Vecchio Testamento.

Si limita a dire che Amare chi ti ama è facile, mentre amare i propri nemici è difficile.
Una cosa del genere riuscivo a dirla anche io....

Tutte le religioni sono religioni di morte nel momento in cui si uccide, o si usa violenza, per motivi inerenti la religione.
Ateismo compreso.
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Re:Riflessioni
« Risposta #32 il: Novembre 10, 2012, 14:51:53 pm »
Caro animus, io quando sento dire che il cristianesimo ha luci ed ombre mi viene in mente Lorenzo Valla, saprai certamente chi è, che nel suo scritto principale, col quale smascherò una delle tante truffe di questi parassiti succhiasangue, recitava così: “Ma come sogliono fare i falsificatori incomincia col dire cose vere per conciliare credito al falso che segue”.
Io penso che il problema cristianesimo si intreccia con la questione maschile perche essa è la religione della madre, cristo rappresenta il figlio che deve rinunciare alla sua autonomia per volonta della madre, il debito, la colpa che deve redimere, è il debito con la madre che ha sofferto per metterlo al mondo e odia la sua indipendenza, lo considera una proprieta.
Il maschio per affrontare le femmine e non esserne succube deve prima affrontare e capire la madre, liberarsene con l'aiuto del padre che infatti nella religione cristiana sparisce, anzi diventa tuttuno col figlio nella sofferenza.
Se Gesù è padre e figlio, la volonta che li ha messi in croce è quella della madonna, la madre di dio.
La religione cristiana uccide il maschio, tutto ciò che è maschile è male, aggressività, indipendenza, sano egoismo, autonomia, tutto cio che è femminile è bene, amore gentilezza perdono comunitarismo, il risultato è una società massificata falsa ed ipocrita.
Tra le altre cose è molto difficile affrontare un discorso su una religione siffatta, visto che ufficialmente si basa su un libro la bibbia mentre di fatto tutta la dottrina  si basa sugli scritti dei padri della chiesa. Inoltre il vecchio testamento ed il nuovo sono antitetici, la legge diventa l'amore, la giustiza diventa il perdono, l'abbondanza di beni materiali era il premio per l'uomo virtuoso adesso diventa una colpa da espiare. Nel nuovo la forza è male, la debolezza è bene.
In fondo il dio terribile del vecchio testamento dava delle indicazioni precise e poi non rompeva più i coglioni, il nuovo invece ti chiede di vivere amando gli altri e facendo la sua volontà, quale schiavitù più assoluta esiste mai. Il dio del nuovo è in realtà ricalcato sulla figura di una madre oppressiva e possessiva che odia più di ogni altra cosa perdere il controllo sui propri figli che considera delle proprietà personali, l'o-dio della madre che schiaccia la autonoma volontà dei propri figli, quindi li mette in croce.
Essa è semplicemente la religione dell'amorte, il loro dio è l'o-dio delle madri, tutto qua.

Mah, guarda maveryx, io mi sento di condividere il tuo post, quasi al 100%.
Se mi dici che bisogna superare il cristianesimo, con me, sfondi una porta aperta... :D
Però ormai noi siamo in mezzo, su una barca che sta affondando perchè si è rivelata "costruita male e che non ha retto alla furia della tempesta" (metafora), solo che non si può abolirlo in toto, non si puo dire, noi non siamo su quella barca/vorrei non averla mai presa/etc. , ci siamo sopra e dobbiamo appunto trovare una soluzione ... per superare il problema, andare oltre, con il minor danno possibile.

Ecco perchè io propongo una soluzione che, a mio parere, è attuabile, e sono in compagnia di altri , vedi piccoli teologi (i video da me postati) cristiani stanno riconoscendo che il cristianesimo è arrivato alla frutta, che o cambia o muore definitivamente, ed è proprio sul cambiamento che bisogna volgere i propri sforzi. (Che Guzzi dice, volete o no, sarà la storia a farvelo volere. ;))

Guzzi termina la sua conferenza proponendo (lo accenna solo) come una soluzione ad un cristianesimo che è arrivato alla fine (ho ricordato Giocchino da Fiore, le tre Età, Padre/Figlio/Spirito[1]), il percorso del Buddha.

Diversi libri che mettono in correlazione, indicandone affinità, tra Buddhismo e cristianesimo iniziano ad essere scritti.

Cosa vuol dire, che sono realmente affini?
Affatto, ma si inizia a capire che questo problema esiste (la barca fa acqua) e quindi si cercano dei punti di contatto (che cmq ci sono) per proseguire un percorso che, ripeto, si voglia o no, è stato intrapreso.

Poi, ovvio, il cristianesimo può proseguire almeno su altre due strade, una è il ritorno al patriarcato (va contro la direzione della storia visto che è un dato assodato che questa ne ha preso le distanze, ma se voi ci credete... :cry: ), due, tornare ancora più indietro, al matriarcato psichico.  :doh:

Ma questo futuro, cosa sia lo Spirito, non è scritto, dipende anche dagli uomini, dal fatto se sceglieranno una strada (giusta), o ancora una volta, la strada sbagliata...

1 -
Gioacchino da Fiore è stato uno dei primi teologi ad approfondire lo Spirito Santo.
Egli concepì la teoria della storia secondo cui, dopo un'era del Padre (corrispondente all'ebraismo e all'Antico Testamento), era seguita un'era del Figlio (in cui Gesù s'è rivelato nel Cristianesimo e nel Nuovo Testamento) e infine sarebbe giunta l'ultima era, l'era dello Spirito.
Molti teologi hanno ripreso questa concezione in relazione all'età dello spirito che sarebbe scaturita negli anni sessanta e settanta del Novecento in seguito al concilio Vaticano II e che ha visto la nascita di numerosi movimenti e gruppi di preghiera carismatici sullo Spirito Santo in quella che venne chiamata una "nuova Pentecoste"

http://it.wikipedia.org/wiki/Spirito_Santo#La_figura_dello_Spirito_Santo_in_Gioacchino_da_Fiore
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Offline Animus

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Re:Riflessioni
« Risposta #33 il: Novembre 10, 2012, 15:10:34 pm »
"Per ragioni non meglio chiarite, il Sangha monastico è principalmente maschile.
Nessuno sa se il Buddha fosse misogino, se questa diffidenza nei confronti delle donne è da attribuire ai suoi discepoli, o più semplicemente agli usi dell'epoca
Ancora oggi, comunque, le monache, in numero dieci volte inferiore rispetto ai monaci, hanno un ruolo piuttosto secondario nel Sangha e sono sottomesse a statuti abbastanza differenti.

Il monachesimo femminile si è diffuso soprattutto nei paesi di cultura cinese, nei quali ha permesso alle donne di uscire dalla loro condizione sociale inferiore.

Vi è quindi una differenza importante rispetto al cristianesimo e in particolare al cattolicesimo, nel quale le religiose generalmente sono sempre state più numerose dei religiosi.
Nel primo secolo le Chiese hanno tenuto in grande considerazione le vergini e le vedove, donne inferiori, data la loro condizione.
L'utenza femminile è stata inoltre una delle ragioni del successo del cristianesimo.

E, da Blandina da Lione a Caterina d'Alessandria, furono molte le vergini martiri, storiche o leggendarie, trasformate dal culto popolare eroine della resistenza a Roma o al demonio."


Gesù e Buddha.
Destini incrociati del cristianesimo e del buddhismo
Odon Vallet
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Offline Lucia

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Re:Riflessioni
« Risposta #34 il: Novembre 10, 2012, 18:14:04 pm »
Il cristianesimo è innegabilmente femminista, perché accetta che le donne assumano ruoli determinanti, da Maria, la madre, a Maddalena, alle diaconesse.

Mah, qui intendiamo tutt'altra cosa con il femminismo. Il fatto che Gesu parla con donne come con gli uomini, che il suo messaggio è anche per loro perché è per tutta l'umanità non significa per niente che è femminista nel senso che intendiamo in questo forum.

Citazione
Il personaggio Ge-ù, recide il cordone ombelicale con la madre già a dieci, dodici anni, quando, sorpreso a discutere coi dottori del tempio, al rimprovero di questa, risponde: "chi è mia madre?".

è verissimo,
Non confondiamo Gesu con un mammista.
Forse la chiesa cattolica è cosi, perché era utile per lei accentuare il culto marianico, ma Gesu non.

Citazione
Nel pensiero cristiano, Ge-ù non muore per redimersi nei confronti della madre ma per dimostrare che esiste la resurrezione e, quindi, la possibilità di salvezza per tutti i Giusti.

Secondo me non doveva morire!
Purtroppo la sua morte e la sua croce sono rimasti più imprese nel cristianesimo che tutto il resto che ha fatto. Ed è questo che fa dal cristianesimo una religione della sofferenza.

Offline Lucia

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Re:Riflessioni
« Risposta #35 il: Novembre 10, 2012, 18:31:14 pm »

il buddhismo non rinuncia a tutto per non soffrire.
il buddhismo rinuncia all'attaccamento. 
la rinuncia a tutto è solo un mezzo per raggiungere la fine dell'attaccamento
come il silenzio è meglio di uno che ti parla se devi concentrarti.
la sofferenza non si reprime, la si lascia scorrere.  se ne prendo atto.  esiste la sofferenza.   che è cosa diversa dall'  "esiste la mia sofferenza e quindi divento buddhista per non soffrire". ahimè.

lo so bhisma,
ma la rinuncia all'attacamento lo si fa per uscire dalla samsara, e dal circolo della creazione che porta sofferenza. Quindi rinunciando all'attaccamento si diventa sterili (in tutti sensi), perché spezzi il gioco della creazione.
Una vita (sempre) distaccata secondo me non vale la pena essere vissuta poi ognuno fa come gli pare piace.

La religiosità dei greci antichi mi piace di più, anche là c'è una forma di distacco, non devi essere troppo felice, troppo sicuro di te per non arrabbiare i dei, devi sapere che in ogni momento puoi perdere tutto perché siamo solo giocchi nel mano del destino. Ma proprio per quello ti fa apprezzare di più la vita di ogni giorno.

...Veramente portano soldi ai gestori di discoteche, poi ai baristi, ai dj, etc.

Di feste con musica e balli in casa di qualcuno non hai mai sentito? Forse non, forse proprio di questa parla che i poliziotti intervengono perché appunto nessuna discoteca e dj è stato pagato.
Infatti ho l'impressione che in Italia si balla 10 volte di meno che nel mio paese. E anche allora sono spesso balli di spettacolo.
Ho fatto il corso di alimentaristica, qui in Italia. Ci hanno detto che se la gente nel vostro bar/ristorante si mette a ballare bisogna fermarli. Io ci sono rimasta molto male, perché l'essenza del divertimento è il ballare e non il mangiare come lo intendono molti.
Quindi capisco benissimo cosa dice Uriel e ha ragione.

Offline vnd

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« Risposta #36 il: Novembre 10, 2012, 19:38:14 pm »

Forse la chiesa cattolica è cosi, perché era utile per lei accentuare il culto marianico, ma Gesu non.

Secondo me non doveva morire!
Purtroppo la sua morte e la sua croce sono rimasti più imprese nel cristianesimo che tutto il resto che ha fatto. Ed è questo che fa dal cristianesimo una religione della sofferenza.

Mah.... quello che dico credo sia abbastanza cattolico. Ho letto libri scritti da cattolici.
Anche per i cattolici il culto mariano è border line in quanto eresia.

Purtroppo non si risorge se prima non si muore....
Certo... si poteva scegliere un modo un po' meno cruento....
E' tutto molto logico.
Poco credibile ma... logico.
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Re:Riflessioni
« Risposta #37 il: Novembre 10, 2012, 21:16:27 pm »
Citazione
Di feste con musica e balli in casa di qualcuno non hai mai sentito? Forse non, forse proprio di questa parla che i poliziotti intervengono perché appunto nessuna discoteca e dj è stato pagato.
Scusa Lucy, ma persino qui in Italia "non esiste" che i poliziotti intervengano per una festa privata, in casa di qualcuno. Se io faccio una festa in casa mia, il massimo che mi può succedere è che i vicini protestino se esagero col baccano e se vado avanti fino alle 3 di notte (capirai che tra i vicini di casa ci sarà gente che il giorno dopo si alza alle 6 per lavorare).
Uriel parlava di una festa su un luogo pubblico (il rave-party), nel qual caso esiste tutta una serie di normative che vanno rispettate: ad esempio la sicurezza del luogo, poi devo pagare la SIAE (società italiana autori ed editori), devo avere il permesso delle autorità competenti, non devo spacciare droga, non devo mandare gente all'ospedale, etcetera. Nel caso dei rave-party di cui parlava Uriel, nessuno di questi requisiti è rispettato; in altre parole costoro violano tutte le regole, ed io vorrei semplicemente capire perchè mai non dovrebbero intervenire "gli sbirri", nulla più. Forse chiedo troppo, ma è solo una curiosità.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

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« Risposta #38 il: Novembre 10, 2012, 21:19:24 pm »
Secondo me non doveva morire!
Purtroppo la sua morte e la sua croce sono rimasti più imprese nel cristianesimo che tutto il resto che ha fatto. Ed è questo che fa dal cristianesimo una religione della sofferenza.

Lucia ha toccato una delle note più dolenti della cristianità... e in realtà un mio cruccio, peggio, ciò che mi ha fatto allontanare dal cristianesimo e rivolgere lo sguardo verso il buddhismo ...:cry:
Mi riferisco alla metafsica del dolore, e alla funzione salvifica che ha assunto nella cristianità.

Voglio dire che nel cristianismo (scusate, ma non so come chiamarlo), anche riferendosi solo alla parte nuova (escludendo cioè quella dell'antico testamento che come è stato fatto giustamente notare non c'entra nulla con la nuova, sono due morali completamente diverse e quasi antitetiche), anche qui esistono due cristianesimi, uno formato da ciò che ha detto Gesù - la sua morale - l'altro, ciò che ha detto la Chiesa su Gesù.

E arrivo al punto.
Che la morale di Gesù sostenesse la metafisica del dolore, il dolore salvifico, a me pare, correggetemi se sbaglio, non l'abbia detto da nessuna parte.
Se a Cristo gli avessero chieso se condivideva il fatto che il dolore era la via per il regno dei cieli, quasi sicuramente avrebbe risposto se erano per caso impazziti!

E' un'invenzione del clero (la Chiesa) per far quadrare il tutto, i cavoli a meranda, un colpo alla botte ed uno al cerchio, così giustifichiamo la morte sulla croce, e via dicendo.

Così, come sono pure invenzioni del clero tante altre cose.

Il cristianesimo insomma, ha purtroppo questa particolarità, che ciò che ci ha ricamato su il clero, supera ormai di gran lunga il messaggio originale di Cristo.

E scusate, ma io una religione così, non l'accetto più. :sleep:




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Re:Riflessioni
« Risposta #39 il: Novembre 11, 2012, 07:38:11 am »
1.
Voglio dire che nel cristianismo (scusate, ma non so come chiamarlo), anche riferendosi solo alla parte nuova (escludendo cioè quella dell'antico testamento che come è stato fatto giustamente notare non c'entra nulla con la nuova,

2.
Che la morale di Gesù sostenesse la metafisica del dolore, il dolore salvifico, a me pare, correggetemi se sbaglio, non l'abbia detto da nessuna parte.
Se a Cristo gli avessero chieso se condivideva il fatto che il dolore era la via per il regno dei cieli, quasi sicuramente avrebbe risposto se erano per caso impazziti!

3.
E' un'invenzione del clero (la Chiesa) per far quadrare il tutto, i cavoli a meranda, un colpo alla botte ed uno al cerchio, così giustifichiamo la morte sulla croce, e via dicendo.

4.
Così, come sono pure invenzioni del clero tante altre cose.

Il cristianesimo insomma, ha purtroppo questa particolarità, che ciò che ci ha ricamato su il clero, supera ormai di gran lunga il messaggio originale di Cristo.

5.
E scusate, ma io una religione così, non l'accetto più. :sleep:

1.
Falso. Secondo le stesse fonti cattoliche, il vangelo cristiano va letto alla luce del V.T..

2.
Vero.
Però ha abbia parlato di perseveranza. "Chi vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua".
E di coerenza.

3.
Vero.

4. vero.

5.
Scelta più che lecita.
Ma basata su elementi sbagliati: il clero si estinguerà nei prossimi cinquant'anni.
Questo non significa che il cristianesimo morirà.
Semplicemente si riorganizzerà.
Gli ebrei non hanno sacerdoti da quasi 2000 anni.
Forse è persino meglio.

Chi scrive, pur non essendo cristiano, considera le religioni una ricchezza dell'umanità.
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« Risposta #40 il: Novembre 11, 2012, 10:24:54 am »

Chi scrive, pur non essendo cristiano, considera le religioni una ricchezza dell'umanità.


Vero. Con tutto il "ben di dio" che hanno messo da parte vaticano & Co in 2000 anni di "evangelizzazione", magari più che essere la ricchezza dell'umanità sarebbe più corretto dire, religioni avere la ricchezza dell'umanità, ma sono sottigliezze.

Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra, loro avevano le Bibbie e noi
avevamo la terra. Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra.

(Jomo Kenyatta, presidente del Kenya)
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« Risposta #41 il: Novembre 11, 2012, 10:30:21 am »
Vero. Con tutto il "ben di dio" che hanno messo da parte vaticano & Co in 2000 anni di "evangelizzazione", magari più che essere la ricchezza dell'umanità sarebbe più corretto dire, religioni avere la ricchezza dell'umanità, ma sono sottigliezze.

Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra, loro avevano le Bibbie e noi
avevamo la terra. Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra.

(Jomo Kenyatta, presidente del Kenya)

Non esistono soltanto i cattolici....

Ci sono altre religioni.
Comunque, rubare non è l'unica caratteristica dei cattolici.
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« Risposta #42 il: Novembre 11, 2012, 10:48:09 am »
Io comunque non ho nulla contro le persone religiose, cattoliche o altro, penso che  credono a delle menzogne inventate al preciso scopo di ingannare e sottomettere gli individui, quindi per me sono vittime, altro discorso vale per le gerarchie religiose, di qualsiasi religione.
Ripeto una cosa che dissi tempo addietro: La chiesa non si comporta male perchè ha tradito il messaggio cristiano, ma si comporta così perchè è l'unica che l'ha capito benissimo.
I vangeli, che secondo voi dovrebbero essere il completamento di quel libro senza dubbio notevole quale è il vecchio testamento ( dico questo senza necessità di credere in alcun dio), non sono altro che un manuale raffinatissimo di tecniche mafiose di manipolazione  e rincoglionimento dell'individuo.
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« Risposta #43 il: Novembre 11, 2012, 10:50:16 am »
 Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre.

(A. Schopenauer)
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« Risposta #44 il: Novembre 11, 2012, 13:00:49 pm »
Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre.

(A. Schopenauer)

Si ok,concordo (l'ho detto anch'io), ma il sospetto è che tu creda (credenza condivisa da molti) anche che senza le religioni non ci sarebbero le tenebre.
O sbaglio?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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