giulia, 7 anni fa lelen diceva (e li diceva ogni 3 per 2) concetti simili a questo:
"perche parlate solo di violenza femminile e non "anche" di violenza maschile?"
E' stata mai data una risposta?
Seria dico?
sembra ragionevole no? (dici che si puo assimilare una frase simile, al tuo "dite pezzi di verita, siete speculari al femminismo"..ecc?)
Il punto è che questa critica l'ha fatta molte volte Rino, proprio sul discorso di narrare da parte del femminismo solo il male fatto dagli uomini, mai del bene. Però vedo Beta chi si definisce femminista, quindi intende vedere le cose solo da un punto di vista femminile e considerare solo una metà delle problematiche umane, non è che puoi aspettarti altro. La questione maschile, un tempo almeno affrontava anche il conflitto dei sessi - ecco perché trovo strano chiedere il perché ci sia anche la presenza di donne. Io non ho mai sentito la necessità di chiedere come mai qui la presenza anche di donne era permessa, perché le motivazioni, discutere anche di conflitti tra i sessi, mi sembra chiarissima.
Ma come gli affronti questi conflitti se non si vuol prendere atto nemmeno per sbaglio le origini di questa conflittualità?
Ecco, una era proprio quella esposta da Rino: il femminismo racconta solo il male degli uomini, non considera il bene, e con quella base poi costruisce le sue ragioni per legittimare un conflitto, una tensione arrivando addirittura all'odio; ovvio se io Beta ti faccio solo del male, sarà ben difficile che tu possa amarmi, ma se invece sei tu a raccontare e prendere solo in considerazione il male e i miei errori, glissando sul bene, su ciò che può darti di buono, allora vuoi costruire tu un dolore, una sofferenza senza via d'uscita.
Se questo è il limite del femminismo e del qemmismo, credo sia necessario per lo meno esserne consapevoli.
la risposta alle provocazioni di lelen era piu o meno questa: perche ci sono migliaia di siti, oltre a tutte le istituzioni, i media, nonchè il passaparola da strada, che si occupano gia della violenza maschile.
Non era una domanda provocatoria. E non credo che crescere con una stortura, solo perché si è ancora poco visibili, giustifichi diventare una quercia storta, quando ormai non ci si potrà più raddrizzare. Vedi Beta, il femminismo non è nato grande, il femminismo è nato come ogni idea sostenuto da poche persone, poche al principio un nulla rispetto alla società medio borghese, che modellava e imponeva regole sociali tradizionali, con le sue gerarchie sociali, con i suoi principi morali. Poi quando si è diffuso, non è che ha corretto le mezze menzogne, non è che ha denunciato la strategia di raccontare solo una mezza verità, perché rispetto al senso comune loro rappresentavano un inerzia e quindi cera bisogno di esagerare, di farla più drammatica di quanto fosse. Per cui, se ora puoi usare questa giustificazione, un domani, quando non sarà più un sentire di nicchia, queste mezze verità saranno totalmente consolidate che si prenderanno per vere, e ci si ritroverà semplicemente ad essere speculari contro chi si criticava per le medesime ragioni; la mancanza di una sincerità nel raccontare la storia.
7 anni fa tu eri d'accordo con questa risposta?
e se si: cosa sarebbe cambiato negli ultimi sette anni ? in pratica perchè hai cambiato idea (se l'hai cambiata)?
è vero che ripetere sempre le stesse cose è noioso, ma se i motivi per cui le cose che si dicevano 7 anni fa sono ancora in essere, a me pare che valga ancora la pena di dirle.
No, non ero daccordo, ma era troppo presto per pretendere una evoluzione. Oggi invece credo che sia più facile comprendere che se la tua "verità" si diffonderà, è bene che nessuno possa distruggerla perché di verità c'è solo una parte, esattamente come è accaduto per il femminismo. Un altro re nudo, a cosa serve dopo tutto?
A non imparare mai dagli errori umani?