Sono d'accordo, a un livello profondo del discorso cultura e natura sono la stessa cosa. A un livello superiore e per fare chiarezza da un punto di vista argomentativo la distinzione deve essere fatta. Non era riferito a te ma a chi crede che certe azioni umane siano dei portati solo ed esclusivamente culturali.
Ma certo natura e cultura sono due cose diverse, la prima è ciò che siamo, la seconda cerca di interpretare e dare un valore morale a ciò che crediamo di essere, e infatti ogni civiltà ha la sua di cultura, cioè la sua interpretazione. Senza però mai stravolgere quelle leggi naturali e universali.
Semmai squalifica il proprio Io, difficile riuscire a squalificare il proprio Sè, sarebbe un pò come entrare in una dimensione divina (anche perchè il Sè non una qualità personale ma collettiva, che agisce anche sul personale). Posto che questo Sè sia realmente esistente. Ma stiamo viaggiando su binari un pò ascientifici (parlo per me) e quindi lasciamoci pure cullare da queste suggestioni junghiane (parlo sempre per me).
Be qui però Ethans, qui non si è approfondito il concetto in questo modo. Ho già affrontato questo argomento, ma sembra un dogma e non mi sembra ci sia volontà di andare a capire l'origine e i suoi svantaggi.
Qui ci si limita a dire il maschio ha una maggiore propensione al sacrificio e al dono così, senza logica senza senso. In verità, puoi chiederlo a qualsiasi psicologo, l'egoismo è il primo aspetto che si conosce di sè stessi, se ciò non accade si ha qualche forma patologica, la prima cosa che sente un bambino è Io ho fame, io ho sonno, poi deve imparare a vivere con gli altri e i bisogni degli altri, altrimenti non è accettato, si ritrova ad essere solo, emarginato.
Sono le regole sociali e l'educazione della famiglia che gli insegnano le buone maniere.
Ma è sempre l'egoismo che cerca un compromesso sociale, perché abbiamo bisogno di essere accettati e stimati dagli altri, o di un ruolo sociale, che ti dica chi sei per te e per gli altri, anche quello estremo del sacrificio, anche solo in potenza.
E dai discorsi che alcuni fanno qui è secondo me, un voler ricamare più che altro quello in potenza, del io ci ho sta qualità in me, innata più bella della tua quindi dammi sto riconoscimento. Beh paradossalmente si trasforma nel suo opposto. Per questo la critico, per come viene raccontata con intenzioni tutt'altro che altruistici ma opportunistici secondo me.
In che senso: se lo fa di nascosto?
Nel senso che ogni azione spregevole, ogni atto palesemente egoista e socialmente distruttivo non lo si racconta in giro.
Io sono fortemente convinto, da maschio, che "il proteggere donne e bambini" sia un istinto maschile talmente forte e radicato nell'essenza di ciascun uomo che nessun femminismo (e nessuna QM conseguente ad esso) possa mai sradicare dal nostro animo. Sarebbe operazione impossibile, pura utopia, una follia anche solo pensarlo.
-Ma stai parlando solo dei tuoi bambini e della tua donna vero?
Se mi parli di donne e bambini della tua famiglia, ha già più senso, ma non credo sia naturale.
Io non so cosa può aver sradicato nell'animo umano, ogni volta che nella storia si son ammazzati bambini e neonati come ridere, ma era una prassi, una strategia del tutto nella norma uccidere i bambini ebrei perché gli egiziani temevano in una rivolta degli schiavi.
-Uno giornalista che lavora per annozero, mi ha raccontato che nelle zone del Medioriente, sempre invase e sempre i guerra, i bambini sono chiamati
gli spazzamine, in pratica li fanno andare avanti per far scampare agli adulti le mine antiuomo.
-Molti paesi ridotti alla disperazione usavano i più deboli dei civili, per strategie di guerra, anche i bambini.
Secondo me, non è un istinto dell'essenza umana, è solo una presa di coscienza che hanno sviluppato le civiltà dopo un lungo e difficile percorso di ben altri istinti. E' una condizione di benessere e di pace generale che ti permette di andare oltre. In tutte le civiltà più antiche tipo i Maya, la maggior parte dei sacrifici umani riguardavano proprio i bambini. Più vai indietro a cercare esempi umani, i più primitivi ed istintivi, e più ci si accorge che i più deboli venivano sacrificati o schiavizzati dai più forti, era quello l'istinto dominante, è non è una caratteristica maschile, i più forti sono sempre "caste" promiscue, così come i più deboli.
La collaborazione e l'aiutare gli altri, con l'evoluzione si è sviluppato così tanto, solo perché in effetti era meglio per tutti.
Oggi se pensi a quante autorità forti, non si son fatti nessuno scrupolo ad uccidere anche i bambini e i neonati, ci fa rabbrividire, eppure è storia nostra anche quella.
L'importate è non esagerare però nell'altro senso. Non farsi schiacciare da quella idea che un uomo ha valore solo se muore per qualcosa. Ha fregato un sacco di idealisti. Quello è l'estremo opposto.