Esatto... che si traduce anche nella protezione della propria stirpe e mogli e fidanzate.
Sì esatto.
Gli uomini sono altruisti di natura perché hanno l'altruismo nel dna. E questo perché il dna ha la coscienza per comprendere meccanismi complessi e razionali, quindi il dna del singolo individuo maschio non solo comprende che ha sulle proprie spalle di dna il destino di tutto il resto degli altri dna del genere umano (che il dna del singolo manco sa che esista), ma strabiliante! il dna umano maschile è in grado di comprendere complessi schemi-pensiero matematici e comprendere che la sopravvivenza della specie passerà necessariamente attraverso il suicidio per la salvaguardia di donne e bambini. Ecco questa è l'unica base logica che possa spiegare un discorso di altruismo maschile innatista, della serie che io quando non c'avevo voglia di fare i compiti di matematica li facevo fare al mio dna e intanto giocavo alla pleistescion.
Tutto questo ovviamente funziona solo nel bellissimo mondo delle fantasie ideologiche dove tutto è candido puro e bello.
Nel brutto mondo vero invece l'equilibrio delle forze in gioco in un grande sistema, ad ogni livello della biologia e ad ogni livello della vita stessa, si basa sul comportamento specifico teso ad agire nel proprio interesse di ogni singola parte del grande sistema stesso. Per cui ne risulta che il grande sistema non è il motivo del comportamento delle singole parti e alle quali esse si adattano, bensì viceversa il grande sistema è solo la risultante degli equilibri di forza che creano le singole parti in gioco in perenne contrapposizione tra loro.
Il maschio sessualmente non agisce in adesione ad alcun grande sistema, non agisce in maniera razionale e politica, l'istinto maschile non si uniforma quindi alla convenienza o alla sopravvivenza del genere umano, bensì agisce istintivamente per appagare i propri appetiti individuali. Se non fosse così e se il nostro istinto fosse un istinto razionale politico per la preservazione della specie, non esisterebbero la masturbazione e l'omosessualità, che invece esistono.
Quello che si perpetua nel tempo quindi non è la spendibilità maschile e il sacrificio maschile, bensì il desiderio individuale maschile nel vedere la donna come una propria risorsa sessuale e quindi il desiderio di proteggere una donna come si protegge una risorsa. Ma non solo, perpetuandosi il desiderio di ottenere e gestire al meglio la risorsa, la cultura e la ragione sviluppano l'idea di commerciare con la risorsa e così nasce la cultura della protezione estrema nei confronti della donna (concepita come risorsa) fino al sacrificio di sé eccetera, nell'idea puramente culturale che "dammela ti prego, in cambio se serve mi suicido anche" che diventa talmente tanto preponderante culturalmente da fare in modo che l'effetto preceda la causa e ci sia un sacrificio preventivo, a volte persino estremo a prescindere da qualsiasi cosa, ad un certo punto perfino dal sesso o dalla consistenza stessa dell'oggetto per cui si ci sacrifica.