In effetti + che di altruismo la differenza la vedrei nel coraggio tra i due sessi
ma pure il coraggio non è sempre positivo
coraggio 0= vigliacco
coraggio 10=temerario (nel senso di incosciente)
Il coraggio anche quello bisogna capire cosa e perché, con quali parametri si ritiene un comportamento coraggioso.
Per esempio spesso qui si prende a prestito il barbone per descrivere il tipo di uomo con il valore sociale più basso che ci possa essere.
Non è valorizzato né considerato coraggioso come invece lo era un' asceta indiano oppure il Monaco , anche se tutti e due vivono di niente.
Il metro di giudizio in occidente deve essere sempre un comportamento attivo, alla Rambo per capirci, altrimenti la qualifica di coraggioso non la si ottiene, anzi si rischia di essere giudicati dei vigliacchi o deboli.
Mi sembra che beta, per spiegare la naturalezza del dono di se, abbia fatto l'esempio dell'orso e del miele. Il punto però è che l'orso non è destinato ad andare in cerca di miele, ne è semplicemente attratto. Insomma come spinta c'è la ricerca di un piacere, un'attrazione,ci deve essere alla base la ricerca per una (o più) soddisfazioni, di arrivare ad uno scopo che spinge ogni essere vivente a fare qualcosa per ottenere qualcosa che piace; nel caso dell'orso è cercare di soddisfare di assaporare un cibo per lui gustoso.
Nel caso dell'uomo - perché non credo che l'uomo sia l'essere più stupido del creato che fa le cose così come se fosse una macchina - cosa può spingerlo a fare il coraggioso?