Autore Topic: Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...  (Letto 2799 volte)

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Offline Marco.Faraci

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Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« il: Novembre 16, 2012, 12:33:36 pm »
Ciao a tutti,
vi segnalo questo mio articolo contro la linea di Vendola, sulla contraddizione di ritenere la presenza paritetica dei due sessi obbligatoria in politica ed in economia, ma non nel matrimonio...

http://www.libertiamo.it/2012/11/16/differenza-di-genere-a-nichi-per-lennesima-volta-ma-che-stai-a-di/

Grazie se vorrete diffonderlo.

Offline ilmarmocchio

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #1 il: Novembre 16, 2012, 12:37:27 pm »
grazie te. i tuoi articoli sono sempre benvenuti

Offline Ethans

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #2 il: Novembre 16, 2012, 12:46:44 pm »
Ottimo articolo, grazie Marco...

Offline Fazer

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #3 il: Novembre 16, 2012, 13:35:03 pm »
Ottimo. Grazie.
Il (la?) Vendola si contraddice senza nemmeno rendersene conto.
Se pensiamo poi che, al di là di femminismi e matrimoni gay non c'è uno straccio di visione strategica, di programma serio... :doh:
Il nulla.

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Offline COSMOS1

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #5 il: Novembre 16, 2012, 15:06:49 pm »
Bhisma riprende marco: Vendola parla di parità e non di uguaglianza.
In che senso? che per Vendola uomini e donne non sono uguali?
Da che punto di vista? sessuale? di diritti? di opportunità?
La parità presuppone sempre e comunque una interscambiabilità, altrimenti non sarebbe vera parità. Se non siamo uguali allora ha ragione il rettore di Harvard a domandarsi se nelle facoltà scientifiche ci sono meno donne perchè le donne sono meno portate al ragionamento matematico. Ma se le donne sono meno portate al ragionamento matematico possono essere anche meno portate all'attività politica.
Secondo me il ragionamento di marco tiene, la differenza tra uguaglianza e parità è sofistica.
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Offline skorpion72

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #6 il: Novembre 16, 2012, 16:03:13 pm »
Io ho lasciato un commento, in attesa di moderazione
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline COSMOS1

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #7 il: Novembre 16, 2012, 22:54:49 pm »
per una di quelle strane coincidenze della storia, o della cronaca, negli stessi giorni su FAS stanno discutendo non dello stesso argomento, ma quasi: che cosa differenzia la violenza maschile da quella femminile? Qui  http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/16/violenza-di-genere-bio-uomo-e-bio-donna/#more-21786  e qui http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/16/violenza-di-genere-facendo-spazio-tra-le-semplificazioni/#more-21789si Non si tratta di santificare e nemmeno di togliere la scomunica alle nostre nemiche, ma di riconoscere una inquietudine. Il che non significa che tutte le aderenti a FAS siano inquiete, nè che questa inquietudine porterà da qualche parte. Purtroppo coloro che hanno un atteggiamento più critico sono più propense ad affrontare un travaglio ad esito non necessariamente fausto ma potenzialmente in grado di far loro mettere in discussione l'appartenenza al campo femminista. Le altre, la maggioranza, non ne sentono minimamente la necessità e le aspettano al varco.

Ad ogni modo è interessante seguire il ragionamento: che significato ha la violenza femminile?

Ipotesi classica: è conseguenza della cultura patriarcale interiorizzata dalle stesse donne. Le femministe di SNOQ e i maschizerbini non hanno alcuna difficoltà ad accettare una simile ipotesi, che anzi dimostrano con l'osservazione che comunque la violenza femminile produce meno danni/vittime di quella maschile.
Su FAS si sono rese conto che l'ipotesi fa acqua, anzitutto perchè priva la donna della dignità di essere responsabile delle proprie scelte al pari dell'uomo. Se l'uomo è responsabile delle proprie azioni direttamente e indirettamente di quelle delle donne, cosa resta alla libertà femminile?

Vendola di fatto si trova incastrato tra il riconoscimento di un valore specifico femminile e la rivendicazione dell'interscambiabilità dei sessi. Ma se una coppia omosessuale ha gli stessi diritti di una coppia etero perchè l'identità sessuale è una costruzione sociale che l'individuo può liberamente scegliere di superare e rinnegare, allora mi spiegate per quale ragione invece le donne di quella costruzione sociale sono schiave?

Ancora: ma come è possibile che una donna di venti, trenta, quaranta anni sia debitrice alla cultura patriarcale della violenza di cui è portatrice, cioè all'ambiente familiare nel quale è cresciuta e nel quale ha introiettato i dettami di quella cultura oppressiva, e un bambino non possa in alcun modo risentirne al punto che ipotizzare una sua diminuita libertà (PAS) è vietato?

Da tutto questo emerge chiaramente una assoluta inconsistenza dell'antropologia femminista.

Anzitutto è inconsistente stare a disquisire sulle differenze tra maschi e femmine prima ancora di aver dato un fondamento a questo o quella. Cioè, prima di dire se una donna è più o meno violenta di un uomo, spiegatemi cos'è la violenza, cos'è il male in sè, in rapporto ad ogni essere umano in quanto essere umano prima che come uomo o donna. Non c'è dubbio che nel momento in cui io cerco di comprendere l'esistenza umana, comprendo una esistenza maschile e viceversa Eretica la penserà femminile. Ma il mio  sforzo ha un senso se cerco di pensare la mia sostanza a prescindere dal mio genere, in sè. Che cosa sia essere maschio o femmina non è un "in sè". Io in quanto "io qui adesso" non mi penso anzitutto come essere sessuato. Che lo sia è vero, ma non è la prima cosa che mi balza all'occhio. Se io penso al bene e al male, non ci penso anzitutto in relazione al maschile, ma in sè. Il bene è bene perchè è bene, non perchè io sono maschio.

Le femministe sono ridicole quando affermano che il male è il patriarcato. Anche ammesso che ci sia un sistema sociale così diabolico da rappresentare il male in assoluto, da violentare le coscienze e asservire le proprie vittime incaricandole del loro stesso supplizio, anche ammesso, si dovrà spiegare come questo sistema si è prodotto nella storia.

Cara Lafra, se nei Centri Antiviolenza le storie che senti sembrano fotocopie, perchè anzichè ipotizzare un sistema così perfettamente malvagio, non dai per scontato il potere dei luoghi comuni e dei preconcetti sociali? Il bombardamento dei mass media ritieni che proprio non incida sulla narrazione della violenza che le donne subiscono? Ascoltare ogni singola storia apparentemente uguale a tante altre e rendersi conto che Mario quando ha tirato quel piatto sulla testa della moglie Rosa era in una condizione e fase e disposizione totalmente diversa da Giacomo che ha tirato un piatto del tutto simile alla moglie Lorenza. Non c'è un genere caratterizzato dal lancio piatti a cui Mario e Giacomo appartengono e che spiega quel comportamento. Gli uomini non sono tenuti al lancio piatti per la loro appartenenza di genere, e anche quando lanciano piatti, il significato di quella azione non dipende dal loro genere ma da tutta intera la loro storia, nella quale il ruolo degli ormoni è importante ma non è tutto.

E' chiaro che nel momento in cui fai una "patto di genere", cara Lafra, certi fatti sei tenuta a leggerli in un certo modo. Ma è già onesto e dignitosamente auto-critico ammettere l'esistenza di un vizio nel giudizio.
Questo "patto di genere" al momento è ciò che differenzia il mascolinismo dal femminismo. Nessuno di noi dell'arcipelago QM è in grado, onestamente, di pensare ad un patto di genere tra maschi. Nessuno di noi è in grado di rallegrarsi della sofferenza femminile (fosse anche delle femmine femministe) di auspicare che le donne vengano buttate fuori casa, o incarcerate, o castrate. Nessuno di noi auspica alcun femminicidio (non tirateci fuori i soliti casi psicopatologici, che confermano la regola appunto in quanto eccezioni).
E' vero: qualche volta alcuni di noi usano termini pesanti nei confronti delle femministe. Ma è sotto gli occhi di tutti che questo forum, in rappresenanza di tutto l'arcipelago qm, non ha mai fomentato l'odio o la paura neppure delle femministe. Se c'è stata e c'è una discreta rabbia, è per la violenza che patiamo, per le posizioni di potere, per le rendite di "genere". Ovvio che se ti tagliano lo stipendio e la pensione per darle a una donna in quanto donna, una certa rabbia è spontanea. Ovvio che se con  le tasse che faticosamente paghi sovvenzionano Centri Donna dallo scopo confuso, ambiguo e dai risultati scarsi e incerti (200.000 euro al Centro Donne di Venezia!) ti incazzi. Ma da qui ad ipotizzare da parte nostra un odio di genere di strada ce n'è molta.

Quando però si pone la possibilità di un patto di genere, e quindi che le azioni di chi appartiene ad un genere vengano interpretate in un certo modo solo per via del genere, dobbiamo chiederci perchè. Chi e cosa spinge un essere umano a volersi identificare con qualcosa che lo trascenda come individuo?
Mi scusasse Lafra, ma qui si gioca un passaggio importante. Se c'è un patto di genere, l'analisi non è obiettiva ma di parte. Se non c'è un patto di genere, forse non c'è più neppure il femminismo. Sbaglio?
Il patto di genere, il male in sè e per sè e il male storico: sono fatti che chiedono spiegazioni. Un po' superficiale incolpare di tutto il sistema, il patriarcato. Il sistema è ciò che i nostri padri e le nostre madri ci hanno lasciato, credendo di farci del bene ci hanno lasciato una eredità come si fa un regalo al figlio amato.  Che questo sistema sia la somma di ogni male è stupefacente. Anche perchè il sistema è il male e il male è il sistema. E' un gatto che si morde la coda.

O definite il patriarcato, o definite il male, ma da qualche parte di deve part-ire.

A questo punto io mi domando: la Chiesa ha da secoli una risposta a queste domande. Le femministe hanno preso questa risposta e ci si sono pulite il culo, quasi non meritasse altro. Perchè? Perchè vanno girando come trottole attorno ad un problema in cerca di qualunque improbabile soluzione, quando ce l'avevano e ce l'hanno tra le mani da sempre?
« Ultima modifica: Novembre 16, 2012, 23:22:13 pm da COSMOS1 »
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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #8 il: Novembre 17, 2012, 16:10:32 pm »
non c'è dubbio che il "patto di genere" sia uno o il meccanismo centrale del femminismo: abbiamo scelto, ci siamo schierate, abbiamo preso partito.
Un minimo di onestà intellettuale ti obbligherebbe a prendere con le pinze le affermazioni di chi "ha preso partito". E' onesto, ed è meglio di chi si suppone neutrale ma il partigiano è comunque pericoloso come fonte di informazione.
Rino con QMDT pone la possibilità di un patto di genere maschile: ma fa parte solo della pars destruens. In quanto il maschio è sotto attacco in quanto maschio può prendere una posizione in propria difesa di maschio in quanto maschio. Abbiamo sempre saputo che era una posizione transitoria e nessuno di noi ha mai davvero creduto nel movimento dei maschi (posso dirlo con tranquillità? ci sarà una ragione per cui il MoMas non è mai partito. Ci sarà una ragione per cui Marchi ce l'ha con noi).
Perchè, per fortuna, sotto QMDT c'è una buona filosofia e la buona filosofia è incompatibile con errori troppo puerili come il patto di genere.
Sta di fatto che quando la barca fa acqua si cercano le falle.
FAS sta cercando appunto le falle. Ma non le troveranno.
Perchè? Perchè partono da punti di vista assurdi.
Il patto di genere anzitutto. Il mahatma Gandhi disse: un giorno dicevo "Dio è la verità". Adesso dico "la verità è Dio".
Loro sono ferme al primo passo. Il femminismo è la verità. Non  scrutano la realtà cercando di capirla, ma di trovare conferme al loro idolo.
Infatti dopo l'iniziale apertura al ragionamento, ecco la chiusura oggi:

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/17/la-violenza-degli-uomini

Citazione
  In ragione del fatto che il patriarcato e il maschilismo si servono di ogni strumento per negare la violenza sulle
donne.

Fatemi capire: chi nega la violenza sulle donne? Al momento ho l'impressione che gli unici non genuflessi al main stream siamo noi del forum. Quindi noi saremmo "il patriarcato e il maschilismo" che nega la violenza sulle donne? e per contrastare noi FAS metterebbe in campo tutta la propia potenza di fuoco?

A parte noi infatti mi pare di non sapere di altri che mettano in discussione la conta e il significato dei femminicidi. Oggi ad una conferenza stampa un giornalista voleva fare una domanda sul perchè oggi le donne medico sono di più degli uomini medico. Prima di arrivare alla domanda ha fatto un quarto d'ora di tergiversazioni per mettersi al riparo dal sospetto che tale domanda nascondesse una qualche eventuale critica o malcontento!

Il potere, il sistema, quello stesso sistema che alimenta quella violenza, è il primo a parlarne e a dare ad essa una risonanza molto superiore alla consistenza reale del fenomeno. Se il conteggio della povera mara fosse esatto (SE) le donne morte per mano maschile forse sono un centinaio. Certo accettiamo l'argomento che non si tratta di numeri e ogni morto/a è di troppo, resta il fatto che forse (forse) i morti per incidenti stradali o sul lavoro o per malattie professionali o per suicidio o per malpratica medica sono molti ma molti di più. Perciò dobbiamo ammettere che la risonanza esagerata dell'argomento "femminicidi" è funzionale al sistema, al potere e al suo auto-mantenimento.

In questo momento siamo noi l'unica reale alternativa al potere a all'appiattimento mediatico, siamo gli unici che salvano la dignità del ragionamento.
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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #9 il: Novembre 17, 2012, 16:29:24 pm »
Possiamo allora iniziare a delineare alcune posizioni interne a FAS:
lafra intuisce la fallacia del "patto di genere" ed è abbastanza coraggiosa da riconoscerlo e abbastanza intelligente da capire che se lo molla va a fondo
Serbilla Serpente (post precedente, in nome omen) rappresenta il vetero-femminismo, quello schierato con il potere e al potere funzionale, quello che vede ovunque prove di una universale congiura maschile ai danni delle donne
Eretica alias Fikasicula coglie il conflitto tra le varie rappresentazioni dell'antitesi hegeliana: la donna in quanto donna ha difficoltà a rappresentare da sola tutto il mondo opresso, ci sono anche i proletari, i neri, gli emarginati di tutte le salse.

Cosa verrà fuori da cotanto pensatoio?

Ma, io auguro loro davvero che ne esca qualcosa di buono. Ma ne dubito.
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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #10 il: Novembre 18, 2012, 09:45:41 am »
Possiamo allora iniziare a delineare alcune posizioni interne a FAS:
lafra intuisce la fallacia del "patto di genere" ed è abbastanza coraggiosa da riconoscerlo e abbastanza intelligente da capire che se lo molla va a fondo
Serbilla Serpente (post precedente, in nome omen) rappresenta il vetero-femminismo, quello schierato con il potere e al potere funzionale, quello che vede ovunque prove di una universale congiura maschile ai danni delle donne
Eretica alias Fikasicula coglie il conflitto tra le varie rappresentazioni dell'antitesi hegeliana: la donna in quanto donna ha difficoltà a rappresentare da sola tutto il mondo opresso, ci sono anche i proletari, i neri, gli emarginati di tutte le salse.

Cosa verrà fuori da cotanto pensatoio?

Ma, io auguro loro davvero che ne esca qualcosa di buono. Ma ne dubito.



non può venir fuori nulla di buono, finchè non vengono abbandonati gli assiomi errati di partenza.

Offline zagaro

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #11 il: Novembre 18, 2012, 12:29:41 pm »
Possiamo allora iniziare a delineare alcune posizioni interne a FAS:
lafra intuisce la fallacia del "patto di genere" ed è abbastanza coraggiosa da riconoscerlo e abbastanza intelligente da capire che se lo molla va a fondo
Serbilla Serpente (post precedente, in nome omen) rappresenta il vetero-femminismo, quello schierato con il potere e al potere funzionale, quello che vede ovunque prove di una universale congiura maschile ai danni delle donne
Eretica alias Fikasicula coglie il conflitto tra le varie rappresentazioni dell'antitesi hegeliana: la donna in quanto donna ha difficoltà a rappresentare da sola tutto il mondo opresso, ci sono anche i proletari, i neri, gli emarginati di tutte le salse.

Cosa verrà fuori da cotanto pensatoio?

Ma, io auguro loro davvero che ne esca qualcosa di buono. Ma ne dubito.

fin quado si parte dal principio che il maschio è un essere  incapace di amare difficilmente si potrà trovare  un punto di accordo a meno che si ha voglia di diventare  quacsa di diverso dall'essere maschio.

quando mi dicono la cultura  patriarcale è l'origine di tutto. io domando ma conosci l'origine del patriarcato (da non confondere con patrilineare e matrililineare)?
diveramente sai dirmi cos'è il matriarcato e questo dove e quando ha avuto luogo?.

se tutti questi siti parar-rivoluzionari vogliono proporre qualcosa di nuovo, secondo la mia opinione devono partire dalla capacità comune di  amare, dalla volontà comune di costruire un futuro migliore.
diversamente  io non ho nessuna intenzione di fare da zerbino

p.s. il rivoluzionario è colui che die che la società e malata quindi produce individui cattivi, pertanto va cambiata la società per produrre individui nuovi e piùcorretti.
mentre le tradizioni di ispirazione religiosa  partono dal presupposto che è l'individuo che  è malato (concetto di peccato) pertanto crea società malate, quindi bsogna curare l'individuo per creare società sane

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #12 il: Novembre 18, 2012, 16:46:14 pm »
la sconfitta del patto di genere: una traccia di rossetto sulla camicia del tuo compagno. O anche un preservativo usato nella macchina della tua compagna.
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Offline zagaro

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #13 il: Novembre 18, 2012, 18:45:04 pm »
la sconfitta del patto di genere: una traccia di rossetto sulla camicia del tuo compagno. O anche un preservativo usato nella macchina della tua compagna.


illecito accaparramento di risorse o violazione di un giuramento?

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Re:Mio articolo contro la "democrazia paritaria" di Vendola...
« Risposta #14 il: Novembre 18, 2012, 20:00:46 pm »

illecito accaparramento di risorse o violazione di un giuramento?

qual che sia: la pretesa femminista di rileggere la storia in base ad un presunto "patto di genere" si frange contro questa banale osservazione
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