Autore Topic: Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli  (Letto 6892 volte)

0 Utenti e 7 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
http://27esimaora.corriere.it/articolo/noi-padri-sindacalisticresciamo-i-figli-come-bamboccioni/

Perché è sbagliato proteggerli sempre

La figura paterna diventa sempre più materna, smettendo di essere uno stimolo di ribellione e crescita

Noi padri sindacalisti
cresciamo i figli come bamboccioni

di Antonio Polito

L’esatto contrario della celebre lezione di Steve Jobs. Il geniale fondatore di Apple stimolava i giovani a restare «affamati e folli», i padri di oggi li educano invece a sentirsi sazi e a essere conformisti. È la tesi di «Contro i papà. Come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli», il libro di Antonio Polito edito da Rizzoli da oggi in libreria. Anticipiamo un brano dall’introduzione.
 
Questo è un libro contro i padri. Non contro i padri che abbiamo avuto, ma contro i papà (e i papi e i papini e i paponi) che siamo stati e siamo. I padri che abbiamo avuto, come il mio, hanno fatto il loro. Non che ci fossero molto, né che noi gli abbiamo permesso di esserci tanto, nelle nostre vite: non disponevano di tutto il tempo libero di cui disponiamo noi, all’epoca loro il pane era nero e la fatica era tanta. Non dico dunque che ci aiutarono con il loro esempio, con i loro consigli, con la loro guida, tranne rari ed encomiabili casi. Ma si prestarono a fare ciò che da mondo è mondo un padre deve fare: opporsi al figlio. Diventarne la controparte. Incarnare uno stile di vita diverso. Impersonare il passato.
 
Consentire che il figlio gli si rivolti contro, e così facendo conquisti la sua emancipazione. Perché se non hai un padre da cui allontanarti, non c’è modo di avvicinarti all’età adulta e al futuro. Io me ne sono accorto perfino fisicamente quando mio padre se n’è andato: era stato proprio sfidando la sua autorità morale, ribellandomi a quel costante richiamo al senso del dovere ora scomparso insieme con lui, che ho costruito l’individuo che sono. Per questo è così doloroso perdere i padri, per questo dopo ci sentiamo così soli.
 
Noi papà di oggi invece vogliamo fare i fratelli, non i padri.
 
Vogliamo aderire al progetto di vita dei nostri figli, invece di lasciare che si modelli per opposizione al nostro. Vogliamo aiutarli a realizzarsi senza comprendere che l’unica forma di realizzazione è l’auto-realizzazione. Diventiamo un muro di gomma contro il quale non c’è nessun gusto a sbattere, irritante e indisponente proprio perché non si può abbattere. Contro i mattoni dei solidi muri edificati dai nostri padri ci siamo fatti male, a furia di dare capocciate; ma che soddisfazione quando abbiamo aperto una breccia e abbiamo visto, dall’altra parte, la nostra vita così come ce l’eravamo conquistata.
 
In un celebre discorso ai laureandi dell’università di Stanford nel 2005, Steve Jobs, un uomo che era stato rifiutato dal padre naturale alla nascita, indicò loro quella che riteneva essere la ricetta per avere successo e per fare il successo della società in cui avrebbero vissuto: «Stay hungry, stay foolish». Che si può tradurre così: «Restate affamati, restate folli».
 
Necessità e genialità. Bisogno e talento. Gli ingredienti del progresso.
 
Ecco, noi papà di oggi stiamo lanciando ai nostri figli il messaggio opposto: «Restate sazi, restate conformisti». Affamati non vogliamo che stiano nemmeno un istante. Abbiamo anzi costruito le nostre vite e la nostra società in funzione del loro nutrimento: non solo finché restano nel nido, come fanno i genitori del regno animale, ma tenendoli nel nido il più a lungo possibile, e comprandogliene uno nei pressi di casa per il dopo. Il 90% dei figli tra i 18 e i 24 anni vive in Italia con i genitori, e quasi il 50% ci resta anche tra i 25 e i 34 anni (in Danimarca solo tre ragazzi su cento, in Svezia solo quattro, in Finlandia solo otto, perfino nella mediterranea Spagna i «bamboccioni» sono meno che da noi, il 41%). Tutte le strategie di investimento e consumo delle famiglie italiane sono dunque fatte in funzione della protezione dei figli dal bisogno, con conseguenze sociali rilevanti e non sempre positive, che in questo libro cercheremo di analizzare. Affamati, insomma, mai.
 
E folli? Intraprendenti, curiosi, sfrontati, disposti a osare, ansiosi di superare lo stato dell’arte, in grado di ribellarsi agli standard fissati dalla generazione precedente? Nemmeno. Siamo così premurosi e accomodanti con i nostri figli da incitarli anche inconsapevolmente al conformismo.
 
Fate come noi, è il nostro messaggio.
 
Vedete come siamo buoni e benpensanti, moderni e progressisti? Vedete come vi assecondiamo nei vostri bisogni e stili di vita? Vedete come perfino il sesso, che un tempo era la prima ragione di fuga di un ragazzo dal controllo della famiglia, ora vi è consentito a casa vostra, comodamente, nella stessa stanza che abitavate da ragazzi, con i poster dell’infanzia ancora attaccati alle pareti? E allora, che motivo c’è di essere foolish?
 
(…) Un «libertario» americano, Charles Murray, politologo di successo, ha scritto di recente un libro che ha fatto molto discutere. In Coming apart ha messo a confronto due città virtuali, una che si chiama Belmont dove vivono professionisti e laureati, e una che si chiama Fishtown dove vivono operai e commessi, e ne ha misurato comportamenti e aspirazioni. La sua conclusione è che l’economia non spiega affatto e certo non per intero il crescente divario culturale che si è aperto tra queste due Americhe. Perché in quasi cinquant’anni, dal 1968 ai giorni nostri, a Fishtown sono crollati i matrimoni, il numero dei credenti, il numero di coloro che cercano attivamente un lavoro, e a Belmont no. A Fishtown è esploso il numero delle ragazze madri, di chi abbandona gli studi, degli atti di criminalità, e a Belmont molto meno. Secondo Murray questa differenza deriva dal sistema di valori che è stato tramandato: meglio nella comunità più benestante e peggio in quella povera. Naturalmente gli studiosi liberal gli hanno risposto che non sono i valori a cambiare l’economia, ma l’economia a cambiare i valori.
 
Eppure chi di noi padri, arrivato alla sua età, con la sua esperienza, può negare a se stesso la verità, e cioè che tutto intorno a noi ci dice che è l’educazione (intesa in un senso molto più ampio della semplice istruzione) il fattore cruciale per la riuscita di una comunità e, al suo interno, dei nostri ragazzi?
 
E allora perché abbiamo completamente abdicato alla nostra funzione educativa per trasformarci in goffi sindacalisti dei nostri figli?


Offline Animus

  • Veterano
  • ***
  • Post: 4409
  • Sesso: Maschio
    • uomini3000
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #1 il: Novembre 21, 2012, 12:42:12 pm »
Un nostalgico delle bastonate paterne?
Perchè anche gli altri subiscano quello che "ho subito io"? :cry: :doh:

Sembra di sentire i selvatici, come si chiamava quello....
Ah, Ferliga.

"Ferite,segni,marchi."
Che Dio ci liberi da questa "gente"... :sick:

Tenete invece  sempre presente la conclusione del "disincantato" come un faro per il navigante ( o se volete, viandante):
"Il bene e il male" non esistono.
La scelta è tra il male e .. un altro male.

 :sleep:
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=6586.0


Pare, che gli uomini non sappiano fare altro: passare da un male...ad un altro. (invocando gli altri a fare lo stesso...)
Non sembra anche a voi?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #2 il: Novembre 21, 2012, 14:26:33 pm »
Mi limito a riportare due dei commenti all'articolo:

non condivido affatto l'analisi
21.11 | 10:55 usvzzr
io, quando i miei genitori si sono separati sono stato affidato, a mio padre.
so fare tutto, da cucinare a pulire cucire ecc oltre ad essermi laureato in ingegneria e avere un buon lavoro
TUTTI i miei amici/amiche figli di genitori separati affidati alle madri non sanno nemmeno cucinare un uovo al tegame, spesso viziati, svogliati, lamentosi con l’attitudine che tutti devono fare le cose per loro
La questione secondo me è completamente diversa: la femminizzazione crescente dei valori della società ha portato a rendere universali concetti del tipo: poverino, diritti per noi e doveri agli altri e contestualemente sono spariti dalla società concetti come dovere, sacrificio, abnegazione.
Sostituiti da vittimismo, lagna, tutto ci è dovuto.
In ogni famiglia (generalemnte) l’iperprotezione, la giustificazione di tutto, la consolazione a qualunque costo appartiene tradizionalmente alla madre e “l’autorità”, il no educativo è del padre.

Quante famiglie conoscete in cui le madri sono sempre li a stirare, cucinare, pulire anche a figli di 30 anni disoccupati in casa che non muovono un dito? si lagnano ma in realtà ne hanno bisogno per sentirsi utili a qualcuno / qualcosa perché altrimenti non sarebbero nulla.
Non a caso si dice mammoni e non padroni.
Continuate a sparare sempre addosso agli uomini e ai padri con titoli come
cattivi padri...
in ogni ufficio c’è un porco...
assassini...
e non fate mai un minimo di autocritica sul vostro ruolo di madri...


i ruoli in famiglia
21.11 | 11:05 lupoleo
allora – fatemi difendere il sesso maschile senza essere pre-divorato dalle lettrici femminili.
 Da che mondo e’ mondo l’educazioen dei figli e la famiglia e’ gestita non dico esclusivamente ma in gran parte dalle madri, per motivi che mi piace definire antropologici, cioe’ direi insiti nel DNA della nostra specie. Se siamo d’accordo su questo, la figura del padre e’ importante come riferimento, deve essere presente appunto come punto di riferimento. Se e’ vero come e’ vero che questa figura da tempo ormai sta venendo a mancare un po’ in tutto il mondo occidentale, ma particolarmente in Italia, non sara’ anche perche’ il ruolo maschile in famiglia e’ stato scientificamente “smontato” daq decenni di propaganda femminista ( ben diversa dalla lotta per sacrosanti diritti di parita’) e alla fine il risultato e’ che i figli sono bamboccioni per la mancanza della figura paterna, ma che questa mancanza non e’ provocata soltanto dagli uomini? Meditate anche voi donne su questo.

.


Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #3 il: Novembre 21, 2012, 14:49:06 pm »
http://27esimaora.corriere.it/articolo/noi-padri-sindacalisticresciamo-i-figli-come-bamboccioni/

Perché è sbagliato proteggerli sempre

La figura paterna diventa sempre più materna, smettendo di essere uno stimolo di ribellione e crescita

Noi padri sindacalisti
cresciamo i figli come bamboccioni

Fare il padre è difficile.
Oggi più che mai.
Quando qualsiasi cretina si permette di dire che cosa è il padre e che cosa deve fare.
Tanto che è diventata opinione diffusa che il padre è l'aiutante subalterno della madre.
Il bravo padre, cambia i pannolini e passa l'aspirapolvere.
Il bravo padre, separato, paga gli alimenti, viene a prendersi i figli, li riporta in orario, tutto a sue spese.
Non fa storie se dopo essersi macinato tutti quei km gli si mostra un certificato medico... Le brave madri si possono anche dimenticare di avvisare... "con tutto quello che hanno DDa FFare le DDonne..."

Alla fine della fiera, quelli come me, che non si vogliono piegare sono degli stronzi e dei bastardi senza gloria...
Chi invece, addomesticato ed asservito, si è piegato... ha sbagliato.

Aggiungo io, quando è stato messo in condizione di farlo....
Visto che i figli di separati stanno con la madre nel 95% dei casi e che non saranno state certo quelle due ore del mercoledì, presente l'inutile assistente sociale, cha hanno concesso ad un padre di rovinare suo figlio.

I padri sbagliano.
Anche io sbaglio.

Ma io continuo a fare come cazzo mi pare.
Preferisco sbagliare per colpa mia.
Vnd [nick collettivo].

Online Massimo

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6987
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #4 il: Novembre 21, 2012, 14:59:05 pm »
Quoto tutte queste considerazioni: tutte le civiltà che hanno puntato sulle donne e hanno valorizzato
l'elemento femminile a scapito di quello maschile sono crollate su se stesse: la civiltà minoica, quella
greco-romana, il femminilizzato impero bizantino. Il nostro iperfemminilizzato Occidente farà la stessa
medesima fine. Stessi errori...stessa fine!

Offline cancellatow

  • Affezionato
  • **
  • Post: 626
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #5 il: Novembre 21, 2012, 15:15:56 pm »
"concetti come dovere, sacrificio, abnegazione"

 :hmm:

qui ho qualcosa che non mi torna
Dovere? qualcosa che devi fare per forza? a favore di chi?
sacrificio? soffrire per qualcuno? chi?

ma non è che molti bamboccioni son + furbi del previsto? la ribellione fatta non bastonando il figlio ma "bastonando" i genitori?
quanti magari sono indipendenti ma sfruttano la situazione?
una rivoluzione, non + la tradizione delle bastonate da padre a figlio, ma da figlio a padre :D

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #6 il: Novembre 21, 2012, 15:17:51 pm »
Quando qualsiasi cretina si permette di dire che cosa è il padre e che cosa deve fare.

O meglio:
Quando una masnada di cretine è riuscita a (ri)definire che cosa è il padre e che cosa deve fare.
Mentre una masnada di cretini lasciava fare.

Offline Lucia

  • Femminista
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4566
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #7 il: Novembre 21, 2012, 15:41:47 pm »
"concetti come dovere, sacrificio, abnegazione"

 :hmm:

qui ho qualcosa che non mi torna
Dovere? qualcosa che devi fare per forza? a favore di chi?
sacrificio? soffrire per qualcuno? chi?


si, devi morire per la patria per esempio

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #8 il: Novembre 21, 2012, 15:57:02 pm »
O meglio:
Quando una masnada di cretine è riuscita a (ri)definire che cosa è il padre e che cosa deve fare.
Mentre una masnada di cretini lasciava fare.

Oh... Certo.
Le donne non avrebbero mai potuto fare nulla se noi non fossimo stati tanto coglioni.

Il mistero della vita, infatti, non è nella donna ma nell'uomo.

La donna è sicuramente instabile e stupida se si è lasciata così strumentalizzare dal capitolismo che l'ha convinta ad autoincularsi ma come è possibile che noi uomini siamo stati così coglioni, per tutti questi anni?
Vnd [nick collettivo].

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #9 il: Novembre 21, 2012, 16:35:09 pm »
...ma come è possibile che noi uomini siamo stati così coglioni, per tutti questi anni?

E boh, magari ognuno ha pensato al proprio tornaconto. I paraocchi hanno fatto il resto.
L'idiota è giustificato dal fatto che...è idiota.
L'ignorante...idem
Lo sfigato, srotolandosi come un tappeto (zerbino) ha intravisto la possibilità di aggirare l'ostacolo insormontabile della guerra fra maschi per le femmine, ha pensato in questo modo di riuscire ad inculare il...re della foresta.
Il fijo de 'na mignotta, ha usato lo stesso sistema, ritenendolo la strada più comoda. Finto maschiopentito/zerbino, in realtà un po' meno che misogino.
Lo zerbino vero...beh...lasciamo stare.
Il re della foresta ne ha approffittato per sfoltire un po' di rami secchi senza doversi scazzare a tagliarli.
Il mite, ha sorvolato per quieto vivere.
Il beta, per non perdere quello straccio di figa che si era faticosamente procurato.
Il disperato, "di solito ha da far cose più serie, costruir su macerie, o mantenersi vivo".
Insomma, ognuno ha cercato il guadagno immediato. Un po' di figa, sporca, maledetta e...subito.
 :P

P.S. Lasciatemi delirare, và che oggi è una giornata un po' così... :unsure:

Offline krool

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1415
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #10 il: Novembre 21, 2012, 16:40:37 pm »
Citazione
Meditate anche voi donne su questo.
Illuso.

Non lo fanno gli uomini, che ne sono colpiti in prima persona, figuriamoci loro.

Offline Lucia

  • Femminista
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4566
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #11 il: Novembre 21, 2012, 17:41:37 pm »
Io non credo che il padre deve essere nemico del figlio per farlo diventare Uomo. Spingerlo verso autonomia si, poi si presupone che in ogni maschi c'è una più forte spinta verso l'autonomia.

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #12 il: Novembre 21, 2012, 17:47:04 pm »
...si presupone che in ogni maschio c'è una più forte spinta verso l'autonomia.

In ogni maschio non castrato da mamma chioccia... :dry:

Offline Lucia

  • Femminista
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4566
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #13 il: Novembre 21, 2012, 18:07:40 pm »
chi è il re della foresta?

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
Re:Contro i papà: come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli
« Risposta #14 il: Novembre 21, 2012, 18:12:34 pm »
chi è il re della foresta?

Il cosiddetto maschio alpha.
Normalmente un buzzurro lampadato, tatuato e palestrato che fà strage di cuori... :lol: