Autore Topic: Presentazione  (Letto 12557 volte)

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Offline Vicus

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Re:Presentazione
« Risposta #30 il: Novembre 24, 2012, 00:07:47 am »
Citazione
Le femministe, acritiche portavoce di manovratori più furbi di loro, ci vorrebbero insegnare cosa dobbiamo essere.
Beh, i manovratori fanno lo stesso anche con le donne.
Bisogna trasformare la guerra tra sessi in guerra contro i manovratori.
Esistono anche Winston Smith di sesso femminile.
Grande Max. A parte qualche autrice, quali sono queste Winston Smith in gonnella?
Citazione
Parlo del mondo orwelliano citato nel video di Maher che tu stesso hai postato.
Puoi postare di nuovo il link al video?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Ethans

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Re:Presentazione
« Risposta #31 il: Novembre 24, 2012, 01:21:15 am »
Benvenuto...

 ;)

Offline vnd

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Re:Presentazione
« Risposta #32 il: Novembre 24, 2012, 08:14:45 am »
Problema...punito per legge?  :blink:
No, io parlo d'altro.
Parlo del mondo orwelliano citato nel video di Maher che tu stesso hai postato.
Che colpisce uomini e donne.
Femminicidio, quote, privilegi...cazzate se confrontate con il...grande inganno.  :(

Il fatto è che non c'è nessuna legge che costringe le donne ad essere femministe, a rinunciare ad avere figli o a farne con un povero pirla qualsiasi per poi portarglieli via e rovinarlo per sempre.
Sono invitate, persuase, pressate...  ma non sono obbligate a farlo.


Tu, invece, come uomo, sei discriminato per legge.
Circoscrizione obbligatoria maschile, annullamento del diritto di paternità, imposizione di alimenti per figli non voluti, alimenti alle ex mogli, mantenimento del tenore di vita in costanza di matrimonio, pensione più tardi a fronte di una inferiore speranza di vita.
Gli uomini lavorano di più, muoioni di più sul lavoro, mantengono le puttane che hanno commesso l'errore si sposare e, come se non bastasse, devono sopportarsi le calunnie misandriche di altre puttane, che attuano sui media, la loro vendetta.
DDonne che, illuse da film e telefilm hanno assorbito aspettative irrealizzabili e sono arrabbiate con gli uomini perché non le hanno volute amare come loro si aspettavano di meritare.
Le dee....

Non dico che la critica alla società fatta da Maher non sia corretta. Se non l'avessi condivisa, non l'avrei postata.

Ma un conto è essere plagiati e un conto è essere costretti.

Un soldato non ha colpa della guerra che è costretto a combattere.
Nel momento in cui una donna firma la delega al legale col fine di rovinarti per sempre, sta volonariamente abusando di un suo privilegio.
E ne è responsabile.

Nessuna pietà.

Vnd [nick collettivo].

Offline vnd

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Re:Presentazione
« Risposta #33 il: Novembre 24, 2012, 08:19:07 am »
Puoi postare di nuovo il link al video?

Come no...
Comunque, usa la funzione ricerca [in alto a destra].
Max ha inviato anche la trascrizione del recital.


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Offline zagaro

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Re:Presentazione
« Risposta #34 il: Novembre 24, 2012, 09:12:10 am »
Il fatto è che non c'è nessuna legge che costringe le donne ad essere femministe, a rinunciare ad avere figli o a farne con un povero pirla qualsiasi per poi portarglieli via e rovinarlo per sempre.
Sono invitate, persuase, pressate...  ma non sono obbligate a farlo.


Tu, invece, come uomo, sei discriminato per legge.
Circoscrizione obbligatoria maschile, annullamento del diritto di paternità, imposizione di alimenti per figli non voluti, alimenti alle ex mogli, mantenimento del tenore di vita in costanza di matrimonio, pensione più tardi a fronte di una inferiore speranza di vita.
Gli uomini lavorano di più, muoioni di più sul lavoro, mantengono le puttane che hanno commesso l'errore si sposare e, come se non bastasse, devono sopportarsi le calunnie misandriche di altre puttane, che attuano sui media, la loro vendetta.
DDonne che, illuse da film e telefilm hanno assorbito aspettative irrealizzabili e sono arrabbiate con gli uomini perché non le hanno volute amare come loro si aspettavano di meritare.
Le dee....

Non dico che la critica alla società fatta da Maher non sia corretta. Se non l'avessi condivisa, non l'avrei postata.

Ma un conto è essere plagiati e un conto è essere costretti.

Un soldato non ha colpa della guerra che è costretto a combattere.
Nel momento in cui una donna firma la delega al legale col fine di rovinarti per sempre, sta volonariamente abusando di un suo privilegio.
E ne è responsabile.

Nessuna pietà.

negli anni '50 veniva inventata  la pillola anticoncezionale. veniva rotta quella equazione sesso=procreazione. fino a quel giorno un solo ruolo sociale poteva fare sesso non rispettando l'equazione, ed era la prostituta.

se poi ci metti un mondo che comincia a cambiare, sopratutto usciamo dalla labilità delle condizioni di vita per entrare in condizoni di stabilità e di consumismo senza  limiti (dagli anni '50 sono migliorate tutte  le nostre condizioni di vita generali in modo esponenziale )
è chiaro che la famiglia mononucleare nata con l'industrializzazione ottocentesca comincia a fare sentire tutti i suoi limiti.

in questo periodo nessuno si è interessato di cosa fosse il mondo maschile. di quale fosse  la sua pedagogia. la sua socializzazione. dopo la sbornia decadentistica che aveva dominato nella prima parte del  '900, eravamo ancora legati a prototipi obsoleti e frivoli che venivano riprodotti dai nuovi media quali la televisone (troppo vicine erano state  le guerre) . insomma come doveva essere  il maschio del  millennio a venire nessuno si pose questa domanda

io stesso quando mi sono presentato ho scritto che  io sono un uomo a cui la generazione precedente ha  insegnato un mondo che  poi non ho trovato!
ed ho la disgrazia di insegnare  alle generazioni successive  un mondo che non conosco.

tantevvero che se apriamo un vocabolario alla parola  'femminismo' troviamo non meno di mezza pagina, tanto che si parla ormai si parla di pluralità di femminismi .
mentre  se cerchiamo la  parola maschilismo troviamo un sola riga che indica  una devianza.
ora io non ho niente contro il femminsmo , a parte quello misiandrico o androfobico (penso che sia  legittimo avercela con chi mi odia), ma mi disturbano terribilmente tutt quelle teorie che partono che  il maschio sia un deviato in partenza, un essere  incapace di amare.
contemporanemente è giunta  l'ora che i maschi (enon le  femministe per  loro) rflettano su se stessi e cominciano a capire chi possa essee  il maschio dell'attuale millennio.
 
« Ultima modifica: Novembre 24, 2012, 09:25:48 am da zagaro »

Offline Fazer

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Re:Presentazione
« Risposta #35 il: Novembre 24, 2012, 09:43:57 am »
...quali sono queste Winston Smith in gonnella?

Tutte le donne convinte che gli stili di vita "caldamente consigliati" oggi, siano il risultato di uno sforzo di modernizzazione e miglioramento delle condizioni di vita della donna. Come vestirsi, cosa mangiare, come comportarsi in questa o quell'occasione. Come gestire famiglia, bambini, professione. Non è possibile disporre di un consumatore "ingenuo" se prima non si prepara il terreno. Le pubblicità che vediamo non sono altro che i mezzi da sbarco che approdano sulla spiaggia. Cosa questa impossibile, se a monte non c'è stato un poderoso e continuo tiro di artiglieria volto a "pulire" la spiaggia stessa.
Il femminismo fà nè più nè meno quello che gli viene concesso. Qualora la sua strategia entrasse in conflitto con quella di coloro che veramente tirano i fili, beh, verrebbe spazzato via.
vnd dice che "tu uomo, sei discriminato per legge". Vero. Ma io mi chiedo. Sei stato castrato perchè uomo, maschio, o perchè il tuo essere maschio comporta il possesso di caratteristiche che mal si conciliano con ciò che serve a chi comanda?
Il "divorzificio" serve a togliere i soldi al maschio (per dispetto) o piuttosto a metterli nelle mani di chi li spende in cazzate invece di risparmiarli?
Toglierti i figli serve a farti un dispetto o a perpetuare un sistema educativo al femminile, con quello che ciò comporta in termini di "pecorizzazione" dell'individuo?
E' più facile crescere agnelli che mangiano, mandano sms e guardano la tv o manganellare "black blocks" incazzati?

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Re:Presentazione
« Risposta #36 il: Novembre 24, 2012, 09:55:40 am »
zagaro
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insomma come doveva essere  il maschio del  millennio a venire nessuno si pose questa domanda

Non ci si pose la domanda, molto semplicemente, perché non c'era nessuna risposta.
E nessuna ragione per porsi tale domanda.

Citazione
tantevvero che se apriamo un vocabolario alla parola  'femminismo' troviamo non meno di mezza pagina, tanto che si parla ormai si parla di pluralità di femminismi .
mentre  se cerchiamo la  parola maschilismo troviamo un sola riga che indica  una devianza.

lo trovo abbastanza corretto.
Le prime ragioni che mi vengono in mente sono:
1. il maschilismo non esiste e non è mai esistito.
Non esiste e non è mai esistito un movimento politico o un'associazione che si siano prefissati come finalità il conseguimento di privilegi per i soli individui di sesso maschile a danno di quelli di sesso femminile. Le ingiustizie del passato erano, tanto per cambiare, di classe, mai di sesso.
2. Il femminismo è insano e lo sarebbe anche il maschilismo.
Pensare alla società dal solo punto di vista maschile (maschilismo) o femminile (femminismo) non è sano. Non è l'atteggiamento del buon padre di famiglia, Il quale non può esimersi dalla ricerca del benessere sia per i figli maschi che per le femmine.


Citazione
ora io non ho niente contro il femminsmo , a parte quello misiandrico o androfobico (penso che sia  legittimo avercela con chi mi odia), ma mi disturbano terribilmente tutt quelle teorie che partono che  il maschio sia un deviato in partenza, un essere  incapace di amare.

Quindi tutti i femminismi.
Che io combatto. Senza nessuna pietà.

Citazione
contemporanemente è giunta  l'ora che i maschi (enon le  femministe per  loro) rflettano su se stessi e cominciano a capire chi possa essee  il maschio dell'attuale millennio.

Di cosa dovrei riflettere?
Cosa dovrei farmi perdonare?
Quale debito avrei io, o gli altri maschi, verso le femmine?
Nessuno.

Allora non c'è nessuna risposta.
Quindi non c'è nessuna domanda.

A meno che tu non sappia cose che io non so...
Parliamone.
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Re:Presentazione
« Risposta #37 il: Novembre 24, 2012, 10:15:39 am »

vnd dice che "tu uomo, sei discriminato per legge". Vero. Ma io mi chiedo. Sei stato castrato perchè uomo, maschio, o perchè il tuo essere maschio comporta il possesso di caratteristiche che mal si conciliano con ciò che serve a chi comanda?
Il "divorzificio" serve a togliere i soldi al maschio (per dispetto) o piuttosto a metterli nelle mani di chi li spende in cazzate invece di risparmiarli?
Toglierti i figli serve a farti un dispetto o a perpetuare un sistema educativo al femminile, con quello che ciò comporta in termini di "pecorizzazione" dell'individuo?
E' più facile crescere agnelli che mangiano, mandano sms e guardano la tv o manganellare "black blocks" incazzati?


In ogni caso, la mentalità femminista è ormai destinata al tracollo e anche una larga fetta di coloro che tirano le fila, cadrà con la società debole che ha contribuito a costruire.
Ci sostituirà una società dalla cultura meno evoluta ma più forte.

La storia si ripete... i barbari, alla fine, avranno la meglio.

L'atteggiamento è lo stesso di chi specula sulle risorse fregandosene di rispettare l'ambiente e finisce col respirarsi i gas nocivi che lui stesso ha prodotto.

Vogliamo salvare il salvabile della nostra cultura?

E allora, andiamo per gradi.
Partiamo in prima.

Va bene interrogarsi sulle cause che hanno portato il cancro femminista nella nostra  società.
Pensare al complotto globale orientato all'umanità microchippata e orwelliana, dove il femminismo è un esperimento di ingegneria sociale capitalista finanziato dalla CIA e voluto da poche famiglie di illuminati come disse il regista Russo è convincete ma non è che una congettura.

Abbiamo leggi sbagliate e sessiste?
Abbiamo leggi vaghe a tal punto da aver consentito che si generassero prassi giudiziarie discriminatorie verso gli uomini?
Cominciamo a lavorare per la loro abrogazione.
Gazebo, raccolta firme e referendum.

Poi, quando saremo sicuri che sono proprio loro, i colpevoli, penseremo a impalare i rockefeller.

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Offline zagaro

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Re:Presentazione
« Risposta #38 il: Novembre 24, 2012, 10:17:52 am »
zagaro
Non ci si pose la domanda, molto semplicemente, perché non c'era nessuna risposta.
E nessuna ragione per porsi tale domanda.

lo trovo abbastanza corretto.
Le prime ragioni che mi vengono in mente sono:
1. il maschilismo non esiste e non è mai esistito.
Non esiste e non è mai esistito un movimento politico o un'associazione che si siano prefissati come finalità il conseguimento di privilegi per i soli individui di sesso maschile a danno di quelli di sesso femminile. Le ingiustizie del passato erano, tanto per cambiare, di classe, mai di sesso.
2. Il femminismo è insano e lo sarebbe anche il maschilismo.
Pensare alla società dal solo punto di vista maschile (maschilismo) o femminile (femminismo) non è sano. Non è l'atteggiamento del buon padre di famiglia, Il quale non può esimersi dalla ricerca del benessere sia per i figli maschi che per le femmine.


Quindi tutti i femminismi.
Che io combatto. Senza nessuna pietà.

Di cosa dovrei riflettere?
Cosa dovrei farmi perdonare?
Quale debito avrei io, o gli altri maschi, verso le femmine?
Nessuno.

Allora non c'è nessuna risposta.
Quindi non c'è nessuna domanda.

A meno che tu non sappia cose che io non so...
Parliamone.


Una volta assistenti ad una conferenza di sociobiologia, nella quale  il relatore cercava di spiegare  perchè in natura passo dopo passo si siano affermati le specie con due sessi, e non tre  o quattro o uno come i molluschi ermafroditi.
la base secondo il relatore era daricerare  nella strategia dei geni. ma in ogni caso si parlava di individui specializzati a....

quindi la differenza fra i sessi esiste, quello che dobbiamo fare noi attraverso la cultura, cioè l'apprendimento e l'insegnamento,  è non creare una differenza conflittuale ma  una differenza cooperativa .
in quest'ottica  tutta quel contenitore culturale che possa indicare cosa sia un maschio chiamata  'maschilismo' avrebbe  una sua ragion d'essere, così come il femminismo se ne intendiamo l'immagine culturale speculare.
ora storicamente per tutta una serie di ragioni, sopratutto per fenomeni nati nell'800 e nel 900 che hanno portato a due guerre sanguinose ove è stato esaltato un certo tipo di maschilismo, tutta quell'attività di come bisognava educare sopratutto il maschio è stata accantonata se non abbandonata, ed in alcuni casi in contrapposiszione ai fenomeni descritti è stato proposto un tipo di maschio frivolo, slegato dai problemi della famiglia e dei figli e del mondo in genere come ha proposto un certo cinema anni 50-60.
« Ultima modifica: Novembre 24, 2012, 10:34:23 am da zagaro »

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« Risposta #39 il: Novembre 24, 2012, 10:30:14 am »
Pensare al complotto globale orientato all'umanità microchippata e orwelliana, dove il femminismo è un esperimento di ingegneria sociale capitalista finanziato dalla CIA e voluto da poche famiglie di illuminati come disse il regista Russo è convincete ma non è che una congettura.

Infatti non si tratta di eminenze grigie e oscuri complotti orditi a tavolino.
Semplicemente, da qualche parte ci si è accorti che la piega presa dagli eventi poteva essere sfruttata per ottenere cospicui vantaggi senza doversi imbarcare in crociate dall'esito incerto.
Una combinazione di eventi ha creato un mare adattissimo a certi squali. Ora gli squali tengono pulito il mare facendo credere che lo fanno per questioni di alta morale. Ma vogliono solo mangiare senza nemmeno dover andare a caccia.


Offline zagaro

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Re:Presentazione
« Risposta #40 il: Novembre 24, 2012, 10:43:49 am »


In ogni caso, la mentalità femminista è ormai destinata al tracollo e anche una larga fetta di coloro che tirano le fila, cadrà con la società debole che ha contribuito a costruire.
Ci sostituirà una società dalla cultura meno evoluta ma più forte.

La storia si ripete... i barbari, alla fine, avranno la meglio.

L'atteggiamento è lo stesso di chi specula sulle risorse fregandosene di rispettare l'ambiente e finisce col respirarsi i gas nocivi che lui stesso ha prodotto.

Vogliamo salvare il salvabile della nostra cultura?

E allora, andiamo per gradi.
Partiamo in prima.

Va bene interrogarsi sulle cause che hanno portato il cancro femminista nella nostra  società.
Pensare al complotto globale orientato all'umanità microchippata e orwelliana, dove il femminismo è un esperimento di ingegneria sociale capitalista finanziato dalla CIA e voluto da poche famiglie di illuminati come disse il regista Russo è convincete ma non è che una congettura.

Abbiamo leggi sbagliate e sessiste?
Abbiamo leggi vaghe a tal punto da aver consentito che si generassero prassi giudiziarie discriminatorie verso gli uomini?
Cominciamo a lavorare per la loro abrogazione.
Gazebo, raccolta firme e referendum.

Poi, quando saremo sicuri che sono proprio loro, i colpevoli, penseremo a impalare i rockefeller.
molto semplicemente  la cultura  non è mai ferma ma  in continua evoluzione
dobbiamo chiederci cosa viogliamo domani

e poi come dici tu

scuole, gazebo e referendum

Mazzini insegnava che prima bisogna creare una società, poi verrà il resto

il femminismo misiandrico  come dici tu non ha futuro perchè pensa solo a distruggere e/o a sottomettere, alla fine non ha nessuna  proposta per  un domani migliore
 

Offline vnd

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Re:Presentazione
« Risposta #41 il: Novembre 24, 2012, 11:19:39 am »
zagaro
Citazione
Una volta assistenti ad una conferenza di sociobiologia, nella quale  il relatore cercava di spiegare  perchè in natura passo dopo passo si siano affermati le specie con due sessi, e non tre  o quattro o uno come i molluschi ermafroditi.
la base secondo il relatore era daricerare  nella strategia dei geni. ma in ogni caso si parlava di individui specializzati a....

Passi per la specializzazione...
Le cose sono andate biologicamente così, in modo casuale e spontaneo, a prescindere dall'ipotetica spinta interna di Lamarck.
Semmai, è stata la selezione naturale e premiare le mutazioni più efficienti.
Lo stesso si può dire per i comportamenti conseguenti a tali mutazioni.

E' così e basta. possiamo soltanto tentare di capire perché le cose funzionano così, ma non c'è nulla di diverso in questo o nelle leggi della dinamica o della statica.

Freud diceva: possiamo provarle tutte e tentare di controllare i nostri istinti ma non potremmo mai cancellare milioni di anni di selezione naturale.
I nostri istinti torneranno sempre a galla.


Citazione
quindi la differenza fra i sessi esiste,

Esiste marcate differenze sessuali.
Specie nell'uomo.

Esistono comportamenti innati. Esiste la capacità di controllare i propri comportamenti in ragione di scelte utili al gruppo.
La società tradizionale, nei limiti della realtà del tempo, aveva sviluppato una suddivisione dei ruoli basata su criteri di efficacia ed efficienza che aveva superato brillantemente centinaia di migliaia di anni di selezione naturale.

Nel frattempo, l'evoluzione culturale della nostra società ha sviluppato concetti come libertà e pari opportunità.
In questo periodo stiamo ingiustamente tenendo il piede in due scarpe.
Vogliamo dare alle donne la libertà di essere sfruttate dalla classe dominante ma, allo stesso tempo, abbiamo paura di sganciarci dagli schemi tradizionali, soprattutto per ciò che concerne i privilegi sessisti.
Sbagliato.
O si è completamente uguali. Abolendo la voce "sesso" dai documenti di identità.
O si torna ad una società come quella tradizionale. Che sarà stata poco bella ma era giusta.
Perché riconosceva alle donne privilegi come quello dell'esonero dallo sfruttamento lavorativo e bellico in ragione del rischio di morte per parto.



Citazione
quello che dobbiamo fare noi

Secondo me... noi non dobbiamo fare proprio nulla....

Citazione
quello che dobbiamo fare noi attraverso la cultura, cioè l'apprendimento e l'insegnamento,  è non creare una differenza conflittuale ma  una differenza cooperativa .
in quest'ottica 

Il conflitto nasce per natura stessa dei gruppi femministi.
Nati e sviluppatisi in ambienti isolati, senza mai confrontarsi con voci di dissenso.
Tant'è che le femministe sono incapaci di sostenere un confronto democratico.

Il conflitto non lo abbiamo voluto noi.
Ci siamo trovati dentro.

Citazione
così come il femminismo se ne intendiamo l'immagine culturale speculare.
ora storicamente per tutta una serie di ragioni, sopratutto per fenomeni nati nell'800 e nel 900 che hanno portato a due guerre sanguinose ove è stato esaltato un certo tipo di maschilismo,


La guerra è la più alta espressione dello sfruttamento di classe.
La peggior forma di schiavitu.
Nella quale il popolo è costretto a morire e ad uccidere.

Che cosa ci vedi di maschilista?

La guerra non è maschilista perché essere costretti a combattere non è un privilegio.
La guerra è assolutamente antimaschile.

La guerra, tanto per cambiare, è fenomeno classista, non sessista.
Il povero è costretto a combattere, pena la morte, per conseguire una vittoria della quale non potrà mai godere.
La guerra costringe "i molti" a difendere i privilegi dei "pochi" (uomini e donne) a costo della vita.
La guerra ingrassa il ricco ed affama i poveri.
La cosa più importante, per il povero, è sopravvivere.
Perché la sua condizione di schiavo non cambierà mai.
Se vincerà, conserverà gli stessi padroni. se perderà, ne avrà degli altri.
Ecco che cosa è la guerra.
Dalla penna di uno che è contro la guerra ma che non è antimilitarista.


L'uomo non vuole combattere. Lo fa se vi è costretto. [Kingsley Browne dice: se gli si presentano condizioni di sconfitta più spaventose del combattimento].
 
Se non fossimo costretti nessuno di noi vorrebbe combattere.

Ne è prova il fatto che l'8 settembre del '43, venendo a mancare i vertici, quasi tutti preferirono scappare a casa.

Citazione
tutta quell'attività di come bisognava educare sopratutto il maschio è stata accantonata se non abbandonata, ed in alcuni casi in contrapposiszione ai fenomeni descritti è stato proposto un tipo di maschio frivolo, slegato dai problemi della famiglia e dei figli e del mondo in genere come ha proposto un certo cinema anni 50-60.

Perché noi eravamo occupati a ricostruire un paese distrutto.
E mentre gli uomini dal '45 agli anni settanta, erano occupati a lavorare, la categoria delle privilegiate aveva pensato a ridefinire il ruolo del maschio.

Frivolo?
Verissimo....
Ricordo che... da militare andavo a fare la doccia con la borsa di naylon piena di troiate.
Lo shampoo, il docciaschiuma, il detergente intimo e... addirittura il sapone per la faccia....
Regali.
Vidi tutta sta roba inutile e mi vergognai.
Mi sembrava di essere frocio.

Sapone di marsiglia e shampo.
Basta.

Non abbiamo nulla da ricostruire.
Dobbiamo soltanto distruggere il modello imposto dal femminismo e ritrovare la libertà e l'orgoglio di essere maschi.
Naturalmente.
"Ognuno a suo modo"
Dal lupo.... all'agnello.


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Offline zagaro

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Re:Presentazione
« Risposta #42 il: Novembre 24, 2012, 11:31:09 am »
zagaro
Passi per la specializzazione...
Le cose sono andate biologicamente così, in modo casuale e spontaneo, a prescindere dall'ipotetica spinta interna di Lamarck.
Semmai, è stata la selezione naturale e premiare le mutazioni più efficienti.
Lo stesso si può dire per i comportamenti conseguenti a tali mutazioni.

Non c'è nulla di diverso in questo o nelle leggi della dinamica o della statica.



Esiste marcate differenze sessuali.
Specie nell'uomo.

Esistono comportamenti innati. Esiste la capacità di controllare i propri comportamenti in ragione di scelte utili al gruppo.
La società tradizionale, nei limiti della realtà del tempo, aveva sviluppato una suddivisione dei ruoli basata su criteri di efficacia ed efficienza che aveva superato brillantemente centinaia di migliaia di anni di selezione naturale.

Nel frattempo, l'evoluzione culturale della nostra società ha sviluppato concetti come libertà e pari opportunità.
In questo periodo stiamo ingiustamente tenendo il piede in due scarpe.
Vogliamo dare alle donne la libertà di essere sfruttate dalla classe dominante ma, allo stesso tempo, abbiamo paura di sganciarci dagli schemi tradizionali, soprattutto per ciò che concerne i privilegi sessisti.
Sbagliato.
O si è completamente uguali. Abolendo la voce "sesso" dai documenti di identità.
O si torna ad una società come quella tradizionale. Che sarà stata poco bella ma era giusta.
Perché riconosceva alle donne privilegi come quello dell'esonero dallo sfruttamento lavorativo e bellico in ragione del rischio di morte per parto.



Secondo me... noi non dobbiamo fare proprio nulla....

Il conflitto nasce per natura stessa dei gruppi femministi.
Nati e sviluppatisi in ambienti isolati, senza mai confrontarsi con voci di dissenso.
Tant'è che le femministe sono incapaci di sostenere un confronto democratico.

Il conflitto non lo abbiamo voluto noi.
Ci siamo trovati dentro.
 

La guerra è la più alta espressione dello sfruttamento di classe.
La peggior forma di schiavitu.
Nella quale il popolo è costretto a morire e ad uccidere.

Che cosa ci vedi di maschilista?

La guerra non è maschilista perché essere costretti a combattere non è un privilegio.
La guerra è assolutamente antimaschile.

La guerra, tanto per cambiare, è fenomeno classista, non sessista.
Il povero è costretto a combattere, pena la morte, per conseguire una vittoria della quale non potrà mai godere.
La guerra costringe "i molti" a difendere i privilegi dei "pochi" (uomini e donne) a costo della vita.
La guerra ingrassa il ricco ed affama i poveri.
La cosa più importante, per il povero, è sopravvivere.
Perché la sua condizione di schiavo non cambierà mai.
Se vincerà, conserverà gli stessi padroni. se perderà, ne avrà degli altri.
Ecco che cosa è la guerra.
Dalla penna di uno che è contro la guerra ma che non è antimilitarista.


L'uomo non vuole combattere. Lo fa se vi è costretto. [Kingsley Browne dice: se gli si presentano condizioni di sconfitta più spaventose del combattimento].
 
Se non fossimo costretti nessuno di noi vorrebbe combattere.

Ne è prova il fatto che l'8 settembre del '43, venendo a mancare i vertici, quasi tutti preferirono scappare a casa.

Perché noi eravamo occupati a ricostruire un paese distrutto.
E mentre gli uomini dal '45 agli anni settanta, erano occupati a lavorare, la categoria delle privilegiate aveva pensato a ridefinire il ruolo del maschio.

Frivolo?
Verissimo....
Ricordo che... da militare andavo a fare la doccia con la borsa di naylon piena di troiate.
Lo shampoo, il docciaschiuma, il detergente intimo e... addirittura il sapone per la faccia....
Regali.
Vidi tutta sta roba inutile e mi vergognai.
Mi sembrava di essere frocio.

Sapone di marsiglia e shampo.
Basta.

Non abbiamo nulla da ricostruire.
Dobbiamo soltanto distruggere il modello imposto dal femminismo e ritrovare la libertà e l'orgoglio di essere maschi.

non so fare  il multi - quote cercherò di rispondere in modo artigianale

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« Risposta #43 il: Novembre 24, 2012, 11:38:53 am »
zagaro
Passi per la specializzazione...
Le cose sono andate biologicamente così, in modo casuale e spontaneo, a prescindere dall'ipotetica spinta interna di Lamarck.
Semmai, è stata la selezione naturale e premiare le mutazioni più efficienti.
Lo stesso si può dire per i comportamenti conseguenti a tali mutazioni.

E' così e basta. possiamo soltanto tentare di capire perché le cose funzionano così, ma non c'è nulla di diverso in questo o nelle leggi della dinamica o della statica.

Freud diceva: possiamo provarle tutte e tentare di controllare i nostri istinti ma non potremmo mai cancellare milioni di anni di selezione naturale.
I nostri istinti torneranno sempre a galla.
                                                               
secondo il relatore la specializzazione sta nella miglior forma di incontro di geni diversi e nella conservazione dell'individuo creato.
maschio= macchia distributore di materiale genetico  femmina = macchina di conservazione e difesa della prole

difficilmente diceva  il relatore si potrebbe trovare  una efficienza migliore creando  più sessi, con uno  solo,  o per gemmazione.

ma questa  è socio-biologia

una  materia che fra i suoi assio ha  il teorema che  l'uomo è un essere socio-biologico.
ovvero il suo comportamento vien determinato da  una parte istintiva ovvero di informazioni trasmesse in via genetica,
da una parte in via culturale ovvero da informazioni apprese per apprendimento.

nessuno al momento sa  delineare  un confine fra  le due aree.

anzi si parla di una forma ibrida con le mappe genetiche, ovvero delle informazioni create dalla cultura ma  trasmesse in nuce tramite geni, che con l'aprrendimendo vengono riattivate

Offline zagaro

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Re:Presentazione
« Risposta #44 il: Novembre 24, 2012, 11:48:37 am »

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La guerra è la più alta espressione dello sfruttamento di classe.
La peggior forma di schiavitu.
Nella quale il popolo è costretto a morire e ad uccidere.

Che cosa ci vedi di maschilista?

La guerra non è maschilista perché essere costretti a combattere non è un privilegio.
La guerra è assolutamente antimaschile.

La guerra, tanto per cambiare, è fenomeno classista, non sessista.
Il povero è costretto a combattere, pena la morte, per conseguire una vittoria della quale non potrà mai godere.
La guerra costringe "i molti" a difendere i privilegi dei "pochi" (uomini e donne) a costo della vita.
La guerra ingrassa il ricco ed affama i poveri.
La cosa più importante, per il povero, è sopravvivere.
Perché la sua condizione di schiavo non cambierà mai.
Se vincerà, conserverà gli stessi padroni. se perderà, ne avrà degli altri.
Ecco che cosa è la guerra.
Dalla penna di uno che è contro la guerra ma che non è antimilitarista.


L'uomo non vuole combattere. Lo fa se vi è costretto. [Kingsley Browne dice: se gli si presentano condizioni di sconfitta più spaventose del combattimento].
 
Se non fossimo costretti nessuno di noi vorrebbe combattere.

Ne è prova il fatto che l'8 settembre del '43, venendo a mancare i vertici, quasi tutti preferirono scappare a casa.

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nel '800 siamo passati dalle famiglie patriarcali legati a forma di cultura imperniate al mondo agrario, dove  un figlio maschio significava  princpalmente forza lavoro da impiegare  nella terrra,
agli stati nazione creati dalla rivoluzione industriale ove  l'equazione 1 nazione=1 stato = 1 mercato
ove  il maschio è diventato un soldato (ed  è cambiata  pure  la famiglia che adesso è diventata mononucleare),
perchè una certa cultura affermatasi sopratutto nell'europa continentale voleva che solo con il militarismo si potevano tenere le società in buon ordine (vedi il prussianesimo del Kaiser Guglielmo), o quello italiano di Francesco Crispi.quindi si dovevano creare buoni soldati, che  non potevano essere che maschi. ed in epoca dominata dalla cultura nichiista del decadentismo nacque  il mito della bella morte (hai mai visto il simbolo degli Arditi? il teschio con la rosa  in bocca....), e d tutta quella simbologia basata sulla forza virile che dalle sue degenerazioni derivò lo sciovinismo ed il nazismo.
che hanno portato a due conflitti sanguinosissimi.


è chiaro che dopo la IIWW c'è stato un riflusso, ed in alcuni casi all'opposizione di affronare certe tematiche.


in merito all' 08 settembre  la  mia visione è diversa, anche se parallela alla tua, ma  ne  parleremo dopo perchè ho finito al momento il  mio tempo libero