Scene di ordinaria isteria:
La portinaia complice apre la porta.
La portavoce, pur perdendo il filo del discorso, con voce tremula riesce, involonariamente a dire una cosa vera:
- Non ci piace come la violenza viene narrata e come le donne sono solamente degli esseri descritti come delle vittime.
Concordo.
Le donne sono sempre più spesso aguzzine. Soprattutto nei confronti delle altre donne e dei bambini.
La violenza domestica è commessa in maggioranza da donne. Spesso, quella maschile, è la reazione ad un'aggressione femminile.
http://www.violenzadigenere.com/Ma poi, prosegue con fare cadenzato e annoiato a dire boiate incredibili:
- non ci sono informazioni sui centri antiviolenza.
Ma come? Ma se non si parla d'altro?
Se stiamo ripedendo da anni che questi centri malavitosi, di costruzione di prove dovrebbero chiudere.
E che le sovvenzioni verso tali centri dovrebbero essere interrotte come accaduto a Roma.
- Il femminicidio non viene messo in discussione. Perché esiste. Punto.
E chi lo ha deciso?
Tu?
Lo sai che cos'è la libertà di espressione?
E l'invasione di domicilio?
- Non chiamateci gentil sesso.
Ma quando mai?
Non c'è pericolo, guarda.
Abbiamo smesso da anni.
- (chiamarci gentil sesso) induce a credere che dobbiamo subire in silenzio o a subirne la punizione.
Al che il giornalista dice: "mentre noi dobbiamo subire in silenzio signò?"
- non mostrate immagini di ragazze acqua e sapone.
L'anziana portavoce vuole fare la spiritosa....
- Anche perché me... guardate....
Ma nun te preoccupà.... ma chi te tocca più!
Dopo quasi due minuti dell'inutile blaterale...
Senta... vuole parlare con qualcuno?
- Sì....
Ah... sto benedetto articolo 31.....