Autore Topic: Vaticano e preti femministi  (Letto 26965 volte)

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Offline Fazer

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Vaticano e preti femministi
« il: Novembre 24, 2012, 19:49:26 pm »
Siamo circondati... :doh: :cry:

http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_24/osservatore-romano-giornata-violenza-donne_718bd826-3649-11e2-bfd1-d22e58b0f7cd.shtml

Vaticano: «La violenza sulle donne? Uomini incapaci di riconoscere l'emancipazione»
 
L'editoriale dell'Osservatore Romano: «Non possono tollerare
che siano diventate cittadine a pieno titolo»
 
Domenica sarà la giornata mondiale contro la violenza sulle donne: e anche il Vaticano, per tramite dell'Osservatore Romano, dice la sua, con una non consueta durezza.
Ebbene, all'origine di tanti crimini commessi da padri, mariti e fidanzati contro le donne potrebbe esserci «l'incapacità di accettare nella quotidianità concreta l'emancipazione femminile» scrive il quotidiano della Santa Sede che analizza «questa spirale tentacolare nel suo spingere troppi uomini a usare la propria superiorità fisica contro le donne di casa loro, donne che spesso frequentano e amano».

«CITTADINA A PIENO TITOLO»- «Che la donna, conquistati i diritti, sia diventata cittadina a pieno titolo - spiega il quotidiano vaticano in un editoriale- è un giro di boa troppo grande da accettare nei rapporti domestici di ogni giorno». E di fatto «la crudeltà è in grado di alleviare momentaneamente la frustrazione, di attutire il senso di impotenza». Secondo l'Osservatore, «anche su questa consapevolezza occorre lavorare per cercare di estirparne gli esiti».

«SVEGLIARCI DALL'INDIFFERENZA»- La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, rileva l'Osservatore, «vuole dunque svegliarci all'indifferenza. Vuole pungolarci dalla assuefazione che corrode il senso critico, giacché non reagendo finiamo per essere complici del rinsecchimento delle radici del nostro vivere civile. Vuole mettere fine - conclude - a quel lasciarci scivolare addosso dati che turbano nell'immediato, senza però penetrare davvero nelle nostre coscienze».


Offline Animus

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #1 il: Novembre 24, 2012, 19:52:42 pm »
;)

C.V.D
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #2 il: Novembre 24, 2012, 19:56:29 pm »
Lui incapace di accettare l’emancipazione

È il mostruoso volto dell'incapacità di entrare in relazione con il prossimo.
Percuotere e uccidere chi è fisicamente più debole è una disumana dimostrazione di codardia e di viltà.
Questi abusi particolarmente subdoli e striscianti, capaci di infiltrarsi sempre più nella quotidianità delle nostre mura (anche occidentali), violentano le migliaia di vittime colpite silenziosamente giorno dopo giorno sotto i nostri sguardi distratti.
Ma violentano anche la società nel suo insieme.
Perché se sempre e in ogni sua forma la violenza volta le spalle alla speranza, la violenza degli uni sulle altre è il cemento che immobilizza il domani.
Che preclude ogni incontro e asfissia la vita.
I dati sono allarmanti.

Solo in Italia, una donna viene uccisa ogni sessanta ore.
È un fenomeno nuovo
, o forse oggi siamo più informati, più capaci di leggere la realtà per quello che veramente è? Se così fosse, sarebbe comunque già una conquista.
Una società civile in grado di dare un nome ai carnefici.

Abbiamo però un dubbio.
Che questa spirale tentacolare — nel suo spingere troppi uomini a usare la propria superiorità fisica contro le donne di casa loro, donne che spesso frequentano e “amano” — sia mossa dalla incapacità di accettare nella quotidianità concreta l'emancipazione femminile.

Che la donna, conquistati i diritti, sia diventata cittadina a pieno titolo è un giro di boa troppo grande da accettare nei rapporti domestici di ogni giorno.
La crudeltà — si sa — è in grado di alleviare momentaneamente la frustrazione, di attutire il senso di impotenza, ed è anche su questa consapevolezza che occorre lavorare per cercare di estirparne gli esiti.
La giornata mondiale contro la violenza sulle donne vuole dunque svegliarci dall'indifferenza. Vuole pungolarci dalla assuefazione che corrode il senso critico, giacché non reagendo finiamo per essere complici del rinsecchimento delle radici del nostro vivere civile. Vuole mettere fine a quel lasciarci scivolare addosso dati che turbano nell'immediato, senza però penetrare davvero nelle nostre coscienze.
Dati, inoltre, che molte, troppe di noi hanno provato sulla propria pelle, nei modi, nelle situazioni e attraverso le mani più varie. Sta qui molta della forza di questa violenza, sta nel suo nutrirsi del senso di colpa, nell'approfittarsi della vergogna.
Siamo imbevuti tutti di violenza sin da bambini, i colpevoli e le vittime.
Da subito ci viene insegnato — a noi maschi — a desiderarla, cercarla, esercitarla.


Il cibo con cui cresciamo non è un veleno a costo zero. Da subito ci viene insegnato — a noi femmine — che, un po' almeno, ce la siamo cercata.
Che, soprattutto, la giornata mondiale del 25 novembre lasci in noi la consapevolezza che la violenza contro le donne infligge a tutti una ferita mortale.
Perché vittima è anche la società nel suo complesso, quella società composta da quanti esercitano questa violenza, da quante la subiscono e da quanti la registrano immobili (e dunque colpevoli). Il danno è immenso. È la negazione della ragione. È il rifiuto dell'altro. È l'antitesi del nostro essere esseri umani.
Come scrive Vasilij Grossman in Vita e destino, «dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze, la vita si spegne».

http://www.osservatoreromano.va/portal/dt?JSPTabContainer.setSelected=JSPTabContainer%2FDetail&last=false=&path=/news/internazionale/2012/272q12-Giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-.html&title=Lui%20incapace%20di%20accettare%20l%E2%80%99emancipazione&locale=it
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Offline Fazer

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #3 il: Novembre 24, 2012, 20:28:14 pm »
 :doh: :doh: :doh:
"...Un' opinione pubblica un poco meno stupida
Delle sale da ballo un po' piu' che di merda...

...Qua e di la del muro, l'Europa persa in trance
In Alexander Platz, come in Piazza del Duomo
L'Europa persa in trance ultimamente, i miei amici anche,
i miei amici anche..."




Offline Fazer

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #4 il: Novembre 24, 2012, 20:57:12 pm »
Per dispetto, convertiamoci tutti al culto di Manitou, che ci permetterà di cacciare nei verdi pascoli del paradiso.
Sceglietevi un nome indiano.
Io sono Crotalo Sdentato.
Poi c'abbiamo Cane Rabbioso...
Bue Inginocchiato...
Cavallo Cazzo...
Topo Seduto...
Mugola, Rossa...

Augh, ho parlato con lingua biforcuta.  :P

Offline Lucia

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #5 il: Novembre 24, 2012, 20:58:22 pm »
la chiesa dice sempre ciò che è di moda.

Offline Fazer

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #6 il: Novembre 24, 2012, 21:09:40 pm »
la chiesa dice sempre ciò che è di moda.

Eh, che retromarcia.
Gesù era uno stilista, e la moda la creava lui.
Questi fanno i trend-setter.  :cry:

Online Massimo

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #7 il: Novembre 24, 2012, 21:18:34 pm »
Non ci volevo credere. Ho dato una lettura all'articolo e mi sono detto: "No. Loro no!". E invece, anche
loro, gli ecclesiastici, proni al Verbo femminista e a fare da megafono alle tesi femministe. La realtà
che poteva fare un pò di contropropaganda antifemminista ha capitolato vergognosamente senza un
conato di contestazione, anzi facendo scrivere l'articolo da una donna (anche loro). La Chiesa, dopo
averlo fatto con Napoleone e con Hitler, ha fatto un concordato pure con il nazifemminismo (tanto, un
nazismo vale l'altro). Tra poco, potrete scommetterci, abituati ai compromessi come sono, saranno
persino capaci di dire: "Ma la Chiesa lo ha sempre saputo che la donna è superiore all'uomo. Infatti ha proclamato Maria MADRE DI DIO. Purtroppo, ha dovuto SUO MALGRADO, appoggiare il patriarcato,
un sistema violento, criminale e illegittimo. Ma adesso siamo disposti a ravvederci e a collaborare al nuovo e legittimo ordine mondiale femminista. E faremo, come giusto, la nostra parte nel sostenerlo".
Vogliamo scommetterci che saranno capaci di arrivare a tanto? Che dire? Ci siamo rimasti solo noi?
La Storia ci offre un conforto: nel 1940, a contrastare Hitler c'era rimasta solo l'Inghilterra. Sul
resto dell'Europa era scesa la vergogna del collaborazionismo. Sembrava una partita persa.
Churchill dichiarò imperterrito: "I giorni neri sono anche i più gloriosi". Enrico V ad Azincourt nel 1415, prima della battaglia disse: "Se è destino essere sconfitti, siamo già in numero sufficiente.
Se vinciamo, meno siamo e maggiore sarà la nostra parte di gloria. In nome di Dio non desiderare   
un solo uomo di più!". Ci siamo solo noi a contrastare il femminismo? E allora siamo come Churchill
e come Enrico V. Ma se siamo come loro nella medesima situazione, tali saremo anche nella vittoria.
L'Inghilterra di Churchill alla fine vinse. Enrico V vinse ad Azincourt. Vinceremo anche noi.
Il nazismo venne sconfitto. Anche il nazifemminismo lo sarà.

Offline Animus

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #8 il: Novembre 24, 2012, 21:26:53 pm »
la chiesa dice sempre ciò che è di moda.

Mah, io le cose le ho dette e le ho spiegate.
Dire che segue la moda mi sembra alquanto riduttivo.

Vogliamo dire invece che .. cavalca la tigre?
E ancora non è abbastanza per comprendere a fondo come, i preti, non solo la cavalcano, ma la istigano affinchè la tigre sia inferocita.

Nietzsche diceva che il prete è "colui che dirige l'odio".
Non solo.
E' anche colui che lo alimenta.
Accendersi, se vogliamo,  si accende anche da solo, per autocombustione, ma magari è solo una fiammella, dal quale non si può ricavar molto...
Gettandogli invece sopra una bella latta di benzina ... diventà un falò. ;)

E così, iniziano le prediche: alimento il "male", affinchè io possa predicare (ed essere) il "bene".
Le due cose sono strettamente collegate.
Ricordatevi che "bene" e "male" non significano null'altro che io (noi) - l'altro/l'opposto.



 
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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #9 il: Novembre 24, 2012, 21:38:36 pm »
Mah, io le cose le ho dette e le ho spiegate.
Dire che segue la moda mi sembra alquanto riduttivo.
Vogliamo dire invece che .. cavalca la tigre?
E ancora non è abbastanza per comprendere a fondo come, i preti, non solo la cavalcano, ma la istigano affinchè la tigre sia inferocita.

Nietzsche diceva che il prete è "colui che dirige l'odio".
Non solo.
E' anche colui che lo alimenta.
Accendersi, se vogliamo,  si accende anche da solo, per autocombustione, ma magari è solo una fiammella, dal quale non si può ricavar molto...
Gettandogli invece sopra una bella latta di benzina ... diventà un falò. ;)

E così, iniziano le prediche: alimento il "male", affinchè io possa predicare (ed essere) il "bene".
Le due cose sono strettamente collegate.
Ricordatvi che "bene" e "male" non significano null'altro che io (noi) - l'altro/l'opposto.
Caro Animus, il libro di Apocalisse (in greco Rivelazione) descrive una prostituta che cavalca una
bestia, sicura che manterrà il controllo sulla bestia all'infinito. Ma contro ogni previsione la bestia
si rivolta contro la prostituta, la disarciona....e la divora! Questo non ti suggerisce qualcosa?
Che l'evangelista Giovanni avesse già previsto tutto?

Offline Fazer

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #10 il: Novembre 24, 2012, 21:42:31 pm »
In questo caso abbiamo una bestia che cavalca una prostituta.  :cool:

Offline Animus

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #11 il: Novembre 24, 2012, 21:45:55 pm »
Caro Animus, il libro di Apocalisse (in greco Rivelazione) descrive una prostituta che cavalca una
bestia, sicura che manterrà il controllo sulla bestia all'infinito. Ma contro ogni previsione la bestia
si rivolta contro la prostituta, la disarciona....e la divora! Questo non ti suggerisce qualcosa?
Che l'evangelista Giovanni avesse già previsto tutto?

Mah, non lo so.
Io so che Soloviev l'ha detto da 150 anni che la cristianità (ergo il suo Ministero, la Chiesa) doveva puntare sull (risentimento delle) donne, che il cavallo maschio (e la maschilità) era già esaurito, era stato sfruttato già abbastanza, che esausto non gli si poteva cavare più nulla) e vedo che voi state ancora ad acchiappare farfalle....
A credere al monsignor e al cardinale di 'sti cazzi.  :doh:

Nelle epoche in cui le vecchie forme delle idee vitali si sono esaurite, hanno perso vigore  e si esige il passaggio a nuove concezioni ideali, le donne, se non prima, certo con più forza e decisione degli uomini, provano un'insofferenza per i limiti tradizionali della vita e l'impulso a uscirne verso il nuovo, verso il futuro.
L'agitazione dell'anima femminile è un segno evidente di questa necessità e dell'avvicinarsi del suo compimento.
Il significato del movimento femminile dei nostri giorni consiste nel preparare nuove donne portatrici di aromi per l'imminente risurrezione di tutta la cristianità.

Vladimir Sergeevič Solov'ëv


http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg38822#msg38822
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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #12 il: Novembre 24, 2012, 22:25:56 pm »
Per adesso le donne non hanno inventato un accidente di niente, non hanno risolto alcun problema,
non hanno portato nessuna nuova etica nel mondo e non hanno indicato una nuova via da percorrere
Si sono solo appiattite sul maschile imitandone, spesso nel peggio, i lati anche più deteriori e si fanno solo i cazzi loro, aiutate da tanti, troppi maschi zerbini e dalle leggi che le favoriscono. E tra non molto
con la crisi oramai imminente e irreversibile del modello di sviluppo occidentale, non potranno fare più
neppure questo.

Offline Lucia

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #13 il: Novembre 24, 2012, 22:42:54 pm »
Mah, io le cose le ho dette e le ho spiegate.
Dire che segue la moda mi sembra alquanto riduttivo.

Vogliamo dire invece che .. cavalca la tigre?

Cavalcare la tigre è una cosa molto rischiosa e coraggiosa.
Non è il caso della chiesa, che vuole piacere alla maggioranza per guadagnare territorio.


Offline zagaro

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #14 il: Novembre 24, 2012, 23:25:03 pm »
Cavalcare la tigre è una cosa molto rischiosa e coraggiosa.
Non è il caso della chiesa, che vuole piacere alla maggioranza per guadagnare territorio.
io mi faccio una domanda se oggi che siamo una anticchia, e non di più, più emancipati si parla di strage.
allora prima cosa succedeva?
siccome  le università e  i bastian contrari non sono mai mancati

o sottovalutavamo prima il fenomeno o  lo stiamo sovravalutando adesso
dove sta la quadra?