Autore Topic: Vaticano e preti femministi  (Letto 26994 volte)

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Offline zagaro

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #60 il: Novembre 26, 2012, 15:27:47 pm »
L'apollinico non è (almeno per Nietzsche) ascetico, neanche tanto razionale,
ma prima di tutto onirico e distaccato. Poi come simbolo dell'armonia Apollo è perfetto, questo non l'ho contestato.
Il dionisiaco può rappresentare il ruolo maschile del padre fecondatore e creatore,
ma non certo l'aspetto  del'ordine e la norma.

@Vicus: C.G,Jung invece considera Gesu sulla scia del dionisiaco, perché come tutti i dei fallici (Dioniso, Osiris, Mitra) muore e risorge. E infatti si collega anche lui Gesu con il vino, nell'eucarestia.
Non sono d'accordo con Ruth Benedict. Anche nella religione sciamanica c'è la rinuncia al mondo, il periodo vissuto in ritiro. in solitudine, la morte (malattia) iniziatica, e anche nel cristianesimo c'è la trasgressione, cioè un ribaltamento dei valori. (parlo di Gesu non del Vaticano sia chiaro)

Athena  ed Ares sono entrambi dei della guerra ma qual'è la differenza?

Offline Vicus

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #61 il: Novembre 26, 2012, 15:47:30 pm »
Citazione
Scusa Vicus, te lo dico sinceramente, è un discorso che non riesco a seguire.
Come interpreti quindi il post di UB che hai citato?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #62 il: Novembre 26, 2012, 15:56:29 pm »
Athena  ed Ares sono entrambi dei della guerra ma qual'è la differenza?

abbiamo parlato di dominio,

ma cos'è il dominio se non la gestione della forza,
che quando diventa monopolio diventa norma.

credi che qualcosa del genere  possa nascere dall'apollineo?

certamente! ma solo se amerai il prossimo tuo come te stesso

ma se

La giustizia senza forza è impotente; la forza senza la giustizia è tirannica.

questo può esseresolo dionisiaco



Offline ilmarmocchio

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #63 il: Novembre 26, 2012, 17:56:54 pm »
Riporto questo post di Guit da UB perchè secondo me sta bene qui.


Da incorniciare. :rolleyes:

In post di Guit tocca un aspetto fondamentale della q.m. : il femminismo come parte di un disegno più ampio.
Disegnio che ha come autori, a mio avviso, il potere politico finanziario sovranazionale ( ONU, FMI, ecc ).
Questo potere è e vuole essere sempre più indipendente da peocessi democratici, ossia elezioni e referendum.
la vicenda italiana è emblematica. le varie convenzioni ( es. quella di istambul ) sono i mezzi operativi che impongono dall'alto, determinate politiche. Il battage mediatico serve a inculcare determinati concetti  nella cultura comune.
va da se che poi, in quadro sociale e legislativo sempre più improntato alla vaghezza e allo psicologismo ( non psicologia ), le sentenze dei tribunali si adeguano al cosidetto " senso comune ".
Che, senso comune non è. E' quello che si fa percepire tramite i media ,  servi ben pasciuti del potere.
Se non traviso quanto dice Vicus. credo che lui intenda che il rationale economico che sta dietro tutta l'operazione è quelo da lui indicato : 2 lavoratori al prezzo di uno.
Sono d'accordo con lui : ovviamente, ciò che si propaganda è un radioso cammino di liberazione, quando invece c'è l'ennesima fregatura.
ma il potere, immutabile per sua definizione, non lo dice.
Esiste sempre la doppia verità del potere.
Scopo del potere è il potere, null'altro.
la coerenza, la giustizia, ecc sono per il potere inutili lussi

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #64 il: Novembre 26, 2012, 18:30:57 pm »
Ciro, Rino (qui http://www.uominibeta.org/2012/11/25/la-caduta-del-tempio/)  e altri mi sembra che non abbiano dubbi: il femminismo ha vinto definitivamente anche nella Chiesa.

1 io non ne sarei tanto convinto: come Amerio (il più grande filosofo cattolico del XX secolo) documenta, sono innumerevoli le lettere di protesta da lui scritte all'Osservatore Romano che non hanno mai avuto risposta, ma i leader di quel tempo sono nella polvere, al contrario le posizioni di Amerio sono in auge. Lo stesso ratzinger ha avuto un percorso intellettuale che lo ha portato ad avvicinarsi alle posizioni di Amerio, fino al punto di favorire la ripresa del latino nella liturgia, proprio lui che durante il VAticano II era tra coloro che lo volevano proibire.
2 se fosse possibile io cercherei di interloquire, al momento non ho trovato il modo di scrivere all'Osservatore, ma spero di riuscirci
3 onestamente è difficile dare un peso ad un intervento di una donna su questo tema. Sappiamo ad esempio che c'è un conflitto in atto tra la gerarchia e l'associazione che raccoglie l'80% delle suore USA. Le suore nordamericane sono esplicitamente su posizioni femministe, la loro leader gode di troppa popolarità perchè i vescovi possano intervenire con la mano pesante, ma il conflitto è aperto e credo insanabile. Se quando morirà l'attuale presidentessa le suore resteranno sulla sua linea, credo che dovranno scegliere la via dello scisma. Per valutare più a fondo credo sia meglio informarsi meglio su Giulia Galeotti (in nomen domina?)
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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #65 il: Novembre 26, 2012, 18:43:21 pm »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #66 il: Novembre 26, 2012, 18:50:10 pm »
questa Galeotta è la stessa che quattro anni fa scriveva tutt'altro?



http://www.piuvoce.net/newsite/fuoricampo.php?id=13

Citazione
24 Dicembre 2008

Smascheriamo quanti non riconoscono
 il valore della diversità uomo-donna
 
LA DITTATURA DEL GENDER
OSCURA LE DISUGUAGLIANZE
"Maschio e femmina li creò”: questo celeberrimo passaggio della Genesi è davvero un dato ormai superato, come sostengono implicitamente sia l’Onu (e le sue agenzie) sia l’Unione europea (e come sempre più spesso affermano televisione, cinema e pubblicità), o si tratta invece di un dato scientifico reale? La Chiesa cattolica è certa che lo sia, essendo assolutamente convinta che la differenza biologica tra donne e uomini costituisca una realtà irrinunciabile. Anche nel discorso alla Curia Romana riunita per gli auguri di Natale, Benedetto XVI lo ha ribadito con forza: “Non è una metafisica superata se la Chiesa parla della natura dell`essere umano come uomo e donna, e chiede che quest’ordine della creazione venga rispettato”. Il pontefice ha colto il nocciolo del problema quando ha osservato che “ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine gender si risolve in definitiva nella autoemancipazione dell’uomo dal creato e dal Creatore. L’uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda. Ma in questo modo vive contro la verità”.
 La contrarietà della Chiesa all’ideologia del gender (quell’ideologia secondo cui non esiste una differenza biologica tra femmine e maschi, essendo la femminilità e la mascolinità costruzioni culturali indotte, dalle quali bisogna liberarsi per stabilire l’autentica eguaglianza tra gli esseri umani), viene presentata come l’ennesima intransigente chiusura del cattolicesimo alla modernità. Eppure, superato l’entusiasmo iniziale (completamente sconfessato), la netta opposizione a questa ideologia è ormai sostenuta con forza sia dalla maggior parte della comunità scientifica internazionale, che da numerosissime femministe. Mentre sul piano scientifico, scienze biomediche come la genetica, l’endocrinologia e la neurologia hanno ormai dimostrato come sin dal concepimento sia presente la differenza (cromosomi XY per i maschi e XX per le femmine), buona parte del femminismo non può accettare un discorso che presenta la specificità femminile come un handicap da cancellare (l’anatomia muliebre è un valore, e non un fardello doloroso e razzista). Eppure, questo multiforme fronte comune contro la dittatura del gender viene costantemente e sistematicamente ignorato. La questione è, invece, decisiva. Da un lato, infatti, sostenere che la femminilità e la mascolinità siano socialmente costruiti, implica necessariamente sostenere che in qualsiasi momento (e anche più volte nel corso della stessa vita) ciascuno possa liberamente scegliere la propria sessualità. Un elemento questo che ha risvolti estremamente concreti: basti pensare alla legislazione spagnola e a quella argentina, che prevedono entrambe la possibilità di cambiare sesso senza bisogno che vi sia una preventiva operazione chirurgica. Dall’altro canto, sostenere (contro ogni evidenza scientifica) che non vi siano differenze naturali tra i sessi, sottintende un pericoloso fraintendimento su cosa effettivamente implichi e sostenga il principio di uguaglianza. Nelle loro campagne ossessive, infatti, Onu e Unione europea risultano implicitamente convinte che questo basilare principio, che non è certo esagerato definire una delle roccaforti delle moderne democrazie, non richieda di fingere che tutti siano uguali. Uguali, infatti, gli esseri umani tra loro non lo sono affatto. Solo nella misura in cui ciò sia effettivamente riconosciuto, si daranno realmente a tutti, allo stesso modo e in pari grado, piena dignità e uguali diritti. Giulia Galeotti
Le hanno fatto il lavaggio del cervello? ho quello che ha scritto l'atro ieri va reinterpretato?
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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #67 il: Novembre 26, 2012, 18:52:31 pm »
Giulia Galeotti
Storica e saggista

Biografia
[/size]Giulia Galeotti, storica contemporaneista, collabora con il Dipartimento di Studi storici dell`Università di Roma La Sapienza. Autrice di saggi e articoli, tra le sue pubblicazioni Storia dell`aborto (il Mulino 2003, tradotto in spagnolo e portoghese), Storia del voto alle donne in Italia (Biblink 2006, Premio Capalbio 2007 e Premio Amelia Rosselli 2007), In cerca del padre. Storia dell`identità paterna in età contemporanea (Laterza 2009), Gender-Genere (VivereIn 2009) Collabora a riviste e quotidiani, tra cui l`Osservatore Romano, Avvenire, il Giornale di Brescia.



 :hmm:


mah, io prima di tranciar giudizi ci andrei cauto

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #68 il: Novembre 26, 2012, 18:59:24 pm »
Come interpreti quindi il post di UB che hai citato?

E' piuttosto lungo da spiegare, anceh perchè ognuno ha la sua visione delle cose fare breccia con la propria è difficilissimo (impossibile se non c'è la volontà dell'altro).
Lapidariamente?
Guit sostiene che il potere (di qualsiasi tipo sia) ha buon gioco sul divide et impera perchè fa leva su un conflitto naturale, acerbandolo e dirigendolo a piacere per i propri interessi.
Non è certo una novità....nulla di nuovo.
Così come non è una novità che uno (di sx) lo veda nel capitalismo di dx, l'altro (di dx) nei movimenti di sx, un'altro nella religione/vaticano, chi nel neo-maltusianesimo, etc etc.

Ciò che invece ho trovato molto interessante, è la proposta, una sfida per il momas, che ricorda molto la celeberrima frase di Kennedy: "Non chiedete cosa possa fare il movimento maschile per voi: chiedetevi cosa potete fare voi per il movimento maschile"

Sei di dx?
Bene, invece di criticare la sx, perchè non scrivi e muovi le giuste accuse alla dx quando questa prende posizioni che non dovrebbe (o trascura di prenderle in tuo favore)?
Sei di sx? Idem.

Sei cattolico?
Scrivi all'osservatorio romano (vedi cosmos) e dagli una tirata di orecchie.
Etc.
Etc.

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #69 il: Novembre 26, 2012, 19:02:56 pm »
appena inviata all'Osservatore Romano:

Citazione
sp.le Osservatore Romano
 
 sono rimasto perplesso nel leggere l'articolo di Giulia Galeotti "Lui incapace di accettare l'emancipazione" del 25 Novembre.

 Per la serietà che riconosco all'Osservatore Romano e per la considerazione in cui vengono tenuti gli articoli che vi vengono pubblicati,
 vi sarei grato se poteste girare alla signora Galeotti queste mie domande:
 
 1 La sig.ra Galeotti afferma che le notizie sui femminicidi sono allarmanti: una donna viene uccisa ogni sessanta ore. Può la signora Galeotti dirmi dove ha preso questo dato? Grazie.
 
 2 in secondo luogo la signora afferma che questa violenza viene patita dalle donne come conseguenza della loro emancipazione, essendo le stesse recentemente divenute "cittadine a pieno titolo". Può la signora Galeotti in questa prospettiva spiegarmi cosa erano dunque le grandi sante del passato? Quelle che sgridavano i papi ad esempio? O anche Madre Teresa di Calcutta che in mondovisione prendeva per mano Giovanni Paolo II come un amico fraterno? O mi dice se forse ha sentito parlare della Regina del Cielo? Forse neppure la Regina del Cielo era cittadina a pieno titolo?
 
 Cordialità

 Cosimo Tomaselli

inviata a segreteria@ossrom.va

mi risponderanno?
non so
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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #70 il: Novembre 26, 2012, 23:17:56 pm »
Citazione
Guit sostiene che il potere (di qualsiasi tipo sia) ha buon gioco sul divide et impera perchè fa leva su un conflitto naturale, acerbandolo e dirigendolo a piacere per i propri interessi.
Concordo
Citazione
Così come non è una novità che uno (di sx) lo veda nel capitalismo di dx, l'altro (di dx) nei movimenti di sx, un'altro nella religione/vaticano, chi nel neo-maltusianesimo, etc etc.
Anche qui sono d’accordo. Voglio ribadire che  l’interesse del pezzo non sta nell’accusare un partito politico (cosa che l’autore non fa), ma nel mostrare, tra gli altri, un movente economico del femminismo. Non è l'unico a sottolineare questo aspetto.
Personalmente non mi interesso di politica. Leggo e ascolto pareri, anche se non sono d’accordo, quando contengono osservazioni interessanti.
Citazione
Non chiedete cosa possa fare il movimento maschile per voi: chiedetevi cosa potete fare voi per il movimento maschile
Pienamente d’accordo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #71 il: Novembre 27, 2012, 01:15:56 am »
Anche qui sono d’accordo. Voglio ribadire che  l’interesse del pezzo non sta nell’accusare un partito politico (cosa che l’autore non fa), ma nel mostrare, tra gli altri, un movente economico del femminismo.

Però l'autore nel farlo, nel mostrare il movente economico butta del fumo negli occhi al lettore e lo devia dalle ragioni vere, di fondo, che non sono assolutamente economiche.

Te lo dico perchè l'ho fatto anch'io quest'errore.
Anni fa, a seguito e contro le dichiarazione di un tale Giavazzi (economista) , scrissi un pezzo che si chiamava "la vita è antieconomica".
Lì sostenevo - con ferma convinzione - che alla base  del femminismo c'erano ragioni economiche:

Perchè l'aborto è liberalizzato in tutti i paesi industrializzati?
Perchè è un diritto della donna, o perchè è funzionale all'economia?
Crescere un figlio fino all'età dell'abilitazione al lavoro è un costo per l'economia, mentre sostituirlo con una donna "liberata" (dalla maternita') e supplire il deficit demografico con un immigrato già abile al lavoro non lo è.

Lo stesso dicasi per l'atomizzazione della famiglia, tutto funzionale alal crescita economica,  doppi consumi (gas, luce, acqua, affitti, automobili, box, etc.), outsourcing dei servizi e delle funzioni domestiche (mangiare fuori, dare da lavare a terzi, etc), e soprattutto disponibilità di una doppia forza lavoro.
Su quest'ultimo punto tirai in ballo anche Marx è la teoria dell' "esercito industriale di riserva".
(ll'articolo e la discussione è ancora reperibile su vecchio forum: http://questionemaschile.forumfree.it/?t=16396500 )

Piacque molto anche ai Selvatici (di solito i cattolici amano argomenti come questo per l'equazione denaro=sterco del demonio), tant'è che sulla falsa riga ci scrissero un pezzo sul loro blog.

Insomma, come vedi tutti argomenti molto convincenti, ben documentati e supportati da teorie economiche e con evidenze incontrovertibili.
Nulla da invidiare all'autore del pezzo da te citato.
Senonché, ad un certo punto ... non mi hanno convinto più.
Così, li ho cancellati.
 :D

Fumo negli occhi, una visione che oggi, a distanza di anni, riconosco essere decisamente ingenua (e per questo va per la maggiore ed è quella maggiormente compresa dalla massa), così come, ripeto, il bambino (come l'ingenuo) non ha dubbi sul fatto che la funzione del campanile sia quella di reggere la campana e mostrare l'orologio..
Perchè dubitare di una verità tanto evidente?
  :cool:
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« Risposta #72 il: Novembre 27, 2012, 02:08:26 am »
@Animus
Della finalità economica ad es. dell'industria del divorzio si è parlato a lungo. Secondo te quali sono quindi le cause del femminismo?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #73 il: Novembre 27, 2012, 07:18:55 am »
@Animus
Della finalità economica ad es. dell'industria del divorzio si è parlato a lungo. Secondo te quali sono quindi le cause del femminismo?

si potremma rispondere con teorie dello storicismo di tipo marxista: sono cambiate  le strutture di produzione e l'accesso alle risorse

Offline Animus

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Re:Vaticano e preti femministi
« Risposta #74 il: Novembre 27, 2012, 10:43:54 am »
@Animus
Della finalità economica ad es. dell'industria del divorzio si è parlato a lungo.

Certo, Fiorin.
Abbiamo infatti detto che i selvatici e i cattolici in generale amano vedere la questione secondo questa prospettiva, in funzione economica....per buttare fumo negli occhi e deviare l'attenzione dalle cause vere.

Citazione
Secondo te quali sono quindi le cause del femminismo?

Embè secondo me sono antiche, "originali"...come il peccato. :cool:
Ha stettamente a che fare con la ns religione che invece di reprimere certe pulsioni femminili (che sono naturali e conseguenti al peccato della conoscenza), come hanno fatto le vere religioni patriarcali (islam ed ebraismo), o in maniera diversa e più ugualitaria il buddhismo (cioè le ha represse per entrambi identificando quelle passioni come la causa prima del male), il cristianesimo invece, ed in particolare il cattolicesimo, le ha liberate.
Ha aperto nuovamente il vaso di Pandora. :doh:

Cmq son tutte cose che sono state scritte in aphorismen.
Se ti interessa leggilo, anche perchè non posso scrivere in un solo post, ciò che ho scritto in 200.
 :)
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