Forse ha ragione Costanza? Chiedo all’amica-collega, sposata da sempre, felicemente, con un uomo splendido, sicuramente pronto a morire metaforicamente per lei, ma ancor più abile a divertirsi e a condividere con lei tutta la vita. La risposta è tranchant: «Non mi sono mai sottomessa e questo mi ha consentito di mantenere la relazione… Ho rinegoziato il matrimonio di giorno in giorno e questo ci ha permesso di divertirci e mantenere un equilibrio di potere».
Concordo. Lo stesso direbbe la stragrande maggioranza delle mie amiche, sposate o conviventi. Quasi tutte femministe, lo ammetto,
Poveracce.
Non è detto che il metodo di costanza sia la strada sicura per una vita serena.
Di certo non può funzionare la coppia che vive la vita come in un ring.
Io preferisco la pace e... magari la noia... ad una stronza rompicoglioni che vuol mettere in discussione ogni cosa, per moda e per partito preso.
Posso assicurare che ci si diverte lo stesso ... il matrimonio, non so, ma la convivenza resiste.
Senza dover mai ridiscutere un bel niente.
Gli uomini amano il silenzio almeno quanto le donne amano parlare a vanvera.
Se un rapporto deve durare non bisogna guardarlo soltanto in ottica femminile.
le donne devono reimparare che le esigenze maschili hanno la stessa importanza delle loro.
Una donna che non si vergogna di rivestire un ruolo diverso da quello imposto dimostra, già per questo, una gran forza. Ecco perché sottomessa mi sembra aggettivo esagerato.
Rende l'idea ma... non le credo.
L'uomo aggredisce chi lo minaccia ma non chi gli offre amicizia.
Chi tende il capo in avanti, minaccia, chi lo reclina, interroga.
Ad una domanda bisogna dare una risposta e... io credo che il passo indietro della moglie costringa il marito a modificare il suo distacco.
Se una donna non rompe i coglioni, la vita con lei non sarà un inferno e, forse, allora la cercherai di più.
Un vantaggio per entrambi.