Non mi stavo riferendo soltanto all'Italia.
Pensavo fosse chiaro.
Quella che definiamo emancipazione della donna si è realizzata in tutto il mondo occidentale.
Eh ma sto problema l'Italia ne è il simbolo tra le democrazie.
Dai tempi delle prime civiltà la classe dominante cerca di trarre il massimo vantaggio dal lavoro dei più deboli.
Lavoro pagato meno possibile in funzione di leggi di mercato con l'attenzione a non scendere troppo al di sotto di una certa soglia che definirei "soglia della ribellione".
Superata la quale, scatterebbe la rivolta e il ribaltamento degli equuilibri. che non è mai indolore e, a bene vedere, non sempre si è dimostrato mosso da sentimenti di giustizia. La vendetta non è mai giusta.
Ora... se io faccio entrare immigrati clandestini, faccio in modo che ci sia gente disposta a lavorare per salari più bassi. E dopo qualche tempo, anche gi italiani accetteranno salari bassi.
E' una forma di sfruttamento, no?
Se faccio lavorare anche le donne, avrò la possibilità di pagare meno sia gli uomini che le donne perché le entrate per ogni nucleo, essendo due....
Mi sono spiegato?
Tu ti riferisci però solo all'impiego dipendente, e non alle nuove iniziative.
Quelle sono stroncate sul nascere perché il costo del lavoro è molto alto.
No lo so se scatterebbe la rivolta, dipende. La dislocazione delle aziende è un fenomeno che riguarda soprattutto i paesi occidentali, perché esistono i diritti del lavoratore che frenano la concorrenza che vi è oggi.
L'accettazione di un basso salario dipende sempre dalle negoziazioni che i vari sindacati fanno con i vari governi, e sono sempre accordi non a lungo termine, ma per accaparrare un po' di consenso al momento, poi dopo va a finire che il sistema non regge più e le aziende falliscono.
Se tu consideri i baby pensionati, capisci che non vi è stato uno sfruttamento, introducendo le donne, ma si è tolto qualcosa per dare qualcos'altro, che oggi non più possibile mantenere.
Sono tutte logiche che non hanno tenuto conto della globalizzazione, e della concorrenza che paesi in via di sviluppo come la Cina hanno portato.
Poi il discorso due stipendi per famiglia, insomma, ragioniamo, negli anni 50 eravamo tutti più poveri di ora, ma non ci mancava nulla e uno solo era più che sufficiente. Oggi siamo tutti più ricchi ma ci mancano le cose essenziali per svilupparci,
e 2mila euro, che è un signore stipendio, sei a limite perché il potere d'acquisto non è più quello di un tempo. Anche per far benzina, stessa cosa per l'acquisto di una prima casa o del semplice affitto, non esiste più la logica del "un mio operario deve poter acquistare l'auto che produce", (mi sembra lo disse Henry Ford).
Hai la possibilità di acquistare un mucchio di segate tecnologiche a basso costo prodotte in Cina, ma le cose che servono devi svenarti, siamo in un paradosso assurdo.