Autore Topic: Qm e scienza/tecnologia  (Letto 18849 volte)

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Qm e scienza/tecnologia
« il: Dicembre 02, 2012, 04:51:17 am »
nel forum mi pare di notare talvolta un atteggiamento neoluddista o meglio ancora anti-moderno.

io invece penso che la scienza e la tecnologia siano essenziali per sostenere il proprio modello.

è difficile che una società più arretrata tecnologicamente perda la sfida contro una società più avanzata. 

secondo me,  l'arma vincente sta quindi nel possedere la tecnologia più performante anche perchè la tecnologia/scienza non è neutrale. essa è influenzata dalla società e finirà per influenzarla.  una società di un certo tipo si orienta a produrre un certo tipo di tecnologia e una certa tecnologia orienterà la società a sviluppare una tecnologia ad essa funzionale.

ecco quindi la necessità di avere una tecnologia frutto della propria visione che funzioni meglio delle tecnologie altrui.

un po' come dicevo per i cattolici: invece di limitarsi a rifiutare le staminali embrionali dovrebbero spendere caterve di soldi per la ricerca sulle staminali adulte in modo da seccare ogni interesse per il settore contrario alle proprie idee.
perchè quando si scoprirà la cura di qualche malattia con le staminali embrionali...  che vi siano leggi o meno contrarie, prima o poi quella tecnologia verrà adottata. ed allora l'unica soluzione rimane scoprire prima la cura con le staminali adulte. 


che ne pensate?  quale è il rapporto tra qm e scienza/tecnologia?
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline cancellatow

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #1 il: Dicembre 03, 2012, 10:15:54 am »

è difficile che una società più arretrata tecnologicamente perda la sfida contro una società più avanzata. 


Penso che ti sei scordato un non  :D


che ne pensate?  quale è il rapporto tra qm e scienza/tecnologia?


nessuno :D
Ognuno ha l'opinione personale
Secondo me la lotta sull'aborto in ambito QM ha da passare per l'utero artificiale, senza di quello, sia se sei a favore sia contro, non si conta una sega
L'arma uterina per adesso ce l'hanno le donne
E il problema sessuale lo si potrà risolvere con i robot, o con la donna OGM :D

Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #2 il: Dicembre 03, 2012, 15:55:23 pm »
Mi pare che Risé dice che solo la foresta (e la vita in natura selvaggia senza nessuna tecnologia) rende maschi.
Questa corrisponde meglio con la mia immagine sulla mascolinità.

Offline cancellatow

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #3 il: Dicembre 03, 2012, 16:46:27 pm »
Mi pare che Risé dice che solo la foresta (e la vita in natura selvaggia senza nessuna tecnologia) rende maschi.
Questa corrisponde meglio con la mia immagine sulla mascolinità.

Ma intendeva selvaggia o selvatica?
Perchè la natura selvaggia la trovo pure a Tor Bella Monaca :D

Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #4 il: Dicembre 03, 2012, 17:17:50 pm »
Io non so queste differenze  :unsure:
però la selva (la foresta, ma vera non parco) bisogna che ci sia

Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #5 il: Dicembre 03, 2012, 18:11:30 pm »
nel momas ungherese molti sono interessati della dieta dei cacciatori,
io ho pensato che perché quello stille di vita, degli cacciatori era più maschile

Offline Animus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #6 il: Dicembre 03, 2012, 20:07:14 pm »
nel momas ungherese molti sono interessati della dieta dei cacciatori,
io ho pensato che perché quello stille di vita, degli cacciatori era più maschile

Sì, ma mica per la dieta.... :D
E' legato allo spazio, alla mobilità, che sono principi maschili, che sono opposti all'agricoltura, la stanzialità, etc.

Sul selvatico
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg26144;topicseen#msg26144


Sull'agricoltura invece (come la lentezza del lavoro della terra rallenti anche l'uomo) ce n'è uno di Cioran, ma non riesco a trovarlo.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline zagaro

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #7 il: Dicembre 03, 2012, 20:10:52 pm »
Io non so queste differenze  :unsure:
però la selva (la foresta, ma vera non parco) bisogna che ci sia

foresta, bosco o selva sono sinonimi
solo concetti di diritto li differenzano.

sopratutto di diritto romano

non dimenticare che  i romani avevano un elevato senso della civitas

allora divisero la natura  in due grandi gruppi la natura domainat dall'uomo che chiarono ager da ci deriva  la parola 'agricoltura'  e 'agro' il territorio municipale
e chiamaro silva la natura  non addomesticata ove era assente la civitas da cui derivano  le parole 'selvaggio' e 'silvestre'

il 'nemore' il bosco per usi religiosi si è ormai perso,, mentre il 'saltus' resistesolo nella geografia in quanto in origine indicava la natura  caotica ed  inaccessibile ed  ancora  oggi indica luoghi scoscesi dalla vegetazione intricata

mentre  la parola bosco  è di origine barbaro germanica ed indicava il diritto su determnati alberi e non sul terreno cosa pressocchè sconosciuta agli antichi romani

foresta è una parola derivata dal diritto perchè indicava quella parte della silva fora il borgo infeudata al signorotto locale generalmente per  uso militare
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2012, 20:22:04 pm da zagaro »

Offline Animus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #8 il: Dicembre 03, 2012, 20:42:08 pm »
Sull'agricoltura invece (come la lentezza del lavoro della terra rallenti anche l'uomo) ce n'è uno di Cioran, ma non riesco a trovarlo.

Sono andato a recuperartelo dal libro (la tentazione di esistere).
Te li metto entrambi così fai capire ai tuoi amici ungheresi che la dieta non c'entra molto, è lo stile di vita, la polarità (M/F)...che conta.

(M)
Il tipo criminale: é il tipo dell'uomo forte posto in condizioni sfavorevoli, un uomo forte reso malato.
Gli mancano le vaste foreste, una certa natura e forma d'esistenza più libera e più perigliosa, in cui ha forza di diritto tutto quanto è arma di difesa e d'offesa nell'istinto dell'uomo forte.
Le sue virtù sono messe al bando dalla società; i suoi istinti più vigorosi, che egli porta con sé, concrescono tosto insieme agli affetti deprimenti, al sospetto, alla paura, alla vergogna.
Ma questa è quasi la ricetta della degenerazione fisiologica.
Chi è costretto a compiere segretamente, con una lunga tensione, cautela, astuzia, quel che meglio sa e che sarebbe per lui preferibile a farsi, diventa anemico; e raccogliendo sempre dai suoi istinti solo pericolo, persecuzione, sventura, anche la sua sensibilità verso questi istinti si sovverte - li sente come una fatalità.
La società, la nostra addomesticata, mediocre, castrata società, è quella in cui un uomo genuino, che giunge dai monti o dalle avventure del mare, degenera necessariamente in un criminale. 

F. Nietzsche


(F)
Ingozzati di immobilità, prostrati,stravolti, come potremmo con i nostri sonnolenti desideri e le nostre ambizioni sgretolate avere la stoffa di cui è fatto l'errante?
I nostri avi, chini sulla terra, se ne distinguevano appena.
Non avevano fretta, dove infatti sarebbero potuti andare?
La loro velocità era quella dell'aratro:velocità dell'eterno ...
[...]
Entrare nella storia presuppone un minimo di precipitazione di vivacità, cose opposte alla lenta barbarie dei popoli agicoli, rinserrati nella Consuetudine - regolamentazione non già dei loro diritti, ma delle loro tristezze.
Raschiando la terra per potervi in ultimo riposare meglio, conducendo una vita che era un tutt'uno con la tomba, una vita dove la morte sembrava una ricompensa, i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità  la loro desolazione muta, il loro lungo sospiro di semi-vivi.
Siamo degli inebetiti....etc etc

E. Cioran
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Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #9 il: Dicembre 03, 2012, 23:56:38 pm »
foresta, bosco o selva sono sinonimi
non dimenticare che  i romani avevano un elevato senso della civitas

allora divisero la natura  in due grandi gruppi la natura domainat dall'uomo che chiarono ager da ci deriva  la parola 'agricoltura'  e 'agro' il territorio municipale
e chiamaro silva la natura  non addomesticata ove era assente la civitas da cui derivano  le parole 'selvaggio' e 'silvestre'

il 'nemore' il bosco per usi religiosi si è ormai perso,, mentre il 'saltus' resistesolo nella geografia in quanto in origine indicava la natura  caotica ed  inaccessibile ed  ancora  oggi indica luoghi scoscesi dalla vegetazione intricata


Io dicevo che non sento la differenza tra "selvaggio" e "selvatico" ma comunque mi è piaciuta questa spiegazione sui diversi sensi della foresta.
Sapevo che già gli antichi romani temevano la foresta, le distruggevano e li consideravano caotiche e spaventose.


Il tipo criminale: é il tipo dell'uomo forte posto in condizioni sfavorevoli, un uomo forte reso malato.
Gli mancano le vaste foreste, una certa natura e forma d'esistenza più libera e più perigliosa, in cui ha forza di diritto tutto quanto è arma di difesa e d'offesa nell'istinto dell'uomo forte.
Le sue virtù sono messe al bando dalla società; i suoi istinti più vigorosi, che egli porta con sé, concrescono tosto insieme agli affetti deprimenti, al sospetto, alla paura, alla vergogna.
(...)
La società, la nostra addomesticata, mediocre, castrata società, è quella in cui un uomo genuino, che giunge dai monti o dalle avventure del mare, degenera necessariamente in un criminale. 

F. Nietzsche

Bellissima questa citazione di Nietzsche.
Ma allora è chiaro che la tecnologia e la civiltà, sopratutto le comodità sono un'impedimento per la mascolinità.
Guardo anchee in questo libro  di Arabia Saudita che sto leggendo (Munif-Citta di sale), senza foresta per questa volta, ma come il popolo di beduini, abituato con la libertà viene sedentarizzato e portato alla disperazione dall'avanzata della civiltà americana.


Citazione
(F)
Ingozzati di immobilità, prostrati,stravolti, come potremmo con i nostri sonnolenti desideri e le nostre ambizioni sgretolate avere la stoffa di cui è fatto l'errante?
I nostri avi, chini sulla terra, se ne distinguevano appena.
Non avevano fretta, dove infatti sarebbero potuti andare?
La loro velocità era quella dell'aratro:velocità dell'eterno ...
[...]
Entrare nella storia presuppone un minimo di precipitazione di vivacità, cose opposte alla lenta barbarie dei popoli agicoli, rinserrati nella Consuetudine - regolamentazione non già dei loro diritti, ma delle loro tristezze.
Raschiando la terra per potervi in ultimo riposare meglio, conducendo una vita che era un tutt'uno con la tomba, una vita dove la morte sembrava una ricompensa, i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità  la loro desolazione muta, il loro lungo sospiro di semi-vivi.
Siamo degli inebetiti....etc etc

E. Cioran

si, ma secondo me Cioran là parla dei rumeni,



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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #10 il: Dicembre 04, 2012, 05:57:00 am »
Penso che ti sei scordato un non  :D



infatti  :)
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline zagaro

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #11 il: Dicembre 04, 2012, 11:01:11 am »
..................................


Bellissima questa citazione di Nietzsche.
Ma allora è chiaro che la tecnologia e la civiltà, sopratutto le comodità sono un'impedimento per la mascolinità.
Guardo anchee in questo libro  di Arabia Saudita che sto leggendo (Munif-Citta di sale), senza foresta per questa volta, ma come il popolo di beduini, abituato con la libertà viene sedentarizzato e portato alla disperazione dall'avanzata della civiltà americana.

..................................

quando una civiltà, o un periodo storico arriva al limete delle sue premesse, e si trova davanti ad  una 'incapacità' di creare cose nuove per  il domani, e comincia a rivolgersi alle età auree del passato per trovare quella spinta  per  il domani, si dice che si entra  in un ciclo decadente,  caretterizzat da riflessione dell'io fino a forme di nichilismo.
Nitzche viveva  proprio questo, la  'morte di Dio iniziata con la rivoluzione francese, la crisi del positivismo, e trovò nuove risorse in una nuova concezione dell'uomo creatre di se stesso, in questo aiutato da Wagner che con le sue musiche richiamava alle origine mitiche del mondo germanico, creando quell'humus culturale delle religioni wolks.
mettici poi che dalla 'Morte di Dio' proclamata da  Hegel con la rivoluzione francese, si stacca  quel ramo esoterico che con madame blavatsky e la sua teosofia, nascono miti delle origini mitiche di immaginarie terre ed immaginari esseri come quelli della Thule o di Agharta che costituirà il kernel del nazismo magico.

noi oggi stiamo vivendo lo stesso periodo, dopo la sbornia dell'era d'oro degi anni '60,  siamo arrivati al limite del periodo storico creato dalla rivoluzione francese, abbiamo abbattuto le ideologie nate in quel tempo,  si aprono le porte della globalizazione, ma siamo al limite della tecnologia del petrloio, e si fanno pressanti le istanze ambientali, ne la tecnologia dell'eletttronica non ha ancora dato quella spinta  per  un domani migliore,  prapraticamente andiamo avanti a tentoni cercando di dare  un colpo al cerchio ed uno alla botte.
e siamo entrati in un neo-decadentismo, stiamo riflettendo sull'io, ma stavolta  il filo conduttore  è l'anomia, la ricerca di assenza di regole come potrebbe essere una mitica immaginaria foresta

Offline Vicus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #12 il: Dicembre 04, 2012, 14:15:20 pm »
Citazione
Secondo me la lotta sull'aborto in ambito QM ha da passare per l'utero artificiale, senza di quello, sia se sei a favore sia contro, non si conta una sega
L'arma uterina per adesso ce l'hanno le donne
E il problema sessuale lo si potrà risolvere con i robot, o con la donna OGM
L'utero artificiale non è la soluzione al femminismo, ne è l'esito finale. Il femminismo e la società in generale hanno cancellato la famiglia, fondamentale per una collettività passabilmente umana.
Per un'idea di come sarebbe una società con robot sessuali(!?)/allevatori, tecnicizzata e super-individualizzata, andatevi a leggere Huxley: altro che maschi selvatici che si dondolano sugli alberi (ma a chi di voi piacerebbe veramente?)
Citazione
e siamo entrati in un neo-decadentismo, stiamo riflettendo sull'io, ma stavolta  il filo conduttore  è l'anomia, la ricerca di assenza di regole come potrebbe essere una mitica immaginaria foresta
Esattamente. Quello di Tarzan più che un mito è una favola: un'umanità "selvaggia" non è mai esistita.

@Abraxas: c'è anche un MoMas ungherese? :P
« Ultima modifica: Dicembre 04, 2012, 14:26:44 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Animus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #13 il: Dicembre 04, 2012, 16:41:20 pm »
Bellissima questa citazione di Nietzsche.

Guarda che è molto, molto più bella, nonchè più profonda, quella di Cioran.

Si ricollega alla tesi dell'antropologo e etnologo Wilhelm Koppers[1] (sicuramente sconosciuta a Cioran) secondo cui:

"L'etnologia ha scoperto che le società segrete rappresentano un fenomeno molto antico nella storia dell'umanità.
Esse sono state evidentemente fondate da uomini ribelli non molto tempo dopo che la donna aveva introdotto la coltivazione dei campi.
E' probabile che l'epoca di questi eventi sia da collocare nel mesolitico.
[...]
I reperti etnologici inducono a pensare che sia stata la donna a trasformare la primitiva raccolta dei frutti in una prima coltivazione del suolo.
In tal modo ella rese prezioso il suolo e ne divenne anche la proprietaria.
Così acquistò una preminenza prima economica e subito dopo anche sociale: così si è sviluppato il noto complesso del matriarcato.
La spiacevole situazione in cui gli uomini vennero a trovarsi li spinse a reagire.
La reazione si è manifestata esternamente nelle società segrete maschili ... sempre dirette prima di tutto verso la parte femminile della popolazione.
Tramite mezzi spirituali e religiosi  i maschi cercarono di riconquistare ciò che avevano perduto sul terreno economico-sociale.
[...]
Un tempo erano le donne che sotto la guida della donna luna, inscenavano lo stesso rituale, che fanno ora gli uomini.
La schiavitù degli uomini venne spezzata con la violenza dall'uomo sole.
Guidati dall'uomo sole, gli uomini di quell'epoca, uccisero tutte le donne lasciando in vita solo le bambine per non pregiudicare la sopravvivenza della tribù."
  :rolleyes:

1 - Sull'origine della religiosità misterica.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline zagaro

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #14 il: Dicembre 04, 2012, 16:52:41 pm »
Guarda che è molto, molto più bella, nonchè più profonda, quella di Cioran.

Si ricollega alla tesi dell'antropologo e etnologo Wilhelm Koppers[1] (sicuramente sconosciuta a Cioran) secondo cui:

"L'etnologia ha scoperto che le società segrete rappresentano un fenomeno molto antico nella storia dell'umanità.
Esse sono state evidentemente fondate da uomini ribelli non molto tempo dopo che la donna aveva introdotto la coltivazione dei campi.
E' probabile che l'epoca di questi eventi sia da collocare nel mesolitico.
[...]
I reperti etnologici inducono a pensare che sia stata la donna a trasformare la primitiva raccolta dei frutti in una prima coltivazione del suolo.
In tal modo ella rese prezioso il suolo e ne divenne anche la proprietaria.
Così acquistò una preminenza prima economica e subito dopo anche sociale: così si è sviluppato il noto complesso del matriarcato.
La spiacevole situazione in cui gli uomini vennero a trovarsi li spinse a reagire.
La reazione si è manifestata esternamente nelle società segrete maschili ... sempre dirette prima di tutto verso la parte femminile della popolazione.
Tramite mezzi spirituali e religiosi  i maschi cercarono di riconquistare ciò che avevano perduto sul terreno economico-sociale.
[...]
Un tempo erano le donne che sotto la guida della donna luna, inscenavano lo stesso rituale, che fanno ora gli uomini.
La schiavitù degli uomini venne spezzata con la violenza dall'uomo sole.
Guidati dall'uomo sole, gli uomini di quell'epoca, uccisero tutte le donne lasciando in vita solo le bambine per non pregiudicare la sopravvivenza della tribù."
  :rolleyes:

1 - Sull'origine della religiosità misterica.

ho sempre saputo che  le società segrete sono nate per forme di mutuo soccorso,

e che  l'agricoltura pare sia comparsa su più punti contemporaneamente,
e poi imperi idraulici.


mi sembra alquanto dubbia questa ricostruzione, sopratutto del matriarcato, che appare  più che altro legata a forme di gestione di diritto naturale,

mentre il diritto positivo è il presupposto del patriarcato