Autore Topic: Qm e scienza/tecnologia  (Letto 18627 volte)

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Offline zagaro

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #60 il: Dicembre 06, 2012, 12:15:47 pm »
Perchè andarono in crisi?
perchè scomparsero le tigri dai denti a sciabola che fu una specie estinta dall'uomo?

dall'aumento della popolazione umana rispetto ai modelli di consumo del  territorio, ai cambiamenti climatologici che modificarono l'ambiente circostante

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #61 il: Dicembre 06, 2012, 12:36:39 pm »
perchè scomparsero le tigri dai denti a sciabola che fu una specie estinta dall'uomo?

dall'aumento della popolazione umana rispetto ai modelli di consumo del  territorio, ai cambiamenti climatologici che modificarono l'ambiente circostante

Certo, ma fu il clima, la fine dell'ultimo periodo glaciale, ergo, l'era "solare", a mettere in crisi il modello matriarcale.
Gli uomini, finalmente, poterono uscire dalle "caverne" (latu sensu)
"Caverna" che troviamo anche nella famosa metafora di Platone , in una grecia dove era ancora forte l'influsso matriarcale e dove il maschile "nascente", attraverso i primi filosofi, cercava una sua nuova autonomia/emancipazione (più che altro psichica).... ;)

Perchè allora porre l'enfasi sul cibo?

Tra l'altro, con la fine dell'ultimo periodo glaciale (la glaciazione Würm), il cibo aumentò, non diminuì.
E' il Sole che ha sconvolto l'ordine costutuito dalle donne. :cool:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline zagaro

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #62 il: Dicembre 06, 2012, 12:40:27 pm »
Perchè andarono in crisi?
perchè ad un certo punto si sente  il bisogno di passare dalla tecnologia dell'agricoltura della marra (una zappa) che è  manovrabile da una donna,a quella dell'aratro che  per manovrarlo richiede  forza -un qualcoa tipicamente da maschio-?

se non un maggior fabbisongo di risorse? ma questa mutazione tecnologica sarà indolore nelle società del tempo?

Offline Animus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #63 il: Dicembre 06, 2012, 12:54:38 pm »
perchè ad un certo punto si sente  il bisogno di passare dalla tecnologia dell'agricoltura della marra (una zappa) che è  manovrabile da una donna,a quella dell'aratro che  per manovrarlo richiede  forza -un qualcoa tipicamente da maschio-?

se non un maggior fabbisongo di risorse?

zagaro, io cerco le cause all'inizio, non in mezzo.
Se qualcosa dipenpende da qualcos'altro, quella non è la causa, ... è un mezzo.
Quindi, il Sole come principio maschile e principio del maschile.
Tutti  coloro che fanno filosofia della maschilità non possono prescindere da questo concetto.

Tra l'altro uscendo dalla caverna, l'uomo osserva che il sole nasce dalla terra e ritorna (muore) in essa.
Ma il Sole, non è più una stella fioca senza alcun potere, come durante la glaciazione, ora è la causa della vita sulla terra.

Forse, è lì che l'uomo capisce la relazione, per analogia col Sole, della funzione dello sperma.
Che è connessa ovviamente anche alla nascita dell'agricoltura, il seme piantato nella terra.
Prima, sono ancora le donne ad avere la mano che governa quel seme.
Dopo, verranno spodestate.... :D

Animus

P.S.
Esco.
See you later.
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Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #64 il: Dicembre 06, 2012, 16:26:24 pm »
La virilità è forma, spirito, ragione, astrazione, luminosità "solare", verticalità.
La femminilità è materia, natura, anima, sentimento, concreto, le tenebre ctonie, la luce "lunare", l'orizzontalità.

Due atteggiamenti basilari sono allora possibili di fronte alla realtà:
Uno è quello solare, virile, positivo, che corrisponde all'ideale della sacra regalità e della cavalleria.
L'altro è lunare, feminile, religioso, passivo, corrispondente agli ideali sacerdotali.
Se il secondo è appartenuto principalmente alle civiltà semitico-meridionali, al contrario l'uomo nordico ed indogermanico è sempre stato solare.

Però nelle civiltà meridionali c'era più sole che in quelle nordiche...
O si idealizza ciò che manca?


Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #65 il: Dicembre 06, 2012, 16:33:52 pm »
Nella mia patria e attorno a lei oggi, 6 dicembre viene il Babbo Mikulas con le renne, in compagnia di un draghetto e mette nei stivalli dei bambini caramelle noci e un rametto per picchiarli (il carbone della Befana).
Cioè quel babbo volante fa un po ciò che fa la vostra Befana un mese dopo, che da noi non viene festeggiato per niente.

(A Natale è l'angelo del piccolo Gesu che porta i regali non vecchi o vecchie volanti)

Di queste due feste mio marito ha fatto una teoria del complesso paterno dei "nordici" e del complesso materno dei mediterranei.


Offline Animus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #66 il: Dicembre 06, 2012, 16:53:13 pm »
Però nelle civiltà meridionali c'era più sole che in quelle nordiche...
O si idealizza ciò che manca?

Ma infatti se ci fai caso, le religioni patriarcali sono nate lì, nel deserto.
Oggi le nazioni più femministizzate in europa sono le 4 nazioni nordiche, note per la perenne carenza di sole.
Nel continenete americano...il Canada.
(dove infatti costruiscono sotto terra, caverne moderne)

Poi è ovvio che non vale il monote(s)ismo.. (la tesi che esista una ragione unica).
Ma che esista una correlazione, mi pare evidente.

Il nord, quel nord che oggi se la passa molto male, ha attraversato una fase molto virile, ma se stiamo a vedere sia riallaccia allo spazio, è quella delle esplorazioni vichinghe (c'è chi dice che con quelle barchette siano arrivati fino in america).

Non bisogna poi dimenticare che gli abitanti del nord non erano nativi (quelle terre al tempo della glaciazione sarebbero state assolutamente inabitabili), ma erano popoli nomadi (quindi già di polarità maschile, movimento) che dal sud si sono spostati via via al nord.

In ultimo, non è che Evola sia la verità rivelata esente da errori/condizionamenti politici/ideologici.
Ci ha capito molto ed ha un livello di "verità" piuttosto alto, diciamo 80%, che in questo campo, non è poco... :P

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #67 il: Dicembre 06, 2012, 21:10:16 pm »
Nella mia patria e attorno a lei oggi, 6 dicembre viene il Babbo Mikulas con le renne, in compagnia di un draghetto e mette nei stivalli dei bambini caramelle noci e un rametto per picchiarli (il carbone della Befana).
Cioè quel babbo volante fa un po ciò che fa la vostra Befana un mese dopo, che da noi non viene festeggiato per niente.

(A Natale è l'angelo del piccolo Gesu che porta i regali non vecchi o vecchie volanti)

Di queste due feste mio marito ha fatto una teoria del complesso paterno dei "nordici" e del complesso materno dei mediterranei.

dipende dalle tradizioni dalle mie parti il giorno per  i bambini è il 2 Novembre.
si dice che uesto è l'unico giorno che gli avi possono ritornare sullaterr,e fanno un regao alle loro discendeze.

forse  è una  innocente  bugia per  i bambini, in un giorno di forte emozioni per  un popolo che fa del culto dei morti quacosa di grande

Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #68 il: Dicembre 07, 2012, 13:47:00 pm »
Quindi, il Sole come principio maschile e principio del maschile.
Tutti  coloro che fanno filosofia della maschilità non possono prescindere da questo concetto.

Tra l'altro uscendo dalla caverna, l'uomo osserva che il sole nasce dalla terra e ritorna (muore) in essa.
Ma il Sole, non è più una stella fioca senza alcun potere, come durante la glaciazione, ora è la causa della vita sulla terra.

Forse, è lì che l'uomo capisce la relazione, per analogia col Sole, della funzione dello sperma.
Che è connessa ovviamente anche alla nascita dell'agricoltura, il seme piantato nella terra.

.

Anche la pioggia di primavera è simbolo maschile, almeno quanto il sole, che infatti se è di troppo crea il deserto.
Da noi c'è la tradizione di Pasquetta quando gli uomini spruzzano acqua addosso alle donne che conoscono e li si ringrazia anche con dolci e altre cose.
Secondo me è simbolo della sperma, la tradizione forse è anche precristiana e io non credo che non sapevano il ruolo del maschio nella generazione e non vedevano il collegamento sesso e generazione. Vedevano cosa fanno gli animali e capivano tutto.

Poi tra popoli cacciatori e agricoltori ci sono quelli che si occupavano di animali addomesticati, che avevano più mobilità senza avere la libertà/insicurezza del cacciatore.

Offline Animus

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #69 il: Dicembre 07, 2012, 14:43:45 pm »
la tradizione forse è anche precristiana

Sicuramente.

Citazione
io non credo che non sapevano il ruolo del maschio


Mi sa che non ci capiamo bene con le date...
Guarda che ancora nel ventesimo secolo c'erano tribù (documentate da malinowski) in cui gli uomini non erano a conoscenza di questo "ruolo".
Le donne, semplicemente, (attraverso tabu) glielo tenevano nascosto. (pur non sapendolo nemmeno loro)

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #70 il: Dicembre 08, 2012, 02:58:32 am »
Sicuramente.
 

Mi sa che non ci capiamo bene con le date...
Guarda che ancora nel ventesimo secolo c'erano tribù (documentate da malinowski) in cui gli uomini non erano a conoscenza di questo "ruolo".
Le donne, semplicemente, (attraverso tabu) glielo tenevano nascosto. (pur non sapendolo nemmeno loro)

interessante.  quali popoli?
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #71 il: Dicembre 08, 2012, 03:01:56 am »
trovati  :)

http://www.filosofico.net/malinowski.htm

Ne La vita sessuale dei selvaggi della Melanesia Nord-occidentale Malinowski prende invece in considerazione un altro aspetto della cultura delle isole Trobriand. L'ideologia religiosa trobriandese induceva a considerare ogni nuovo nato come la reincarnazione dello spirito di un parente materno deceduto: in questa cornice la nascita di un individuo acquistava un valore preciso. Quando un uomo moriva, il suo spirito (baloma) lasciava il corpo e si trasferiva nell'Isola dei Morti, dove conduceva un tipo di esistenza simile a quella dei vivi, invecchiando e ringiovanendo periodicamente. Quando era stanco di ringiovanire, il baloma si trasformava in un embrione umano e, via mare, tornava nel mondo dei vivi per iniziare una nuova esistenza. L'embrione, di solito grazie alla mediazione di un altro spirito imparentato con la futura madre, veniva poggiato sulla testa di una donna appartenente alla stessa linea di discendenza della persona morta, e da qui penetrava nel ventre. La donna restava incinta e la sua prole assicurava la continuità del gruppo sociale materno.
La caratteristica più sorprendente di questo edificio culturale consiste nella negazione della paternità fisiologica. Nella società trobriandese matrilineare il rapporto tra padre e figlio era decretato dalla legge come un rapporto tra estranei e tutti gli obblighi familiari erano assicurati dalla successione materna. I figli dunque appartenevano al clan della madre, che aveva nel proprio fratello maggiore (e non nel marito) un capo e un protettore (ruoli che il marito rivestiva nei confronti della propria sorella e dei figli di quest'ultima). Non sarebbe convincente attribuire questo tipo di sistemazione di un aspetto così importante della realtà all'ignoranza dei Trobriandesi circa il rapporto causa/effetto tra accoppiamento sessuale e gravidanza. Più che una semplice ignoranza della paternità fisiologica appare un voluto disconoscimento di quest'ultima. Per i Trobriandesi l'accoppiamento sessuale uomo/donna era senza dubbio necessario, ma al solo fine di produrre l'apertura della vagina, mentre il potere generativo dello sperma veniva negato.
Prima del matrimonio la donna trobriandese viveva una fase dell'esistenza caratterizzata da ampia libertà sessuale; fase che non poteva estendersi oltre un certo limite, altrimenti la donna sarebbe incorsa nel disprezzo sociale. La funzione del marito era quindi quella di disciplinare la vita sessuale della moglie e, al tempo stesso, di farne valere i diritti; il marito era anche colui che assisteva la moglie durante il parto e che aveva cura dei bambini dalla nascita fino al momento in cui questi, divenuti adolescenti, sarebbero stati sottoposti all'autorità dello zio materno. Quest'ultimo, tuttavia, non recitava soltanto un ruolo "positivo" ma anche un ruolo "negativo", sanzionato da un tabù che gli impediva in modo assoluto di pensare a qualche cosa che fosse in rapporto con il sesso della sorella. Era proprio in relazione a questa sfera che si rendeva ancor più necessaria la figura del marito.
Il sistema socio-culturale trobriandese fornisce un esempio di ciò che Malinowski intende quando parla di modo culturale "indiretto" di soddisfare i bisogni biologici, quale il bisogno di continuità della specie. Un modo culturale che reinterpreta gli impulsi fisiologici in termini di regole sociali, avallate dalla tradizione.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #72 il: Dicembre 08, 2012, 08:41:35 am »
interessante.  quali popoli?

E soprattutto... di quale pianeta?
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Offline Lucia

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #73 il: Dicembre 08, 2012, 17:20:06 pm »
Conosco le scoperte di Malinowski.
I mariti sostenevano ce non c'è legame tra sesso e bambini perché malgrado loro fossero in guerra la moglie era rimasta incinta.  :P
e lagrado allevavano solo maiale femmine loro rimanevano incinte.

Dubito solo che tutti i popoli cacciatori-raccoglitori erano cosi. Forse si sa qualcosa sul come pensavano di queste cose gli aborigeni di Australia o i popoli di Amazzonia, per sapere se la mentalità di quelli di Trombriand è la regola o l'eccezione

Offline zagaro

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Re:Qm e scienza/tecnologia
« Risposta #74 il: Dicembre 08, 2012, 18:47:56 pm »
Conosco le scoperte di Malinowski.
I mariti sostenevano ce non c'è legame tra sesso e bambini perché malgrado loro fossero in guerra la moglie era rimasta incinta.  :P
e lagrado allevavano solo maiale femmine loro rimanevano incinte.

Dubito solo che tutti i popoli cacciatori-raccoglitori erano cosi. Forse si sa qualcosa sul come pensavano di queste cose gli aborigeni di Australia o i popoli di Amazzonia, per sapere se la mentalità di quelli di Trombriand è la regola o l'eccezione
ogni tribù è un caso a se

esiste  la regola generale che: a problemi uguali risposte uguali.
ma  è anche vero che  ogni popolo elabora l'ambiente circostante  in modo diverso.
e che questa diversa elaborazione può par si che  lo stesso fatto della vita venga  posto come problema con termini diversi e di conseguenza due risposte diverse