Secondo i ragli delle femministe ogni prostituta è sfruttata e ogni attrice porno fa quel lavoro perché ha subito abusi sessuali o traumi nell'infanzia. Comunque la si metta, alla base della scelta di una donna di fare sesso per lavoro ci devono essere violenze o problemi psicologici di un qualche tipo.
Ebbene, una ricerca fornisce l'ennesima smentita di un luogo comune femminista:
http://www.huffingtonpost.it/giuliana-proietti/tutte-le-differenze-fra-l_b_2262765.html?utm_hp_ref=italyQualcosa di più sulla vita privata delle pornostar è stato però recentemente svelato, sul Journal of Sexual Medicine, dove un nuovo studio, condotto presso la Shippensburg Unisersity, Pennsylvania, la Texas Woman's University e l'Adult Industry Medical Healthcare Foundation ha colmato questa lacuna e rivelato molte informazioni sulla vita privata di una pornostar, di cui alcune sono indubbiamente abbastanza sorprendenti.
Il nuovo studio è stato realizzato mettendo a confronto 177 pornostar (di cui un terzo sposate o comunque impegnate in una relazione stabile) con 177 donne "normali", di età compresa tra i 18 e i 50 anni. Le donne dei due differenti gruppi sono state abbinate per età, stato civile, etnia, in modo da poterle confrontare soprattutto riguardo ai comportamenti sessuali e ad altri indicatori, come l'autostima, la qualità della vita, l'uso di droghe.
Risultati principali della ricerca:
- [...tagliato..]
- Le pornostar hanno, sorprendentemente, livelli più elevati di autostima rispetto alle donne "normali": c'è infatti una differenza significativa tra i due gruppi rispetto all'auto-stima, (media 34,69 delle pornostar contro 31,82 dell'altro gruppo).
- Quanto a qualità della vita, ancora un dato sorprendente: vi sono differenze significative fra i due gruppi quanto a sensazioni positive, supporto sociale, spiritualità: in tutti questi casi le porno attrici hanno totalizzato punteggi superiori rispetto al gruppo di donne corrispondente.
Concludendo, una vita nel porno, a leggere questo studio, sembrerebbe quasi più gratificante di una vita "normale"... Ma sarà proprio così? Cosa hanno le pornostar più di una donna comune? Possibile che il denaro e l'apprezzamento sessuale maschile basti loro per conquistare autostima, supporto sociale, sensazioni positive e, addirittura, spiritualità?
Davvero difficile crederlo, anche se, devo ammettere, quando qualche anno fa mi capitò di intervistare una prostituta, rimasi ugualmente molto colpita dall'autostima e dalla soddisfazione di sé che mostrava di avere questa donna, nei riguardi di sé stessa, del suo lavoro e della sua famiglia...Qualità e soddisfazione di vita che talvolta, in una donna che svolge un lavoro "normale" possono essere piuttosto difficili da rintracciare...