Autore Topic: istituto matrimoniale: conservarlo, riformarlo, o...abolirlo?  (Letto 6679 volte)

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Wyk72

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Re: istituto matrimoniale: conservarlo, riformarlo, o...abolirlo?
« Risposta #15 il: Gennaio 08, 2010, 01:17:47 am »
Rispondendo in modo pragmatico, visto che lo stato è (almeno formalmente) laico, che si occupi del lato "laico" della cosa, in maniera il più possibile equa, indi voterei la 4.

A Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio - per i credenti cristiani il matrimonio ha tutt'altro valore,  indi se vogliamo tenere le cose (giustamente, a mio parere) separate, occupiamoci solamente dell'equità della cosa di fronte alla legge.

Così com'è oggi il matrimonio, considerato in passato cosa buona e giusta, è scaduto in una condizione spesso desolante, per i fattori che sappiamo.

Purtroppo credo che le ingerenze cattoliche, fortissime in questo campo, rendano la cosa piuttosto utopica, in Italia.

Offline Ethans

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Re: istituto matrimoniale: conservarlo, riformarlo, o...abolirlo?
« Risposta #16 il: Gennaio 08, 2010, 01:22:20 am »
Rispondendo in modo pragmatico, visto che lo stato è (almeno formalmente) laico, che si occupi del lato "laico" della cosa, in maniera il più possibile equa, indi voterei la 4.

A Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio - per i credenti cristiani il matrimonio ha tutt'altro valore,  indi se vogliamo tenere le cose (giustamente, a mio parere) separate, occupiamoci solamente dell'equità della cosa di fronte alla legge.

Così com'è oggi il matrimonio, considerato in passato cosa buona e giusta, è scaduto in una condizione spesso desolante, per i fattori che sappiamo.

Purtroppo credo che le ingerenze cattoliche, fortissime in questo campo, rendano la cosa piuttosto utopica, in Italia.

Hai sempre una lucidità d'analisi invidiabile... complimenti Wyk, tanto di cappello... e non lo dico per piaggeria!!! E' alquanto rassicurante leggere di persone che sono in qualche modo sintonizzati sulla tua stessa lunghezza d'onda.

Se mi passi la metafora adolescenziale... a quest'ora non riesco a scrivere di meglio (o di peggio).

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Re: istituto matrimoniale: conservarlo, riformarlo, o...abolirlo?
« Risposta #17 il: Gennaio 08, 2010, 13:56:23 pm »
Bisognerebbe trasferire il businnes delle separazioni/divorzi alla preparazione dei contratti matrimoniali


Non e' solo la Chiesa contraria all'abolizione del matrimonio (anche civile) ma tutta l'economia che ci gira intorno, tra la preparazione e la rottura.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

e-manuel

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Re: istituto matrimoniale: conservarlo, riformarlo, o...abolirlo?
« Risposta #18 il: Gennaio 08, 2010, 15:38:37 pm »
Voto la 3. Si potrebbe sia lasciare in vita il matrimonio classico -religioso o civile che sia, seppur riformato- e al tempo stesso appunto proporre anche un contratto pattizio. Certo, con una differenza tra i due non marcata, ma solo per accontentare chi dovesse tenerci a fare le cose "come una volta", senza però esporlo ai rischi del matrimonio attuale.
« Ultima modifica: Gennaio 08, 2010, 15:46:35 pm da e-manuel »