a) la fine della famiglia mononucleare normativa con la scomparsa proprio della figura paterna come simbolo dell'autoritas (oggi al suo posto abbiamo quello che tu con un termine azzaccato chiami papa-bancomat). la famiglia normativa è proprio un luogo di regole gestite da questa figura;
mentre oggi abbiamo la famiglia affettiva, dove la trama è l'affetto, quindi per istituzione senza nessuna regola. una famiglia affettiva può essere anche una famiglia gay, o un gruppo di persone in coabitazione coem sta avvenendo in alcune grandi città;
....
ora la famiglia affettiva è una creazione della mente umana di pochi decenni, e la famiglia normativa un'adattamento di secoli di storia (se non di qualcosa che parte da quando eravamo scimmie arboricole).
e questo i nostri geni,ovvvero il nostro istinto lo sa benissimo, ma non sappiamo come questo istinto si adatta alla famiglia affettiva
Concordo. Aggiungerei quest tre concetti:
1.
http://antifeminist.altervista.org/risorse/stat_assenza_padre.htmI nostri colleghi di Antifeminist pubblicano da anni le Statistiche sui bambini cresciuti in famiglie monogenitoriali dove è assente il padre.
Lo fanno da prima che diventasse così di moda criticare la PAS da parte di individui incompetenti dal punto di vista professionale e scientifico.
I dati parlano chiaro: i bambini cresciuti senza padre manifestano problemi di vario tipo con maggior frequenza degli altri.
2.
Mi sono sempre chiesto che cosa si intendesse davvero con l'espressione: "la famiglia è la cellula essenziale della società".
Credo di averlo capito.
Uomini e donne sono diversi. Ognuno è maggiormente portato a ricoprire un suo ruolo.
Il vero motore dei nuclei familiari sono i padri. Sono i padri, pertanto, che sono in grado di compiere quello sforzo in più, rispetto alle proprie effettive possibilità, per migliorare il nucleo.
Nel mondo degli affari e in quello militare, questo si chiama "fattore umano".
L'uomo, animato da un comprensibile egoismo, per giustificare l'abnegazione che lo porta a superare i suoi limiti ha bisogno di confidare nel fatto che i figli siano suoi. Non solo sotto l'aspetto affettivo. Soprattutto da quello genetico.
Io posso restare alzato fino alle tre di notte a dare ripetizioni di matematica a mio figlio. Non lo faccio per un figlio non mio.
Nelle famaglie fatte e disfatte, copincollate il padre, spesso, si ritrova figli di primo letto.
E' ovvio che quei ragazzi avranno meno attenzioni perché verso di loro ci sarà meno motivazione.
Non parliamo delle tante famiglie nelle quali il padre è escluso o quelle gay.
3.
Non mi si fraintenda.
Il fatto che io abbia scritto che uomini e donne hanno la naturale tendenza a ricoprire ruoli distinti, non significa come per lo più si crede, che sia lecito estromettere i padri.
E' giusto che, in condizioni normali, l'uomo faccia il padre e la donna da madre.
Ma è anche vero che in caso di morte della madre o di separazione, l'uomo può egregiamente sostituire la donna. In tutto e per tutto.
Al massimo sarà soltanto un po' più spartano.
La donna, invece, per quanti sforzi potrà fare, non potrà mai sostituire l'uomo.
Una madre, non potrà mai insegnare al figlio cose che lei non conosce ma che rappresentano passaggi importanti per sviluppare la creatività (ad esempio, ripararsi la bicicletta).