Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
su fede e ragione
(1/1)
COSMOS1:
prendo spunto da questa vignetta femminista:
bella banalitą
la scemotta che va in giro con tale cartello cosa crede di rivelarci?
pensa che noi cadiamo dal pero sorpresi da questa evidenza che ci č sfuggita per millenni?
:hmm:
il punto č esattamente questo e in quella fronte senza rughe si intuisce il vuoto del pensiero
lo specifico della religione č esattamente questo: una ri-velazione che s-vela la veritą che noi avevamo sotto gli occhi e che non vedevamo
la pił famosa delle illuminazioni, quella di gauthama Siddharta (Budda) sotto l'albero di ??? (non mi ricordo): all'improvviso comprese che la sostanza dell'essere č il nulla. Nella quale ri-velazione non sta una banalitą: 1=0 . L'essere č e il non essere non č. Ma Siddharta intuģ una pienezza oltre la pienezza, un essere oltre l'essere. la quale intuizione non č alla portata dei distratti, ovvio.
Allo stesso modo ogni affermazione religiosa, per essere tale, deve avere la caratteristica della ri-velazione che svela. Si ri-copre con un altro velo il velo (maya, illusione) della realtą per invitare ad andare oltre la realtą alla vera realtą
pensare che dicendo a Mosč: "guarda che č l'uomo che viene dalla donna e non l'uomo dalla donna" si dica gran chč, č davvero limitato.
Mosč ha scritto che Dio ha creato la donna a partire da una costola dell'uomo perchč:
1 la realtą in apparenza č il contrario
2 perchč questa ri-velazione apre una prospettiva altra sulla differenza sessuale
di fatto il femminismo č la morte del pensiero
ma proprio per questo, lottare contro il femminismo non significa scendere sullo stesso piano acefalico, ma iniziare a pensare
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa