@Massimo
I tedeschi passano per esseri razionali ma sono
capaci di forti emotività
Più Cartesio e co. sono i filosofi della ragione. La filosofia tedesca si trova in quel epoca sotto l’influenza del Sublime, dell’Assoluto che non può essere ridotto né alla ragione né al sentimento. Sono comunque il popolo che ha creato i maggior filosofi.. La sola razionalità non avrebbe creato questo effetto.
il totalitarismo appunto della Dea Ragione lo Sturm voleva opporsi.
E figuriamoci se io che del pari mi oppongo al culto della Dea Vagina non condivido tale posizione.
basta che lo chiami in greco e non ha più la vagina. Il Logos… tra l’altro molto più tipicamente maschile che femminile, la ragione, la luce
Ecco, il genio delle donne si può facilmente misurare da un post di questo tipo...
Misuralo bene allora. Perché è proprio un scaccomatto a Nietzsche.
Se lui è un filosofo molto apprezzato, studiato, e considerato come fonte di ispirazione anche tra le ricercatrici in filosofia (1) allora
-o le donne in filosofia capiscono benissimo la sua genialità e non abbassano nessun livello della filosofia
-o lui ha un livello cosi basso che è un filosofo buono perfino per le donne.
1.
http://www.centronietzsche.net/index.php/seminario-permanente/edizioni-passateIo ho partecipato alla 2,3, 4 e altre ediioni, Quelle mi sono piaciute di più.
Non sono affatto d'accordo con tale affermazione, il passo di Nietzsche è sacrosanto. Soprattutto questo inciso:
Sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Dimostrami che nella sua epoca non c’era dilettantismo nell’arte e scienza. Ma sempre il tempo decide chi è grande e chi rimane e chi sparisce, chi ha avuto da dire qualcosa che oltrepassa la sua epoca.
-le donne non hanno cambiato molto questa mentalità, per caso l’ha cambiato Lui quando ha dato la possibilità di capire la verità come interpretazione.
Aggiungo: c'è una bella differenza tra fare una cosa perchè te la richiede il sangue e farne una perchè si è mossi dalla semplice (e stupida) vanità... o ancora perchè si ha una voglia quasi infantile di primeggiare e di far veder "quanto siamo brave" (il più delle volte "dopate" dal capobranco di turno).
Sono d’accordissimo con te. Anche se la tua è una interpretazione esistenzialista della filosofia, ma lo penso anch’io cosi.. Le vanità, la voglia infantile di primeggiare e di piacere al capobranco non mancano non le mancano neanche agli uomini. Questa non significa che non esistono ricercatori e ricercatrici davvero appassionati dei problemi che trattano.
Il femminile per Nietzsche
Secondo me invece se ne intendeva moltissimo.
C'è infatti un altro suo famoso afo che spiega che "chi non ha profondità con le donne, non ne ha nemmeno in nessun'altra questione importante della vita", come per dire, che in fondo, nonostante le "azioni" (in realtà per le donne si dovrebbe parlare di desideri/volontà, non di azioni ) delle donne non siano manifeste (come quelle derivate dalle azioni maschili), le donne cmq c'entrano sempre con tutto ciò che di fondamentale succede nel mondo.
Le citazioni di Nietzsche sulla “prendi la frusta quando vai alle donne” fanno solo sorridere. Non ho mai approfondito cosa pensa Nietzsche delle donne forse proprio perché non lo preso sul serio in questo senso o perché mi è chiaro che è dominato di quest’ambivalenza di la odio perché la amo.
Mi è rimasta impressa quando nello
Zarathustra nel
Canto della danza dice alla Vita che è “cangiante e perfida” , “malvagia e falsa”, “volubile e selvaggia… e in tutto una donna e non virtuosa, ma io a lei non credo mai soprattutto quando parla male di se”.
Cosi ho capito che sono quelle le caratteristiche femminili che piacciono a Nietzsche.
Personalmente la considero deresponsabilizzante ma mi piace, puoi essere quanto malvagia vuoi che non neghi la tua essenza.
Ma tra l’altro Nietzsche, Zarathustra in tutti esseri umani vuole rivalutare la parte istintiva, selvaggia, al di là della morale.