La sua opera principale si chiama
Cosi parlò Zarathusdtra, Un libro per tutti e per nessuno
"Questo libro (l'anticristo n.d.r) è riservato a pochissimi.
Forse nemmeno uno di essi è ancora nato.
Può darsi che siano coloro che comprendono il mio Zarathustra: come potrei mai confondermi con quelli per i quali già oggi crescono orecchie?
Solo il postdomani mi si addice.
C’è chi viene al mondo, postumo.
[...]
Uno deve essere inflessibile fino alla durezza nelle cose dello spirito, per sopportare anche solo la mia serietà, la mia passione.
Uno dev’essere avvezzo a vivere sui monti - a vedere sotto di sè il meschino ciarlare dell’epoca sulla politica e sull’egoismo dei popoli.
Uno dev’essere divenuto indifferente, nè deve mai domandare se la verità serva, se per qualcuno essa diventi sorte ineluttabile…
Una predilezione della forza per domande di cui oggi ha il coraggio; il coraggio del proibito; la predisposizione al labirinto.
Un’esperienza di sette solitudini.
Nuove orecchie per nuova musica.
Nuovi occhi per il lontanissimo.
Una nuova coscienza per verità fin qui rimaste mute.
E volontà per l’economia in grande stile: conservare intatti la propria energia, il proprio entusiasmo… e rispetto di sè; l’amore di sè; l’incondizionata libertà verso sè stessi…
Ebbene sì!
Questi soli sono i miei lettori, i miei lettori predestinati.
Che importa il resto? - il resto è solo l’umanità.
All’umanità uno dev’essere superiore per forza, per altezza d’animo, - per disprezzo…"