http://27esimaora.corriere.it/articolo/il-girl-power-comincia-online/Secondo il Rapporto sui cittadini e le nuove tecnologie dell'Istat, le donne sono le maggiori acquirenti di libri, giornali, riviste e e-book
Il girl power comincia online
di Antonella Baccaro
Non solo abiti comprano le donne on line ma anche cultura. Più degli uomini. Secondo i dati diffusi dall’Istat nel Rapporto sui cittadini e le nuove tecnologie sono loro le maggiori acquirenti di libri, giornali, riviste e e-book.
Più di una donna su quattro (27,2%) tra quelle che hanno navigato su Internet negli ultimi dodici mesi ha scelto di comprare per leggere contro una percentuale maschile del 23,8%.
L’età di coloro che comprano libri e giornali on line è molto alta tra gli uomini, per i quali le percentuali più alte di lettori si trovano nella fascia 65-74 anni, seguita da quella di 75 anni e più, e poi dalla 55-59. Anche tra le donne la percentuale più elevata di lettrici si ritrova nella fascia 65-74 anni, ma subito dopo si piazza quella tra i 55 e i 59 anni. Quel che sorprende è che nel segmento 20-24 anni il 30,8% di donne acquista letture contro il 21,3% maschile. Per non parlare degli adolescenti: tra i 14 e i 17 anni le ragazze che comprano cultura on line sono il 26,3% contro l’11,6%.
Un divario così profondo tra i due sessi lo si ritrova solo nel campo dei videogiochi, dove gli acquirenti maschi la fanno da padrone con il 10,6% contro il 3,9% femminile, così come nell’acquisto dell’hardware, dove il rapporto è 12,6% per gli uomini contro l’1,8% per le donne. Queste ultime recuperano sui vestiti, ma non così tanto: 32,9% contro 26,3%.
Tornando al punto, gli editori sono avvisati. Il futuro della lettura (se ce ne sarà uno) è segnato dal girl-power.Eh, quando hai la gotta sono guai, specialmente se usi gli arti inferiori per ragionare (?).
E così scopriamo che il 145% delle donne, contro lo 0,00001% degli uomini, compra "da leggere" online.
Già già, ma cosa compra?
Perchè se a fare volume sono le minchiate alla Moccia...
Ma è meglio non indagare e classificare il tutto come..."letture", così da poter vantare una presunta superiorità femminile in termini di cultura.
Seconda cosa, ma questa dilettante ha un idea di cosa diamine sia la pirateria online e quanto "traffico" generi?
No perchè mentre le donne comprano "da leggere" online, molti (troppi) uomini con tutta probabilità scaricano i megapack di e-books facilmente reperibili sia sul Mulo che sulle reti Torrent.
E parlo di "botte" da 5000 libri, rtf, doc, txt, pdf, mobi, azw3, lit, etc...
Negli ultimi anni il numero dei libri disponibili su questi canali è aumentato in maniera esponenziale.
Come tantissimi sono i programmi dedicati all'eliminazione dei drm, alla conversione tra formati (chi ha detto Calibre?), alla catalogazione, alla ricerca "automatica" di copertine, titoli, tags da abbinare al libro appena scaricato.
Forse questo enorme "sommerso" andrebbe seriamente preso in considerazione (al netto dei discorsi sulla legalità, ovviamente, che meritano spazi appositi) quando si parla di differenze tra i generi in termini di numero di libri letti.
Ma prima bisogna curarsi la gotta, vero Antonella Baccaro?