Autore Topic: Una buona ragione per non ammazzarla  (Letto 26220 volte)

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Offline Giuseppe83

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #90 il: Agosto 09, 2011, 19:54:48 pm »
Io evitarei l'omicidio. Pene troppo elevate per me e lei, morendo, non percepirebbe l'ingiustizia del male inflittomi. Preferirei le lesioni peronali gravissime: pena base accettabile (da 6 a 12 anni) e lei imparerebbe la lezione restando a vita in un letto di ospedale, servendo anche da monito alle altre. Inoltre i miei soldi le servirebbero esclusivamente a curarsi: nessuna soddisfazione per lei!
In ogni caso la soluzione migliore è sempre quella di non sposarsi.   

Offline COSMOS1

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #91 il: Agosto 09, 2011, 19:56:54 pm »
buffo che tra tante nazifemministe che si sono masturbate sul tema, il primo a dare un motivo sia un uomo...

uomo o donna il senso di responsabilità dovrebbe far capo al comportamento di una Persona, ma se così fosse nelle aule dei tribunali le controversie familiari sarebbero di gran lunga inferiori numericamente a quelle attuali; del resto io l'ho messo al mondo e non posso lasciarlo a se stesso, io ragiono così

dovrebbe è un condizionale, vero?  :D
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Offline voltaire

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #92 il: Agosto 10, 2011, 21:34:45 pm »
dovrebbe è un condizionale, vero?  :D

no, è utopia ;)

Offline COSMOS1

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Re:Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #93 il: Agosto 28, 2012, 19:41:06 pm »
seguendo nel web la discussione sul 4 Ottobre, mi sono imbattuto in questo post:
Citazione
http://www.adiantum.it/public/3091-la-chiesa-e-i-separati--per-loro-niente-comunione,-per-gli-assassini-si-fa-uno-strappo.asp

11/08/2012 - 11.41

E' di questi giorni la notizia secondo cui a Milena, una delle assassine di suor Maria Laura Mainetti - uccisa a Chiavenna nel 2000 da tre ragazzine con 19 coltellate -, è stato concesso di fare da testimone alla sorella che si è sposata nella chiesa di Mese (Sondrio). Nel paese al confine con la Svizzera pare sia scoppiata la polemica contro il parroco, uno dei tanti che professano rigidità di pensiero nei confronti di profilattici e separazione, ma non perdono tempo a tutelare gli assassini nel generoso abbraccio del perdono divino.
...
«Non è possibile lasciare salire all'altare un'assassina, quando invece si impedisce ai separati e divorziati di fare la comunione», accusano alcuni residenti. «A me - aggiunge un altro cittadino di Mese - è stato proibito di fare il padrino al battesimo di mio nipote». Il parroco, Casimiro Digoncelli, con l'arroganza tipica degli impuniti (un pò come i magistrati e i politici di rango) replica che "Il ruolo del testimone di nozze è ben diverso da quello di padrino. Quest'ultimo, infatti, comporta un concorso nell'educazione cristiana che i genitori devono impartire al battezzato. Nel caso di Milena, oggi 29enne, va poi ricordato che ha scontato del tutto il suo debito con la giustizia e continua tuttora un percorso di crescita all'interno di una Comunità di don Antonio Mazzi".


15.23  di lunedì 13/08/2012   
scritto da  Max   
Con un commento provocatorio a tali considerazioni potremmo dire che seguendo tal ragionamento se invece di chiedere la separazione un uomo o una donna uccidessero l´inerme coniuge e poi con tutte le attenuanti scontassero la pena con la società potrebbero riprendere la comunione poichè con la morte si estingue il matrimonio anche per la chiesa ergo sarei vedovo e non divorziato, in compenso il pentimento post mortem sarebbe sufficiente a poter fare da padrino e riprendere la comunione. Mi sembra che il discorso non faccia una piega!!
 
Dio se ci sei batti un colpo!!!   

 :cool:
a quanto pare ci sono sempre meno ragioni per non ammazzarla!

di fatto però sarebbe necessaria una bella riflessione sull'atteggiamento della Chiesa nei confronti del divorzio, una discussione però interna alla Chiesa
coloro che criticano la Chiesa possono anche trovare un motivo in +, ma ciò non sposta di nulla la discussione
se ci sono proposte costruttive, queste possono solo venire dall'interno
il guaio è che non sembra ci sia gente che ne vuole discutere, ogni volta che apro l'argomento mi trovo coinvolto in uno scontro tra cattolici e non, cosa che proprio non mi appassiona
io vorrei tanto aprire una discussione tra cattolici su queste questioni
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Re:Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #94 il: Dicembre 16, 2012, 20:31:27 pm »
 :hmm:

certo che ...

 :hmm:

la proposta delle due minorate (Scarfegna e Buondì) di dare l'ergastolo per il reato di femminicidio dimostra che questa nostra vecchia discussione aveva colto nel segno: ammazzarla conviene. Allora le paucineuroniche pensano che inasprire le pene serva per dissuadere?

 :w00t:

però:

come definiscono il femminicidio? basta ammazzare una donna per commettere un femminicidio? se un terrorista fa saltare un autobus di operai maschi merita una condanna di tot anni, se nell'autobus c'è anche una femmina, gli diamo l'ergastolo?

e se un uomo ammazza il marito della propria amante merita tot anni
se una donna ammazza la moglie del proprio amante, merita l'ergastolo?

 :w00t:

vabbè, vaginate di preziose menti sottratte a sopraffini sollazzi sotto le lenzuola!
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Re:Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #95 il: Dicembre 18, 2012, 04:14:37 am »



 
:fiocco:

 
 

Online Massimo

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Re:Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #96 il: Dicembre 31, 2012, 18:35:11 pm »
Qualcuno di noi avrebbe una buona ragione per non ammazzare la madre che ha abbandonato il
suo bimbo in un cesso?

Offline ilmarmocchio

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Re:Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #97 il: Dicembre 31, 2012, 18:45:34 pm »
Citazione
E' di questi giorni la notizia secondo cui a Milena, una delle assassine di suor Maria Laura Mainetti - uccisa a Chiavenna nel 2000 da tre ragazzine con 19 coltellate -, è stato concesso di fare da testimone alla sorella che si è sposata nella chiesa di Mese (Sondrio). Nel paese al confine con la Svizzera pare sia scoppiata la polemica contro il parroco, uno dei tanti che professano rigidità di pensiero nei confronti di profilattici e separazione, ma non perdono tempo a tutelare gli assassini nel generoso abbraccio del perdono divino.
...
«Non è possibile lasciare salire all'altare un'assassina, quando invece si impedisce ai separati e divorziati di fare la comunione», accusano alcuni residenti. «A me - aggiunge un altro cittadino di Mese - è stato proibito di fare il padrino al battesimo di mio nipote». Il parroco, Casimiro Digoncelli, con l'arroganza tipica degli impuniti (un pò come i magistrati e i politici di rango) replica che "Il ruolo del testimone di nozze è ben diverso da quello di padrino. Quest'ultimo, infatti, comporta un concorso nell'educazione cristiana che i genitori devono impartire al battezzato. Nel caso di Milena, oggi 29enne, va poi ricordato che ha scontato del tutto il suo debito con la giustizia e continua tuttora un percorso di crescita all'interno di una Comunità di don Antonio Mazzi".

ma che andasse afafnculo Casimiro e anche don Mazzi.
roba da matti