Autore Topic: Chiesa vs donne  (Letto 61772 volte)

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Offline zagaro

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #300 il: Dicembre 30, 2012, 12:33:47 pm »
E comunque non può esserci pacificazione senza riconoscimento dei propri errori.
Il perdono dato a chi non lo chiede è sprecato.


spesse volte confondiamo una modalità di gestione del potere con le teorie economiche (al balzo lo sai che  il 30 dicembre  l'URSS avrebbe compiuto 90 anni?)

ma ritorniamo al discorso italico. come disse lo stesso Mussolini il fascismo italiano non aveva ideologia fu una  presa del potere. a cose fatte ci provarono sia Alfredo Rocco sia Giovanni Gentile a dare consistenza filosofica al fascismo ma non ci riuscirono, e difatti lo zoccolo duro del fascismo resta la statolatria.
fare un discorso di un'enciclopedia e condensarlo in post è cosa ardua, pertanto se qualche passaggio vi è oscuro vi prego di chiedere delucidazioni.
il fascismo italiano trova  le sue radici nell'800, quando si determinano il crollo delle ideologie religiose di cui la sua prima manifestazione sarà il nichilismo che troverà un'uscita con Nitzche; la formazione degli stati nazionali  che cercheranno di attuare la relazione 1nazione=1 stato= 1 mercato (il terzo elemento dll'equazione è importantissimo querchè qui si colloca la dialettica borghesia-proletariato); e l'imporsi di una teoria politica che voleva che da questo sbando della società: lo stato poteva essere salvato solo da  una disciplina simile a quella militare come ad esempio rappresentava  il prussianesimo del kaiser
il fascismo italiano, causa l'assenza di un partito conservatore, si formò unendo le frange antisistemiche del socialismo massimalista, di cui un'epressione era lo stesso Mussolini, e dalla forza sistemica dei nazionalisti italiani che non volevano avere legami con il mondo cattolico.

la fortissima presa sugli italiani fu proprio questo connubbio di forza rivoluzionaria e di forza tradizionalista nello stesso tempo, come diremmo oggi con una espressione  nota 'forza di lotta e di governo'. poi mussolini capì che per governare l'Italia di allora bisognava accordarsi con la Chiesa, e diede vita ai Patti Laternensi, e per questo accordo defininiamo il  fascismo come partito di destra. poi il fascismo subìrà altre trasformazioni di cui la più importante sarà la deriva antisemita che daràvita alla vergogna delle legge razziali, ma  in  economia non saranno i fascisti a condurre  l'italia, ma sarà ancora la  'squadra dei pochi e pagati' di Francesco Saverio Nitti, cioè Serpieri in agricoltura, Beneduce nla finanza e così via ovvero tutti espressioni dello stato liberale ottocentesco

ma vi era ancora  lo stato liberale a costituzione monarchica,che siccome costituiva  la base della legittimità del potere, la sua presenza  non permise di far diventare il fascismo italiano un regime totalitario, ovvero  Mussolini fu conteporanemente capo del gverno e capo del partito, ma ma mai fu capo di stato; cosa che invece avvenne in germania e nell'Unione Sovietica. in Italia il partito e la  pubblica amministazione furono sempre due cose distinte, e parte negli ultimi tempi del regime non era necessario per accedere alla pubblica amminstrazione avere la tessera del partito fascista. se invece si studiano gli atti del processo di normberga quando si parla della gestapo si capisce  il nesso fra i funzionari di un partito di un egime totalitario e  i funzionari della pubblica amministrazione,  che al momeneto può sembrare oscuro
è anche vero che  nel 1939 parlare di oppisizione al fascismo, con l'esclusione del partito camunista, è anche  parlare del nulla.
l'epopea della Resistenza partigiana più che  un valore militare ha  un valore di discontinuità politica e sociale fra il primo stato italiano (la monarchia) ed il secondo stato italiano (la repubblica) e basta leggersi i primi tre articoli della Costituzione per capire la grande diversità frai due stati. la Repubblica Italiana con tutti i sui se ed i suoi ma (basta leggere Calamandrei) è stato è sarà sempre meglio del primo stato italiano, e questo grazie alla Lotta Partigiana.

qual'è la grande discontinuità 1) la 'sovranità appartiene al popolo'  , non alla Nazione o al Re o ad una assemblea di aristoi che credono di interpretare la volontà della nazione, ma al popolo che si esprime secondo il corpo elettorale;
2) la Repubblica riconosce  i diritti dell'uomo, ovvero si può riconoscere solo ciò che preesiste,  e nel caso l'uomo, e non il cittadino, è portatore di diritti inviolabili che precedono tutte le norme della Repubblca
3)  il principio di uguaglianza formale e sostanziale

insomma per farla  breve con il secondo stato italiano si passa dalla  statolatria (dove è lo stato che da identità al cittadino), alla ricerca di una costruzione di una comunità di uomini dove è questa costruzione che da identità allo stato.

e ne prova il dibatito politico del dopoguerra su come affrontare  l'epoca fascista nel neonato, e naufragò subito l'idea di benedetto Croce di considerare  il facismo una specie di apnea del paese e ricollegasi immedaament con quello che fu lo stato pre-fascista. anche se poi questioni di opportunità, perchè costruire uno stato ex-novo sulle maeria era cosa titanica, si preferì una certa cntnuità amministrativa con il regime monarchico tramte  l'amnistia di Togliatti
 
« Ultima modifica: Dicembre 30, 2012, 12:51:34 pm da zagaro »

Offline zagaro

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #301 il: Dicembre 30, 2012, 12:53:49 pm »

spesse volte confondiamo una modalità di gestione del potere con le teorie economiche (al balzo lo sai che  il 30 dicembre  l'URSS avrebbe compiuto 90 anni?)

ma ritorniamo al discorso italico. come disse lo stesso Mussolini il fascismo italiano non aveva ideologia fu una  presa del potere. a cose fatte ci provarono sia Alfredo Rocco sia Giovanni Gentile a dare consistenza filosofica al fascismo ma non ci riuscirono, e difatti lo zoccolo duro del fascismo resta la statolatria.
fare un discorso di un'enciclopedia e condensarlo in post è cosa ardua, pertanto se qualche passaggio vi è oscuro vi prego di chiedere delucidazioni.
il fascismo italiano trova  le sue radici nell'800, quando si determinano il crollo delle ideologie religiose di cui la sua prima manifestazione sarà il nichilismo che troverà un'uscita con Nitzche; la formazione degli stati nazionali  che cercheranno di attuare la relazione 1nazione=1 stato= 1 mercato (il terzo elemento dll'equazione è importantissimo querchè qui si colloca la dialettica borghesia-proletariato); e l'imporsi di una teoria politica che voleva che da questo sbando della società: lo stato poteva essere salvato solo da  una disciplina simile a quella militare come ad esempio rappresentava  il prussianesimo del kaiser
il fascismo italiano, causa l'assenza di un partito conservatore, si formò unendo le frange antisistemiche del socialismo massimalista, di cui un'epressione era lo stesso Mussolini, e dalla forza sistemica dei nazionalisti italiani che non volevano avere legami con il mondo cattolico.

la fortissima presa sugli italiani fu proprio questo connubbio di forza rivoluzionaria e di forza tradizionalista nello stesso tempo, come diremmo oggi con una espressione  nota 'forza di lotta e di governo'. poi mussolini capì che per governare l'Italia di allora bisognava accordarsi con la Chiesa, e diede vita ai Patti Laternensi, e per questo accordo defininiamo il  fascismo come partito di destra. poi il fascismo subìrà altre trasformazioni di cui la più importante sarà la deriva antisemita che daràvita alla vergogna delle legge razziali, ma  in  economia non saranno i fascisti a condurre  l'italia, ma sarà ancora la  'squadra dei pochi e pagati' di Francesco Saverio Nitti, cioè Serpieri in agricoltura, Beneduce nla finanza e così via ovvero tutti espressioni dello stato liberale ottocentesco

ma vi era ancora  lo stato liberale a costituzione monarchica,che siccome costituiva  la base della legittimità del potere, la sua presenza  non permise di far diventare il fascismo italiano un regime totalitario, ovvero  Mussolini fu conteporanemente capo del gverno e capo del partito, ma ma mai fu capo di stato; cosa che invece avvenne in germania e nell'Unione Sovietica. in Italia il partito e la  pubblica amministazione furono sempre due cose distinte, e parte negli ultimi tempi del regime non era necessario per accedere alla pubblica amminstrazione avere la tessera del partito fascista. se invece si studiano gli atti del processo di normberga quando si parla della gestapo si capisce  il nesso fra i funzionari di un partito di un egime totalitario e  i funzionari della pubblica amministrazione,  che al momeneto può sembrare oscuro
è anche vero che  nel 1939 parlare di oppisizione al fascismo, con l'esclusione del partito camunista, è anche  parlare del nulla.
l'epopea della Resistenza partigiana più che  un valore militare ha  un valore di discontinuità politica e sociale fra il primo stato italiano (la monarchia) ed il secondo stato italiano (la repubblica) e basta leggersi i primi tre articoli della Costituzione per capire la grande diversità frai due stati. la Repubblica Italiana con tutti i sui se ed i suoi ma (basta leggere Calamandrei) è stato è sarà sempre meglio del primo stato italiano, e questo grazie alla Lotta Partigiana.

qual'è la grande discontinuità 1) la 'sovranità appartiene al popolo'  , non alla Nazione o al Re o ad una assemblea di aristoi che credono di interpretare la volontà della nazione, ma al popolo che si esprime secondo il corpo elettorale;
2) la Repubblica riconosce  i diritti dell'uomo, ovvero si può riconoscere solo ciò che preesiste,  e nel caso l'uomo, e non il cittadino, è portatore di diritti inviolabili che precedono tutte le norme della Repubblca
3)  il principio di uguaglianza formale e sostanziale

insomma per farla  breve con il secondo stato italiano si passa dalla  statolatria (dove è lo stato che da identità al cittadino), alla ricerca di una costruzione di una comunità di uomini dove è questa costruzione che da identità allo stato.

e ne prova il dibatito politico del dopoguerra su come affrontare  l'epoca fascista nel neonato stato, e naufragò subito l'idea di Benedetto Croce di considerare  il fascismo, come una specie di apnea del paese e ricollegasi immediatamente con quello che fu lo stato pre-fascista. anche se poi questioni di opportunità pratica, perchè costruire uno stato ex-novo sulle macerie era cosa titanica, si preferì una certa continuità amministrativa con il regime monarchico tramite  l'amnistia di Togliatti. cosa che fece dire a Calamandrei quella famosa frase di una rivoluzione promessa per  una rivoluzione mancata

il fascismo fu un disastro e una pagina di vegogna della nazione italiana, e  lotterò sempre perchè esso non ritorni, e ringrazio i Partigiani se posso vivere  in questo paese di libertà, anche se carico di imperfezioni, ma questo è compito degli 'uomini di buona volontà ' ridurle

Offline ilmarmocchio

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #302 il: Dicembre 30, 2012, 13:10:39 pm »
Citazione
VND :Gli americani sono entrati nelle maggiori città italiane già liberate.

 Il peso della resistenza venne quantificato in circa 2 divisioni .
Pochino. Senza le armate angloamericane la resistenza non avrebbe potuto nulla , come dimostrato per es nell'inverno 44/45.
le città venivano liberate quando gli americani erano oramai vicini e i tedeschi evacuavano per quello, non certo per i partigiani.
Facciamocene una ragione : i tedeschi furono sconfitti a est dall'armata rossa e a ovest dagli USA.
Anche qui, mi permetto di consigliare il libro sulla campagna di Italia scritto dal Gen. Mark W. Clark, allora comandante della 5 armata USA : il comandante della V armata - Mark Clark -  ass. culturale sarasota

Offline vnd

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #303 il: Dicembre 30, 2012, 14:10:07 pm »
Il peso della resistenza venne quantificato in circa 2 divisioni .


E nonostante questo gli americani entrarono nelle città già liberate.
Però!

Allora erano forti sti partiggiani!
Vnd [nick collettivo].

Offline Fazer

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #304 il: Dicembre 30, 2012, 14:54:00 pm »
E comunque non può esserci pacificazione senza riconoscimento dei propri errori.
Il perdono dato a chi non lo chiede è sprecato.

Questa è bella... :doh:
CHI dovrebbe chiedere perdono, e a CHI?
E per cosa?
I morti non chiedono e non offrono perdono.
O pensi che quattro sbarbatelli diciottenni di Forza Nuova dovrebbero chiedere perdono ad altrettanti pirlùn dei centri sociali?
Ragionamento da femministe, stessa cosa: anche loro pretendono che gli uomini di oggi chiedano scusa per soprusi (mai dimostrati) eventualmente commessi da gente di cui non ci sono più nemmeno le ossa.
Questa storia degli antifascisti di vent'anni in servizio permanente effettivo, aspettando un nemico che non esiste, è ridicola.
Non ci sarà mai nessuna cazzo di riappacificazione, poichè i combattenti di allora sono morti tutti (o quasi), e i giovani di oggi non hanno titolo a parlare per conto di nessuno, a parte loro stessi.

E nonostante questo gli americani entrarono nelle città già liberate.
Però!

Allora erano forti sti partiggiani!

Propaganda di chi non sa un cazzo di storia militare, e da 60 anni ci ripete la solita solfa.
Città liberate per abbandono da parte del nemico.
Capirai...
Le vicende militari sul suolo italiano hanno (ahimè) dimostrato che quando anche un solo piccolo, sparuto gruppo di tedeschi voleva resistere...resisteva.
Chiedilo a quelli dell'ottava a Montecassino, contro quattro fallschirmjager male in arnese.
Facile aspettare che i tedeschi, sapendo del'arrivo ormai imminente di soverchianti forze avversarie, lasciassero le loro postazioni, per poi attribuirsi il merito della liberazione.
Liberazione un cazzo.
Se solo i tedeschi avessero tenuto un pezzo Flak ad ogni incrocio, gli alleati ci avrebbero messo giorni solo per entrare in città: in qualsiasi città d'Italia.
Ne sanno qualcosa i primi T-34 che avvicinarono la periferia di Berlino.
Ma purtroppo i libri di storia italiani hanno la fottuta copertina...rossa. :doh:


Offline Fazer

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #305 il: Dicembre 30, 2012, 15:05:06 pm »
E per giunta, non ci sarà riappacificazione finchè una delle due parti, in perfetto stile femminista, continuerà a considerarsi innocente a prescindere, e rimarrà convinta della colpevolezza "assoluta" della parte avversa.
Scrivendo, per esempio, frasi come questa:

...comunque la si guardi, il peggiore dei criminali infiltratosi tra ai partigiani stava dalla parte della ragione, mentre il migliore dei repubblichini, stava dalla parte del torto.

Proprio come le femministe: "noi, innocenti, voi, colpevoli; chiedete perdono"  :hmm:
Bene ha fatto Standarte (precedendomi di un soffio) a ricordare (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che i partigiani liberatori dei miei stivali operavano per trasformare l'Italia in una dittatura comunista.
Ma questo, guarda caso, si fà sempre finta di dimenticarlo... :hmm: :doh:


Offline Stendardo

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #306 il: Dicembre 30, 2012, 16:00:32 pm »
Standarte

Infatti.

Anche moltissimi fascisti.

Lo so benissimo.
Mio nonno, partigiano, partecipò al processo e all'esecuzione di un partigiano, che fu poi condannato a morte, per queste ragioni.

Gli americani sono entrati nelle maggiori città italiane già liberate.

I partigiani non erano soltanto comunisti.


 

Che c'entra?
In vent'anni qualcosa di buono l'ha fatta persino il Berluska.

I Russi sono andati nello spazio.... hanno avuto aerei migliori dei nostri...
Hanno sviluppato la ricerca sugli anticorpi...
E che vuol dire? Che il comunismo è una cosa buona?

La prima cosa che ho scritto è che il fascismo è una cosa, la repubblica sociale è un'altra cosa.
Anche mio nonno, era fascista prima di fare il partigiano.
L'altro, vissuto al Sud, probabilmente, restò fascista per tutto il resto della sua vita.

Pensa che quando Berlusconi entrò in politica, me ne rallegrai: finalmente un imprenditore prende il posto di questi incapaci...
Durò tre giorni.


L'analisi storica dovrebbe essere fatta con onestà ed equilibrio.

Il problema è che i libri di storia fanno un pò come i cartoni animati i buoni da una parte i partigiani ed i cattivi dall'altra i fascisti è questo è storicamente falso . I crimini sono stati commessi sia dai partigiani italiani sia dai fascisti italiani . Ma è questa verità che viene negata .
Io non ho mai negato che ci furono fascisti che cooperarono attivamente nel rastrellamento degli ebrei , ma all'epoca i soldati fascisti sapevano soltanto che gli ebrei venivano internati in Germania come nemici del popolo ma non credo affatto che sapessero cosa succedeva a Birkenau , altrimenti si sarebbero rifiutati di farlo . Tieni conto che anche negli Stati Uniti d'America dopo la sua entrata in guerra vennero internate famiglie di giapponesi , italiani e tedeschi perchè considerati spie e nemici . Con la differenza enorme che queste famiglie uscirono vive dalla guerra mentre da Auschwitz-Birkenau non si usciva se non dal "camino" .
Io ho letto il libro Sonderkommando Auschiwitz di Sholomo Venezia e so ciò che avveniva in quei posti ma dubito fortemente che persino Mussolini ne fosse al corrente , i tedeschi soprattutto dopo il tradimento dell'8 Settembre 1943 non si fidavano in alcun modo degli italiani . 
Quando i partigiani il 25 Aprile 1945 dichiararono l'insurrezione popolare , la linea Gotica era stata appena sfondata e la guerra era finita , i tedeschi erano tutti i rotta verso la Germania , i partigiani sono scesi nelle piazze il 25 Aprile 1945 hanno sparato due colpi di fucile , dopo qualche ora sono arrivati gli americani e gli inglesi ed hanno avuto la faccia tosta di dire che avevano vinto loro la guerra . Questa , ribadisco , è una menzogna .
SE GLI AMERICANI , GLI INGLESI , I POLACCHI , GLI EBREI , I BRASILIANI , I BADOGLIANI , GLI INDIANI ETC. ETC. NON AVESSERO SFONDATO LA LINEA GOTICA A CAUSA DELLA SCHIACCIANTE E TOTALE SUPRIORITA' NUMERICA , DI AEREI , DI CARRI ARMATI , DI RIFORNIMENTI , VIVERI , EQUIPAGGIAMENTI DI TUTTO , I PARTIGIANI NON AVREBBERO CONQUISTATO NEANCHE UN QUARTIERE DI MILANO .
Il 25 Aprile 1945 quando i partigiani italiani dichiararono l'insurrezione popolare , a Berlino i russi erano ad 800 METRI CIRCA DEL BUNKER DI HITLER , la guerra ERA FINITA !
A riprova del mio ragionamento ti dico che nel 1944 i partigiani hanno tentato di creare le cosiddette repubbliche partigiane come nell'Ossola ma vennero liquidati in poco tempo da formazioni miste di tedeschi e repubblichini .
Qualsiasi STORICO MILITARE ti dirà che quando venne sfondata la linea Gotica la strada per la conquista delle città del nord Italia fu praticamente una questione di tempo di percorrenza dei carri armati americani ed inglesi . Bologna venne liberata prima , poi Milano più lontana di Bologna poi Torino più lontana di Milano , poi Trieste e Bolzano vennero liberate qualche giorno dopo di Venezia perchè situate rispettivamente più ad est ed a nord etc.
Fare analisi storica con onestà ed equilibrio significa dire che il fascismo non è stato il male assoluto ha fatto delle cose positive e negative , ma l'Italia fascista non si può paragonare all'Unione Sovietica di Stalin o Mao Tse Tung o a Che Guevara con quello che ha combinato a Cuba .
Durante il fascismo e PRIMA DELLO SCOPPIL DELLA GUERRA  non furono mai ordinati stermini di massa di italiani , perchè per il fascismo esistono solo ITALIANI : agricoltori , industrali , operai , artigiani , impiegati , etc, che COOPERANO TUTTI per il BENESSERE DELLA NAZIONE . Mentre il comunismo anche durante la pace provvide a sterminere nel sangue milioni di propri concittadini perchè il comunismo predica l'odio e non la concordia tra le varie classi sociali .
Durante il fascismo gli italiani non vennero ridotti alla fame (prima dello scoppio delle guerra) in Unione Sovietica Stalin ridusse così alla fame il proletariato che diceva di amare che molti cittadini sovietici si ridussero al cannibalismo . Idem a Cuba il modello di Che Guevara era quello dell'Unione Sovietica ed applicando da Ministro le teorie comuniste ridusse alla miseria più nera il popolo cubano . n
Il fascismo è stato sconfitto militarmente ma non ha fallito economicamente , il comunismo insieme al capitalismo hanno sconfitto i nazionalismi europei ma il comunismo , a differenza del fascismo , è fallito sul piano pratico nell'applicazione delle sue teorie economiche .
Se il fascismo non fosse stato sconfitto militarmente il suo sistema economico non sarebbe mai fallito .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #307 il: Dicembre 30, 2012, 16:07:04 pm »
E nonostante questo gli americani entrarono nelle città già liberate.
Però!

Allora erano forti sti partiggiani!

non c'è  stata una sola battaglia vinta dai partigiani contro i tedeschi. Le città erani libere perchè i tedeschi se ne erano andati sotto la pressione degli americani, non perchè sconfitti dai partigiani.
Non inventiamoci vittorie che non ci furono.
Del resto, come avrebbero potuto i partigiani, con armi leggere, battere un esercito armato in piena regola ?

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #308 il: Dicembre 30, 2012, 16:13:09 pm »
A volte mi chiedo cosa avrei fatto io se fossi vissuto in quel periodo .
Certamente l'8 Settembre avrei scelto di continuare la lotta al fianco dell'alleato germanico per non tradire l'alleanza e per l'onore della Patria . Poi , invece , se avessi saputo cosa succedeva nei lager mi sarei certamente rifiutato di combattere , perchè potevo essere un buon soldato ma di certo non sono un assassino che uccide civili inermi siano essi ebrei o di altra nazionalità .
Poi , magari avrei visto cosa succedeva nelle città bombardate dagli alleati con bambini fatti a pezzi dalle bombe americane ed inglesi , senza sapere cosa succedeva nei lager , ed allora probabilmente sarei stato un fanatico fascista . 
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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #309 il: Dicembre 30, 2012, 16:22:49 pm »
La storia dovrebbe appunto servire a non ripetere gli errori del passato , ma francamente , quando vedo che nella Terra Santa per i cristiani , gli ebrei e gli islamici si combatte da oltre 60 anni , allora mi viene da pensare che noi uomini dalla storia non abbiamo proprio imparato nulla !
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« Risposta #310 il: Dicembre 30, 2012, 16:24:39 pm »
non c'è  stata una sola battaglia vinta dai partigiani contro i tedeschi. Le città erani libere perchè i tedeschi se ne erano andati sotto la pressione degli americani, non perchè sconfitti dai partigiani.
Non inventiamoci vittorie che non ci furono.
Del resto, come avrebbero potuto i partigiani, con armi leggere, battere un esercito armato in piena regola ?

A Torino la battaglia durò qualche giorno.
Pare che i tedeschi volessero distruggere le fabbriche...

A meno che i partigiani non si limitassero a sparare ai piccioni ma non mi risulta...
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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #311 il: Dicembre 30, 2012, 16:28:19 pm »
La storia dovrebbe appunto servire a non ripetere gli errori del passato , ma francamente , quando vedo che nella Terra Santa per i cristiani , gli ebrei e gli islamici si combatte da oltre 60 anni , allora mi viene da pensare che noi uomini dalla storia non abbiamo proprio imparato nulla !


già!

però in gran parte la violenza si mantiene grazie alla menzogna

il mito della Resistenza ad esempio mantiene un odio rossi-neri che non ha nessun senso, una ricostruzione manichea con il male e il bene divisi nettamente, non importa da quale parte, ma divisi

come femminismo-maschilismo, altro schema manicheo

Dio cè
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Offline Lucia

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #312 il: Dicembre 30, 2012, 16:35:55 pm »

già!

però in gran parte la violenza si mantiene grazie alla menzogna

il mito della Resistenza ad esempio mantiene un odio rossi-neri che non ha nessun senso, una ricostruzione manichea con il male e il bene divisi nettamente, non importa da quale parte, ma divisi

come femminismo-maschilismo, altro schema manicheo

anch'io credo che una storia che si presenta cosi in schema manichea e divide la gente in buoni e cattivi
è SEMPRE una storia falsificata

Offline Stendardo

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Re:Chiesa vs donne
« Risposta #313 il: Dicembre 30, 2012, 16:41:29 pm »
Scusate l'off topic ma PARLANDO DI FATTI SERI...

Per me Don Corsi avrà sbagliato nei toni ma mi pare che abbia ragione :

Io Vi chiedo e cercate di rispondermi obiettivamente :

1)Se una persona va in giro per la stazione di Milano o di Roma con attaccato sui vestiti banconote da 100 euro e qualche persona glieli ruba , certamente la persona che ha sbagliato è chi ha commesso il furto , perchè non c'è nessuna legge che vieti ad un uomo di andare in giro con banconote da 100 euro attaccate sui vestiti , ma vi sembra un comportamento consapevole e maturo ?
2)Se io interista vado con la mia bandiera nella fossa dei leoni dei milanisti durante il derby Inter-Milan e mi trappano la bandiera (come minimo) certamente i milianisti hanno sbagliato e sono responsabili del reato di violenza e lesioni , ma vi sempre un comportamento consapevole e maturo ?
3)Se un comunista va con una bandiera rossa ad una manifestazione di Forza Nuova e bene che vada gli tirano uno schiaffo , certamente quelli di Forza Nuova hanno commesso il reato di violenza , certo , non esiste nessuna legge che impedisca ad un comunista di andare in giro in quella piazza con la bandiera rossa con la falce ed il martello , ma vi sempre un comportamento consapevole e maturo ?

Ma perchè queste semplici regole (non leggi) di buon senso debbono valere soltanto per noi uomini ?

Dal mio punto di vista la prevenzione è la migliore soluzione possibile che non la repressione dei reati .

Io penso che una donna dotata di senno dovrebbe capire che sa va in giro come una prostituta in orario notturno ed in un quartiere dove c'è delinquenza ci potrebbe essere qualche pericolo per  la sua incolumità .
Certo se subisce violenza sessuale la colpa ed il reato e di chi la violenta , ma il suo comportamento vi sembra consono alla situazione di tempo , di luogo e di persone ?
Possibile mai che vedo nella mia città che molte donne si vestono come delle prostitute anche semplicemente per andare a fare la spesa al supermercato ? Dove è il buon senso ed il buon gusto ?

Sono sicuro che adesso arriverà Ethans o Beta che mi dirà che sono un moralista cattolico...
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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« Risposta #314 il: Dicembre 30, 2012, 16:48:51 pm »

già!

però in gran parte la violenza si mantiene grazie alla menzogna

il mito della Resistenza ad esempio mantiene un odio rossi-neri che non ha nessun senso, una ricostruzione manichea con il male e il bene divisi nettamente, non importa da quale parte, ma divisi

come femminismo-maschilismo, altro schema manicheo

Mio nonno combattè nelle Brigate Garibaldi.
Non certo perché era comunista.
Soltanto perché geograficamente erano le formazioni più vicine.
Quei ragazzi non sapevano nulla di politica.
Poi... i commissari, può darsi che ne convinsero qualcuno.
Ma... le formazioni di mio nonno avevano cappellani militari.
Preti partigiani.

Uno in particolare, Don Foglia.
Decorato al valor militare e poi disertore come tutti gli altri e... partigiano.
Fu decorato perché prese il fucile di un caduto e si mise a combattere.
Poi, da partigiano, oltre a fare il cappellano aiutò altri due a far saltare un ponte.
Pià tardi, fu catturato e mandato a Dachau.
A fine guerra, fu liberato, e tornò a fare il prete nel suo paese di montagna (i partigiani erano tutti schedati, lui compreso, e anche la curia guardava con sospetto un prete combattente).
Molti anni dopo la guerra i fascisti gli misero una bomba che scoppiò e uccise i suoi due nipoti.
Così partì e andò a fare il missionario in Brasile....
Mi piace pensare, tra i criminali nazisti di Odessa.
Non si ambientò mai al clima di quella regione del Brasile.... e andò allora a finire i suoi giorni in un ospizio tedesco a...Dachau.

Vista da ebreo è assurdo...
Ma lui era Cattolico.

Appena dopo la guerra i partigiani erano ancora considerati dei fuorilegge.
L'ANPI era considerata una organizzazione paramilitare....
Poi... negli anni settanta ci fu la mitizzazione e la retorica.....
Infine, con Berlusconi, Scalfaro e Ciampi, il colpo di coda revisionista.

Ma quelli non erano né eroi, né vigliacchi.
Erano ragazzi che si erano sentiti traditi dal fascismo e per sopravvivere aderirono a formazioni partigiane.
Tutto qui.
Vnd [nick collettivo].