Il buddhismo sta all'induismo come il cristianesimo all'ebraismo.
Nascono per superare una morale ed una condizione che non si ritiene più idonea, sono nuove soluzioni, dunque superamenti di morali .... superate.
Per me proprio l'antichità da valore a una cultura o religione, sopratutto se vive ancor oggi.
Poi l'induismo conteneva in noce tutto ciò che il buddhismo ha scoperto.
Anche Schopenhauer si ispira dalle Vedanta e dalle Upanishade.
Sei mai stato in India?
Gente che parla solo per quello che ha visto in tv (messaggio ritagliato col format idoneo affinche l'effetto sia quello dovuto e voluto) e che del mondo reale, in prima persona, non conosce praticamente nulla.
Uno dei primi che comprese e tratto questo problema fu Günther Anders ne "l'uomo è antiquato", non ricordo più se era il primo o il secondo volume.
L'analisi di Gunther Anders è molto azzeccata anche se oggi abbiamo l'internet che comunque permette almeno di commentare e dire il nostro parere e scegliere ciò che vogliamo leggere o seguire, non siamo ricevitori passivi come al TV.
Io conosco i limiti della mia conoscenza sull'India quando dico che la conosco dal prisma di Mircea Eliade e dalla filosofia o dai film di Bolywood.
proprio per quello conosco anche i vostri limiti. Si tratta di pregiudizi culturali molto diversi dai miei, ma sono sempre pre-giudizi.
Cosa può dire d'Italia un extraterrestre conoscendo solo i suoi film e il cattolicesimo? Non si può dire nulla? Secondo me invece si può inture qualcosa.
L'uomo sempre ha capito se stesso grazie alle storie, racconti che le ascoltava su di se sul mondo.
Certo se qualcuno è vissuto per un po di tempo là conoscendo anche la lingua ha una conoscenza più vicina alla realtà della mia.