Dialoghi > Proposte per nuove iniziative
Mandiamo una lettera a Don Piero Corsi?
Ethans:
--- Citazione da: krool - Dicembre 31, 2012, 20:01:22 pm ---Secondo me gliene avranno dette talmente tante che potremmo scrivergli qualunque cosa, tanto cestinerà tutto.
--- Termina citazione ---
Mi sa che non ci stai andando molto lontano...
:lol:
Vicus:
Considerando che ha "ritrattato", userei toni più cauti che non cambiano la sostanza. Propongo alcune modifiche, se possono essere utili:
Caro don Corsi
Noi del forum sulla Questione Maschile abbiamo seguito la vicenda in merito al volantino da lei esposto tratto dal sito Pontifex.
Nel nostro forum da anni discutiamo in uno spirito costruttivo e di dialogo della pervasiva e intollerante mentalità discriminatoria nei confronti dell’uomo, del padre e del ruolo maschile, che vorrebbe ridurre al silenzio ogni voce non allineata. Questa mentalità, che si va imponendo in tutto l’occidente, nega la legittimità del diritto di critica sulla base del solo genere di appartenenza. Essa di fatto ostacola la verità, il dialogo e la giustizia, condizioni indispensabili per comporre e prevenire i conflitti.
Questa norma si va imponendo anche nella prassi giudiziaria: false accuse di stupro, padri privati dei beni e dei figli (solo nel 2012 più di trecento suicidi di padri separati), la falsità del femminicidio con la quale si vogliono imporre modifiche legislative anticostituzionali a fronte di un fenomeno inesistente. I numeri sono quelli di una guerra e di un annientamento maschile, culturale e psicologico ma anche fisico.
Questa battaglia civile va combattuta con l’intelligenza e la strategia più opportuna, con la preparazione quotidiana. Siamo convinti che una vera parità tra i sessi sarebbe di beneficio per la società intera.
Per il Forum sulla Questione Maschile
Cosimo Tomaselli
Alberto86:
Allora ieri sera durante la caciara di fine anno, tra un botto e l'altro pensavo alla lettera.
Mi sono collegato solo ora e riprendendo la lettera di Cosimo l'ho modificata così:
Carissimo don Corsi,
noi del forum sulla Questione Maschile(www.questionemaschile.org/forum) abbiamo seguito con attenzione la vicenda del volantino da Lei esposto tratto dal sito Pontifex.
Nel nostro forum, da anni, discutiamo quotidianamente della misandria, della dittatura femminista e del suo soffocante totalitarismo che vorrebbe ridurre al silenzio ogni voce non allineata ed imporre subdolamente, con sempre più arroganza, una legale discriminazione anti-maschile.
Noi riteniamo che l'intolleranza mediatica e sociale che si è scatenata nei suoi confronti, non sia un episodio isolato, ma la regole base che va imponendosi in tutto l’occidente e per la quale le donne dettano legge e non possono essere in alcun modo criticate (pena la gogna mediatica).
Questa grave regola non scritta, va imponendosi sempre più prepotentemente nella vita di ogni giorno, soprattutto perchè non esiste ancora una sufficiente coscienza maschile generale : false accuse di stupro, discriminazioni anti-maschili di trattamento sociale,legislativo e lavorativo (etichettate "positive" dalle femministe), padri privati dei beni e dei figli (solo nel 2012 più di trecento suicidi di padri separati),ecc. Ora la recente bufala del "femminicidio" con la quale si vogliono imporre modifiche legislative sessiste e maschicide a fronte di un fenomeno inesistente. Difatti, l'uccisione di una donna in quanto appartenente al genere femminile("femminicidio"), non solo è qualcosa di assurdo già da immaginare, ma è una teoria femminista che noi stessi abbiamo potuto analizzare nel quotidiano ed etichettare definitivamente come una totale idiozia (idiozia che, però, ha un suo preciso e subdolo scopo).
E proprio sulla questione del "femminicidio" noi siamo dell'idea che questa teoria vada zittita in questo modo:
-il "femminicidio", cioè la presunta uccisione di una donna in quanto appartenente al sesso femminile non esiste;
-l'uccisione di una donna non può essere mai ed in nessun modo più grave di quella di un uomo nè a livello morale nè legislativo;
-le donne commettono omicidi e crimini uguali e spesso peggiori di quelli maschili ed anzi la violenza femminile si dimostra spesso più abietta, dato che si focalizza in alta percentuale su persone deboli come bambini, anziani, disabili e/o comunque su soggetti che non si possono difendere adeguatamente. La vera differenza sta nel fatto che la violenza maschile viene quotidianamente evidenziata, propagandata ed analizzata dai media in modo morboso, mentre la violenza femminile viene trattata in modo marginale e molto spesso, addirittura, vigliaccamente insabbiata del tutto.
-le morte maschili sono in linea generale esponenzialmente maggiori (pensiamo ad esempio a quelle sul lavoro che raggiungono più del 98%), ma nonostante ciò nessuno si sogna di analizzare il problema e/o tirar fuori una qualsiasi legge sul "maschicidio" proprio perchè c'è un'indifferenza generale al maschile e perchè nessuno si sogna di pensare che la vita di un uomo valga di più di quella di una donna.
La verità è che siamo in guerra: i numeri parlano di un genocidio maschile culturale e psicologico ma anche fisico.
Siamo convinti che questa guerra vada combattuta con l’intelligenza e la strategia più opportuna nonchè con la preparazione quotidiana.
L'unica cosa che manca è una sufficiente consapevolezza generale ed un pò di coraggio.
Per il Forum sulla Questione Maschile
Cosimo Tomaselli
Che dite?
Ryu:
mah non è che mi stia così a cuore la chiesa, quello che mi sta a cuore è che non si può perdere il posto per motivi ideologici, figuriamoci se ciò di cui è stato accusato di aver detto non è stato detto.
ecco per fare non una metafora ma un parallelismo don Corsi è stato martire dei media. Perso il posto perché "presunto" oppositore dell'ideologia dominante :shifty:
Vicus:
Don Piero ha risposto al telefono (confermando le sue opinioni che erano state come al solito travisate), potrebbe anche non cestinare la lettera, ma dubito che risponda per iscritto. Per evitare un inutile silenzio consiglio toni cauti e concreti oppure di trasmetterla come lettera aperta a qualche altro sito, magari lo stesso Pontifex. In questo caso una certa vena polemica gioverebbe, rivolgendosi a un pubblico che ben conosce queste tematiche.
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