Il caso di cronaca del bimbo abbandonato in un cesso è stato già menzionato ma la trattazione fatta
dai media merita un topic ad hoc. Su questa vicenda le reti televisive hanno avuto un'altra occasione
di fare professione di esegesi femminista dei fatti. Ed è superfluo aggiungere che questa occasione è
stata ovviamente colta al volo visto che queste opportunità oggi le televisioni non le perdono mai.
Ha iniziato il cronista a definire, senza conoscerla, "disperata" la donna che ha buttato nel cesso suo
figlio appena partorito. Perchè, ovviamente, una donna che fa una cosa del genere lo fa soltanto in
quanto "disperata" e altre spiegazioni non ci sono nè possono esserci. Ma non poteva certo mancare
il commento della primaria del brefotrofio che dopo aver dato rassicurazioni sulla salute del piccolo si
è guardata bene dal criticare il folle gesto della genitrice: ha ribadito la tesi della "disperazione". Oh,
poverina, la madre era "disperata". Ha poi aggiunto: "Mamme in difficoltà, venite a partorire gratis
in ospedale: è più sicuro". Comunque, noi vi capiamo lo stesso, eh! Una simile comprensione i
padri che tagliano la corda e che non scaraventano nel cesso i loro figli se la sognano.