Con il giudice dottor Alberto Di Pisa, Procuratore della Repubblica a Palermo, parliamo dell'ormai famoso e annoso caso dei femminicidi. Dottor Di Pisa, esiste davvero il femminicidio? "assolutamente no. Questa è una categoria inventata dai giornali e dai giornalisti che come sempre hanno una sbrigliata fantasia". In che senso, scusi?
"nel codice penale non esiste il reato di femminicidio e uccidere un uomo o una donna, davanti alla giustizia penale è la stessa cosa, della medesima gravità. Ecco perché parlare di femminicidio non è esatto. Le ripeto: non si può pensare ad una sanzione più grave se questo atto è compiuto in danno della donna, esiste una parità costituzionale. Nel codice esistono le aggravanti da valutare caso per caso, nel concreto". Le ripeto, ma allora perché ne parlano con tanta insistenza i giornali? "perché la loro fantasia in fatto di parole è sbrigliata, è un tema che fa audience, ma credo che queste cose siano sempre esistite, ...
... oggi se ne parla di più, è sempre avvenuto".
Da che cosa dipende questa situazione, spesso legata a problemi della famiglia?
"dice bene, alla famiglia che ormai è entrata in una crisi molto forte e vive in una situazione di incertezza. Alcuni valori come la pazienza, la responsabilità, la fedeltà, sono venuti meno e accadono certi fattacci. I matrimoni sono sempre più fragili, delicati. Quando avvengono fatti di sangue, le colpe non sono mai tutte da una parte e dall'altra. La violenza va sempre e comunque condannata e mai giustificata e men che mai è possibile fare discriminazioni sulle donne. Io ho nel mio Ufficio delle Sostitute e sono tutte di grande valore e prestigio".
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