Autore Topic: Cognome del marito  (Letto 8158 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Re:Cognome del marito
« Risposta #15 il: Gennaio 03, 2013, 16:34:10 pm »
La MIA famiglia è quella di adesso (marito e bimbo)
la famiglia madre padre diventa secondaria ormai.

Le donne sposate in Italia hanno due cognomi.
E' normale che ad un certo punto la donna ami più il marito che suo padre e allora pretenda di perdere il suo cognome originario; ma come sappiamo queste sono di solito fasi transitorie. La normalità oggi è sposarsi più volte; i mariti cambiano, il padre è sempre lo stesso, quindi fate vobis.

Offline Fazer

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Re:Cognome del marito
« Risposta #16 il: Gennaio 03, 2013, 16:47:36 pm »
Era un discorso generale. Solo per dire che l'italiano, sentendosi intimamente provinciale, fà di tutto per allinearsi a quelle che ritiene essere le società più avanzate.
Del resto, l'undicesimo comandamento recita: "perchè nel resto d'Europa..." :cool: :doh: :cry:

In Ingilterra la mia cognata porta il nome del suo marito senza problemi.

Vero. Sui certificati di esistenza in vita per pensione estera che ricevo quotodianamente da tutta europa, il coniuge superstite (la vedova, ça va sans dire  :mad:) è indicata sempre e SOLO col cognome del (defunto ) marito.
E infatti, il computer dell'anagrafe...non la trova mai... :doh: :D

Offline zagaro

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Re:Cognome del marito
« Risposta #17 il: Gennaio 03, 2013, 16:48:40 pm »
La MIA famiglia è quella di adesso (marito e bimbo)
la famiglia madre padre diventa secondaria ormai.


Per me invece questo sottolineare che QUI le DONNE hanno il DIRITTO di mantenere il nome mi sembra assolutamente esagerazione del femminismo italiano.

Ma quali paesi avanzati lo fanno Max? In Ingilterra la mia cognata porta il nome del suo marito senza problemi.

con il precedente diritto di famiglia era così . la moglie prendeva il cognome del marito precedendo un 'in' per esteso.
dagli anni '80 con la riforma del diritto di famiglia ognuno tiene i proprio cognome.

adesso è in discussione una legge in cui il figlio possa assumere il cognome della madre, ma a parte la notizia non conosco il testo e  come possa agire la legge se approvata.

p.s.
fu abolito pure  il patronimico il famoso 'figlio di ' nei documenti
 mentre  per  lo stato civile adesso nei documenti pubblici si usano solo le dizioni 'coniugato/a' e di 'stato
 libero/a' ,

Offline Fazer

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Re:Cognome del marito
« Risposta #18 il: Gennaio 03, 2013, 16:53:05 pm »
di 'stato  libero/a' ,

No no Zagaro, solo di stato libero
Infatti passo il tempo a litigare con tutte quelle donne che, vedendosi sulla nuova C.I. la scritta "Stato civile: libero" si incazzano.
"Ma io sono donna, quindi...libera, non libero"... :mad: :mad: :mad: :doh: :doh: :doh:
Ma vaffanculo, và...

Offline zagaro

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Re:Cognome del marito
« Risposta #19 il: Gennaio 03, 2013, 16:55:39 pm »
No no Zagaro, solo di stato libero
Infatti passo il tempo a litigare con tutte quelle donne che, vedendosi sulla nuova C.I. la scritta "Stato civile: libero" si incazzano.
"Ma io sono donna, quindi...libera, non libero"... :mad: :mad: :mad: :doh: :doh: :doh:
Ma vaffanculo, và...

non sapevo, ma grammaticalmente hai ragione tu.

poi è stata abolita la dizione. capofamiglia con Intestatario scheda familiare,

e la figura della 'patria potestà' con la figura della 'potestà genitoriale'

Offline Fazer

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Re:Cognome del marito
« Risposta #20 il: Gennaio 03, 2013, 17:10:44 pm »
Già.
E siccome alla stupidità non c'è mai limite, è stata introdotta la possibilità, per i minori sotto tutela, di far comparire il nome del tutore sulla 4a pagina della C.I.
Così il poveraccio và in giro sputtanando a tutti il fatto di essere sotto tutela.  :doh:
Nel contempo, è facoltativa l'indicazione dello stato civile sulla C.I.
Così, chi non vuole far sapere di essere coniugato può chiedere che la riga resti in bianco, il minore disagiato, invece...è doppiamente gabbato e bastonato.
Viva l'Italia.

Alberto86

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Re:Cognome del marito
« Risposta #21 il: Gennaio 03, 2013, 18:29:40 pm »
Se fosse il "prendere il cognome del marito" il problema del genere maschie in Italia... :rolleyes:

Quì stanno tentando in ogni modo di eliminare/umiliare proprio la figura paterna.... :rolleyes:



Offline Fazer

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Re:Cognome del marito
« Risposta #22 il: Gennaio 03, 2013, 18:35:18 pm »
"prendere il cognome del marito"...

Infatti ben più grave è "prendere un coglione per marito".  :D

Alberto86

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Re:Cognome del marito
« Risposta #23 il: Gennaio 03, 2013, 18:46:17 pm »
Infatti ben più grave è "prendere un coglione per marito".  :D

 :D

Offline Lucia

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Re:Cognome del marito
« Risposta #24 il: Gennaio 04, 2013, 14:13:47 pm »
Se fosse il "prendere il cognome del marito" il problema del genere maschie in Italia... :rolleyes:


è sempre per colpa di femminismo anche se in questo caso crea problemi alle donne come me, che vogliono continuare questa tradizione di chiamarsi come il marito.

Offline zagaro

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Re:Cognome del marito
« Risposta #25 il: Gennaio 04, 2013, 14:22:22 pm »
è sempre per colpa di femminismo anche se in questo caso crea problemi alle donne come me, che vogliono continuare questa tradizione di chiamarsi come il marito.

non è colpa del femminismo in se,
è che  il mondo sta progressivamendo andando da  un insieme di società ad un insieme di singoli,
anche quella dizione 'la famiglia cellula della società' sta sparendo verso l'insieme dei singoli

giusto o sbagliato  è l'evoluzione

Alberto86

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Re:Cognome del marito
« Risposta #26 il: Gennaio 05, 2013, 14:37:47 pm »
è sempre per colpa di femminismo anche se in questo caso crea problemi alle donne come me, che vogliono continuare questa tradizione di chiamarsi come il marito.



Non ti saprei dire se è diretta colpa del femminismo.
La cosa certa è che se oggi dichiarassi una cosa simile nelle vicinanze di un gregge femminista, ti beccheresti pesanti imprecazioni.

Online Cassiodoro

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Re:Cognome del marito
« Risposta #27 il: Gennaio 06, 2013, 00:44:30 am »
Secondo l'art. 143 bis del codice civile “La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze”. Il doppio cognome, da nubile e da coniugata, parrebbe dal tenore dell'articolo un obbligo legale, anzi -di piu'- un automatismo.
Automatismo retaggio di una potesta' patriarcale sul quale il legislatore non e' mai intervenuto per modificarlo, nemmeno in occasione della riforma del diritto di famiglia.
Che poi, a ben vedere, e' rimasta una norma rimasta lettera morta. Quando una donna si sposa in tutte le “registrazioni” amministrative la donna italiana coniugata e' indicata con il proprio cognome; sulla carta di identita' e sul passaporto –quindi sui documenti principali– mantiene unicamente il proprio cognome. L'indicazione del matrimonio appare abbreviata, sui documenti di identita', solo se sia lei stessa a richiederlo.
Perche' se la norma esiste non la applica nessuno? Della questione si e' occupata la Corte di cassazione diversi decenni fa in una sentenza del 13 luglio 1961: l'art. 143 bis del codice civile va interpretato nel senso che la moglie ha il diritto, non l'obbligo, di aggiungere il cognome del marito al proprio. Ancora secondo il Consiglio di Stato nel parere n. 1746/97 del 10 dicembre 1997, “ai fini dell'identificazione della persona vale esclusivamente il cognome da nubile”.
In materia di passaporti, inoltre, esplicativo il seguente passaggio della circolare dei Ministro degli esteri n. 2 del 6 marzo 1998 sui passaporti a lettura ottica: “L'apposizione del cognome del marito nel passaporto della donna sposata deve intendersi essere facoltativa. Essa e' quindi effettuata a richiesta dell'interessata, la quale, comunque, dovra' essere informata dall'operatore della possibilita' di avvalersi di tale facolta'. Invero, l'art. 143 bis del codice civile, il quale prevede che "la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze", va inteso nel senso che e' attribuita alla moglie la facolta' di aggiungere al proprio cognome quello del marito. Esiste, in proposito, un consolidato orientamento dottrinale e giurisprudenziale per il quale l'aggiunta del nome del marito ha carattere di mera facolta', in applicazione del principio costituzionale della parita' tra i coniugi”.
Similmente, la carta' d'identita' contiene i dati anagrafici risultanti dall'atto di nascita (l. 1064/1955 e D.P.R. 432/1957). Infine, qualora la moglie volesse aggiungere sui propri documenti personali i dati del coniuge dovrebbe avviare un procedimento amministrativo di cambiamento del cognome, procedimento che si conclude con un decreto del Ministero dell'Interno.
In conclusione, l'art. 143 bis del codice civile non impone alcunche' ma per dirla con le parole della cassazione “si applica ai rapporti sociali”. Che vuol dire? Che la “signorina Bianchi” (da nubile), quando andra' dal macellaio verra' chiamata “signora Rossi” (da coniugata), o potra' pretenderlo, cosi' come a teatro, al cinema, a cena, ecc. ecc.
Un articolo inutile, mai applicato, ma non per questo innocuo, poiche' residuo di una tramontata societa' patriarcale e maschilista. Un articolo -nell'ottica della modernizzazione e attualizzazione del diritto di famiglia- da abrogare o da modificare consentendo non alla sola moglie, ma anche al marito, di aggiunge al proprio cognome quello della moglie, affinche' la norma rispecchi i cambiamenti di costume avvenuti nella societa' italiana dal 1942 ad oggi.

http://www.aduc.it/articolo/nel+nome+marito+cognome+della+moglie+dopo_16940.php
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"