http://www.repubblica.it/rubriche/parla-con-lei/2013/01/02/news/il_catalogo_dei_maschi_in_affitto-49818502/?ref=HREC2-12Il catalogo dei maschi in affitto
di ANAIS GINORI
Comprereste un uomo in scatola? Se a essere rinchiuso in un cubo di vetro ci fosse una donna nessuno si stupirebbe o quasi, mentre fa discutere la campagna pubblicitaria di Adopte un mec, uno dei siti d’incontri più popolari in Francia. I promotori, infatti, si rivolgono solo alle donne, per lo più giovani ed emancipate. Già il titolo sottolinea un’inversione dei rapporti di forza: è la donna che deve adottare (o magari solo testare) uno dei poveri maschi iscritto al sito. Le clienti del sito possono sfogliare i candidati come in un catalogo di supermercato.
In uno dei manifesti si vede una signora che spinge un carrello con all’interno un ragazzo. Shopping sentimentale. Qualche settimana fa, Adopte un mec ha occupato un locale commerciale nel centro di Parigi. Nelle vetrine erano esposti uomini in carne e ossa, declinati per le varie tipologie. Il romantico, il forzuto, l’intellettuale, e via offrendo. Le ragazze venivano a dare un’occhiata, se erano interessate se ne andavano con un numero di telefono o una email. Il successo del sito francese (oltre 2,5 milioni di utenti) è basato anche su un linguaggio malizioso e ironico. Basta leggere alcune réclame. «Liquidazione totale sui ricci». «Settimana internazionale dei baffi».
I francesi sono stati pionieri dell’amore 2.0, dai tempi dell’invenzione del Minitel negli anni Ottanta, e la società d’incontri online Meetic è diventata leader nel settore. In un mercato
che si iper-specializza, Adopte un mec è riuscito a ritagliarsi un pubblico. Dopo tanto scandalo per la mercificazione del corpo femminile, ora sono le donne a divertirsi con i corpi degli uomini, trattandoli come prodotti di (breve) consumo. È una tendenza generale: i toy boy, i ragazzi-giocattolo, si vedono nelle pubblicità o anche al cinema. E pensate: loro, finora, neanche protestano. -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Eh già, la mercificazione del corpo femminile è uno scandalo e blablabla, quando si tratta di maschi invece, "ora sono le donne a divertirsi con i corpi degli uomini, trattandoli come prodotti di (breve) consumo"...
Ma vabbè, da una che di cognome fà Ginori (quello dei cessi) che potevamo aspettarci?
Comprati una confezione di WC Net, e lavati la bocca...