Voglio dire c'è una volontà che tesse le trame del femminismo? Ok, vediamo di capire in modo più approfondito quali sono le dinamiche dietro a tutto ciò, iniziamo a dare un volto, dei nomi a quelle che sono fino ad ora mere congetture (ripeto, rispettabilissime eh? ma pur sempre congetture).
Io non mi complicherei troppo la vita.
Le varie lobby come quella ebraica, le cattoliche, le cristiane, l'islamica, la massoneria il rotary e quant'altro sono soltanto strumenti.
Anche se, ricordiamoci che anche l'Italia ha ormai (guarda che caso, dagli anni settanta) la sua luciferina loggia massonica *esclusivamente* femminile che, sicuramente, sta agendo a mò di piovra in tutti i settori.
E' anche lei uno strumento, ma avere un'organizzazione strutturata in gerarchia, ove le adepte, oltre ai vincoli di obbedienza agiscono per dovere di amicizia tra consorelle, nella quale ci sono persone che pensano 27 ore al giorno come acquisire nuovi privilegi sessisti, qualcosa fà.
Pensa alle faS... hanno tentato di svicolarsi e, a meno che non sia il solito show, le stanno disintegrando.
Tuttavia i romani, quando accadeva qualcosa si domandavano: cui prodest?
A chi conviene il femminismo?
Alle donne?
Per niente. Le donne non lo capiscono ma hanno peggiorato la loro condizione, intesa anche come possibilità di essere felici.
Da privilegiate, esonerate dal lavoro retribuito e dalla guerra, le donne sono ormai diventate schiave quasi quanto gli uomini.
Con in più il fatto che si sobbarcano i lavori domestici.
Poche palle... io non credo a quegli zerbini che affermano di aiutare la moglie. Chi sarebbe così scemo da sposarsi se poi dovesse continuare a passare l'aspirapolvere?
Sono le donne a dirlo? Le donne mentono. Mentono sulla loro età, sui loro orgasmi, sul numero di partner e mentono anche sui mariti che le aiuterebbero così come mentono sulla loro altezza, indossando i tacchi; sulle loro bellezza, truccandosi; sulla loro magrezza e sulle dimensioni delle loro tette.
Sono come qui ragazzini che a sedici anni raccontano di avere già scopato o quei pescatori che allargano le braccia per indicare le dimensioni dell'ultima preda.
Ma loro, appunto, sono ragazzini... o pescatori....
Le donne pensano ancora che la parità sia tutta diritti e nessun dovere. Non conoscono il concetto di responsabilità.
Le donne di oggi sono più infelici di quelle del passato.
Si fanno psicanalizzare, si impasticcano, rompono i coglioni, a causa delle loro nevrosi rovinano la vita a se stessi e a chi sta loro vicino ma, soprattutto, ai lolro stessi figli.
Conviene agli uomini il femminismo?
Certo che no. la disoccupazione maschile aumenta ma non cambia la condanna sociale nei confronti del maschio che non lavora.
I criteri di accesso al lavoro sono diventati nozionistici (questionari, test).
In più hanno perso il loro sacrosanto diritto di paternità.
Conviene ai bambini?
No di certo.
I bambini di oggi ingrassano con le brioscine, stazionano ore ed ore davanti alla TV, parcheggiati da una struttura all'altra, non giocano più.
Non imparano ad interagire, a stabilire gerarchie, ad arruffianarsi o a combattere, a lottare per affermarsi, a riconoscere la bontà delle idee altrui, a compiacersi dei risultati altrui reprimendo sentimenti come invidia e gelosie.
Non saranno mai uomini.
L'emancipazione della donna, ossia la sua riduzione in schiavitù, conviene soltanto ai datori di lavoro.
Ecco, chi ci guadagna.
Abbassare troppo i salari, secondo il gioco capitalista, porta la classe lavoratrice a rischio di ribellione.
Costringere le donne a lavorare, ha fatto si che i salari per nucleo fossero due e non più uno. Il che ha consentito che il costo del lavoro sia stato quasi dimezzato (il lavoro della donna costa di più e rende di meno) senza che il popolo patisse la fame e si accorgesse dell'imbroglio ribellandosi.
Coloro che speculano sul lavoro umano sono i burattinai del femminismo e, per fare ciò che fanno, usano le lobby testè citate.
Come tutte le lobby agiscono, servendo ora un padrone, ora l'altro, ma sono esecutive non complottiste di concetto.