Il punto non è credere o non credere. Il problema sta nel prendere alla lettera tali letture. Un approccio medievale a mio parere, non scevro da un certo grado di pericolosità.
A parte il fatto che chi usa il termine "medioevale" in accezione negativa ,vuol dire che non sa cosa è stato il medioevo oppure si ricorda del medioevo solo quello che piace a lui...
Per quanto riguarda la religione il fulcro fondamentale è proprio la fede , senza la fede non sarebbe possibile credere nel cristianesimo .
A questo punto un credente o accetta ciò che sta scritto , ma , ripeto , non può dire io sono cristiano senza poi condividere ciò che dice il critistianesmo . Ed in Italia , questo fenomeno è ancora putroppo frequente , l'Italia è il paese per eccellenza dei "due piedi in una scarpa" non solo nelle guerre...di chi va in Chiesa a prendere la comunione e poi ruba (vedasi i politici della vecchia Democrazia Cristiana) di chi predica i valori cristiani per poi commettere adulterio (vedasi Berlusconi) e poi l'Italia è anche il paese dei cattocomunisti ovvero di chi va in Chiesa e dice di essere cristiano a poi vota comunista , a favore dell'aborto , della legalizzazione delle droghe etc. , con la giustificazione famosa , che Gesù Cristo è stato il primo comunista...In Italia pare che ognuno fa un pò come gli pare e (soprattutto) come gli conviene...