...Le femministe criticano con asprezza ogni e qualsiasi mezzo che riduce il potere contrattuale femminile...
Ho plaudito a Icarus, Animus e Bhishma in forma eclatante per nascondere la cruda verità sotto una parvenza di provocazione.
Non è una provocazione.
Uteri artificiali e amanti sintetiche sarebbero un'aberrazione in altri luoghi e tempi, ma nel contesto della deriva occidentale non lo sono più.
Ricordo che l'utero sintetico è stato previsto/pronosticato già alla fine dell'800.
La casalinga robot è molto più recente (ricorderete certo quel film di Alberto Sordi) mentre l'amante sintetica è stata anticipata dalle bambole di gomma.
Quando la tecnica sostituisce la natura in questi momenti essenziali della vita, vuol dire che siamo caduti in basso. E infatti siamo precipitati nel disumanesimo.
Questo vuole la tecnica e questo vuole il femminismo con lo scopo di "liberare" la donna dalla gravidanza, dalla cura, dal sesso. Cioè di liberarla dal suo specifico. La donna non vuole più essere donna.
Ne ha tutto il diritto.
Il risvolto però è micidiale per le donne, perché a quel punto cadono tutti i motivi per i quali gli uomini le cercano, le desiderano, le compiacciono, le pagano etc . Questa "spiacevole" conseguenza è finalmente intravista ora, nel momento in cui si preannucia l'amante artificiale.
Questa è davvero una terribile minaccia al potere femminile. Di qui la "critica" delle femministe.
Che poi uno dica: preferisco quelle in carne ed ossa, è un fatto individuale.
La realtà collettiva è la minaccia - ora solo simbolica ma non perciò irrilevante - della futura inservibilità sessuale femminile.
L'inutilità maschile è uno degli strumenti di umiliazione degli uomini usata nel male bashing, un'arma di distruzione. L'inutilità femminile è finalmente la contro arma.
Adesso abbiamo in mano "l'amante sintetica" (pronta o in divenire, non fa differenza) da usare come
arma di rappresaglia.
C'è una guerra in corso.
Tecnica e femminismo (amici per la pelle) hanno portato il deserto sulla terra. Combattiamo dunque nel deserto.
Insenso contro Insenso.
Rino