Zelig: i maschi assunti perchè bravi, le donne raccomandate dalle quote rosa

[Brutale]

chi ha scritto l'articolo ha provato a confendere meritocrazia con le quote rosa, ma alla fine si contraddice da solo:

Zelig, il nuovo corso: meritocrazia e quote rosa

Lo show premia chi ha fatto la gavetta e le donne.

Dopo decine di comici e migliaia di battute torna Zelig e, come il personaggio di Woody Allen da cui prende il nome, si trasforma in una veste tutta nuova: e nuovi sono i due conduttori, i sicilianissimi Teresa Mannino e Michele Foresta, “perché certi lavori i comici del Nord non li vogliono più fare” è la battuta, folgorante come  al solito, del Mago Forrest.

Cambia anche la location, non più il Teatro Arcimboldi, ma il tendone di Piazzale Cuoco, dove anni fa si esibirono gli Area e Cochi e Renato.

Un posto che, secondo il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri, rappresenta un ritorno alle origini; e di recuperare lo “spirito della tenda” parla anche Gino Vignali, ideatore insieme a Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo, del Progetto Zelig: un luogo insomma che permette di instaurare un approccio più intimo e diretto con il pubblico, cosa che un grande teatro lirico rendeva più difficile.

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Inoltre gli autori sembrano sensibili alla meritocrazia, uno dei temi centrali nei dibattiti attuali. I comici, anche quelli meno conosciuti, hanno una gavetta alle spalle, fatta di provini, spettacoli dal vivo e un periodo di rodaggio a “Zelig Off”.

E ciò dimostra che, per arrivare a Zelig, ci vogliono gli attributi, come ricorda Gino, e proprio questa serietà che ha permesso di costruire un gruppo così compatto e così leale al suo interno.

Anche le quote rosa sono garantite da un discreto numero di comiche: Teresa Mannino e compagne dimostreranno che si possono ben abbinare femminilità e capacità di far ridere.

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Perché è questo ciò che vogliono gli autori del programma: puntare sulla comicità pura, più difficile da sviluppare rispetto alla satira, per portare il pubblico ad una grossa, grassa risata, senza particolari finalità ulteriori.

Infine, non poteva mancare un riferimento a Claudio Bisio (che sarà presente nella prima puntata, mentre la Cortellesi è attesa per l’ultima), per anni 'lider maximo' della trasmissione, la cui raffinata bravura gli ha permesso di accompagnare tutti, ma proprio tutti, i comici presenti.

Come sarà Zelig senza Bisio? Se Gino e Michele ammettono che è come immaginare 'il Barcellona senza Messi' siamo sicuri che il talento della  Compagnia porterà comunque ad un successo.

http://www.rumors.it/notizie/62959/articolo.htm#comment-120611

[Massimo]

La meritocrazia va bene per i fessi, cioè per i maschi. Da che mondo è mondo, o almeno da che Italia
è Italia, i furbi e i privilegiati si fanno raccomandare, Brutale. Non lo sapevi?

[BruceBoy]

Mah io dove lavoravo,vi faccio un'esempio...c'avevo una collega,che aveva trattamenti di favore al contrario di me,benche io lavorassi pesante anche,prendevo la stessa elemosina sua,anzi lei ebbe anche un 150 euro in più a dicembre.
E poi dicono che le donne vengono trattate peggio sui luoghi di lavoro,secondo me,a meno che non siano lavori di forza,previo leccaculate varie,son avvantaggiate le donne.

[Warlordmaniac]

Leggendo solo il titolo, questi scoprono l'acqua calda. Le quote rosa servono proprio a mettere dentro delle donne che senza quote rosa rimarrebbero fuori. Ovviamente le femministe alludono al fatto che le donne rimangono fuori perché vittime di maschilismo, ma sappiamo che è una minchiata senza capo né coda, che con questa crisi è ancora più ridicola. Io imprenditore ho tutto il vantaggio di far lavorare chi mi fa guadagnare di più, indipendentemente dal sesso.