Autore Topic: Ha sfigurato l'ex fidanzato con l'acido, gli inquirenti: "non chiamatela mostro"  (Letto 2213 volte)

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Offline falseaccuse

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Lui l’aveva lasciata perché portava in grembo sua figlio ma lei, anziché darsi per vinta, ha ben pensato di mettere in atto una terribile vendetta. Ha fatto così sequestrare quello che ormai poteva considerare il suo ex fidanzato, lo ha fatto picchiare con un bastone e, infine, gli ha fatto versare addosso dell’acido muriatico, dopo averlo fatto incappucciare. Ora, dunque, un 26enne di Travagliato, piccolo centro in provincia di Brescia nei pressi del lago d’Iseo, è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Brescia in condizioni gravissime, tanto da lottare tra la vita e la morte.
Sembra che il ragazzo sia stato pedinato fin sotto casa di un’amica e qui sarebbe caduto nella trappola. La ragazza incinta, 23 anni, avrebbe chiesto aiuto ad un suo amico, un uomo di 43 anni di Gussago, ultrà del Brescia, il quale ha materialmente messo in atto l’atroce vendetta e che ora è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Chiari,  guidati dal capitano Egidio Lardo.
Il 43enne è ora in carcere in attesa della convalida del fermo ed è accusato di lesioni personali gravissime, mentre la giovane mandante della tortura è attualmente ospitata da una struttura protetta in attesa di partorire, cosa che dovrebbe avvenire entro pochi giorni. Il 26enne, come detto, lotta per la vita ma sembra quasi certo che, se dovesse sopravvivere, perderà la vista a causa dell’eccessivo danneggiamento dei bulbi oculari.

http://attualissimo.it/ragazza-incinta-lasciata-dal-fidanzato-lo-fa-torturare-con-lacido/ (questo è l'antefatto, anche se pare che il figlio della Perotti in realtà non fosse suo come invece scritto nell'articolo: lei si è sempre rifiutata di fare il test del DNA)

http://paralleloquarantuno.it/?p=3048

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In principio era il femminicidio, e rappresentava, ai miei occhi, l’ultima strage, l’ultima frontiera della barbarie e dell’odio cieco. C’è ancora il femminicidio, sia chiaro, e lascia ogni giorno muti perché ogni giorno una donna viene colpita a sangue, massacrata, finita per strada o in un angolo di un appartamento. Ma si sta diffondendo un altro bollettino di guerra, un’altra follia: l’aggressione con l’acido, l’acido gettato in faccia da ex fidanzati delusi ai loro compagni. Perché quest’altro simbolo del male? Perché quest’altra punizione malvagia e malefica inflitta in nome di un amore che non è amore, ma è solo malattia? Sociologi e psicologi si affanno a trovare un colore, un’identità, una spiegazione a questa diabolica tecnica di vendetta che colpisce tutti, indistintamente, uomini e donne.
Ora io voglio raccontarvi la storia di William, che vedete nella foto: un ragazzone di nemmeno 30 anni, completamente sfigurato dall’odio della sua ex. Lo hanno aspettato, la ex e un suo complice, sotto casa: William è stato aggredito, gettato a terra e gli hanno rovesciato addosso un secchio di acido solforico. “Lì per lì non ho neanche sentito dolore, poi a poco a poco un senso di bruciore devastante ha invaso tutto il corpo”, racconta William.
La faccia sfigurata, il collo sfigurato, un occhio perso, un altro mezzo perso non per l’acido ma per le botte, perché la ex e il suo compare lo hanno pure riempito di botte. Sette operazioni chirurgiche, altre in programma per recuperare un minimo di vita, per muovere bene mani e braccia, per recuperare quella che i medici, spesso scogliosi nel loro linguaggio tecnico, chiamano “la quotidianità”. “Ma sto bene, oggi sto bene – spiega William – sono vivo ed è già molto”. Certo, devono ricostruire le orecchie, a William, perché anche quelle sono state sciolte dall’acido. Insomma, il futuro è pieno di incognite e tra l’altro William vorrebbe un lavoro perché quello che faceva prima (aveva un bar) ora non è sostenibile.
E lei, l’assassina mancata per un soffio? Lei è incinta, è in una comunità. È stata accusata di lesioni gravissime. “Ed è questa la mia grande amarezza – spiega William – perché non le hanno dato neanche il tentato omicidio. Dicono gli inquirenti: non facciamola passare per un mostro”. Ecco, non è un mostro, no. Non lo sappiamo neanche noi cosa sia

http://www.bresciatoday.it/cronaca/travagliato-william-pezzullo-elena-perotti.html („1 luglio 2013“)

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Brescia: sfigurarono William Pezzullo, condannati a 10 anni
„Al termine del processo celebrato con rito abbreviato sono stati condannati a dieci anni Elena Perotti e Dario Bertelli, la 22enne ed il 44enne bresciani che la notte tra il 19 e 20 settembre scorso sfregiarono con dell'acido William Pezzullo, 27 anni, pure residente nel Bresciano ed ex fidanzato della donna, allora incinta al nono mese.

Il giudice ha accolto le richieste del pm, che per entrambi a metà giugno aveva chiesto la condanna a dieci anni per lesioni gravissime, aggravate da premeditazione, sevizie e crudeltà e minorata difesa.“

Offline Mercimonio

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questa e' una pazza, altro che comunita' protetta !!

e l'altro coglione ultras del Brescia poi ... una bella coppia !

e adesso la vittima che cazzo potra' fare ? cecato da un occhio, sfigurato in faccia ... nessuno gli dara' mai lavoro, finira' come tutti i disabili incazzato con tutto e tutti e col mondo intero.