In rilievo > Osservatorio sulla Misandria e sul Male-bashing

inquantodonna.it

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kautostar:

--- Citazione da: Guit - Aprile 27, 2013, 15:56:00 pm ---Il GGR rivela, insieme ad altre evidenze, una connessione tra le oligarchie del capitalismo finanziario internazionale, le organizzazioni non governative, in primis l'ONU (vedi Agenda 21), la corrente di pensiero del laicismo scientista, per un comune disegno antropologico di ispirazione matriarcale. E pure questo è scritto nero su bianco migliaia e migliaia di volte, e si chiama empowerment femminile, cioè potenziamento di un sesso spacciato come egalitarismo

--- Termina citazione ---
Il modello di donna in carriera, è indubbiamente un modello che piace molto ai PADRONI DELLA FINANZA, perché è economicamente più  conveniente(per loro), rispetto alla donna che fa la madre a tempo pieno, o che fa lavoretti part -time, ma dipende economicamente dal marito. Spingere le donne a competere nel mondo del lavoro, significa avere più "forza lavoro" ,più competizione, più produzione e più consumo. In una parola aumento del PIL, e aumento del credito al consumo!

Red-:

--- Citazione da: kautostar - Aprile 27, 2013, 15:19:30 pm ---Ma se ci pensi bene, cos'è la storia della civiltà umana, se non una storia di tecniche di superamento dei limiti naturali? Anche i primi uomini che hanno inventato e fabbricato le prime lance, le prime cerbottane, le prime fionde, i primi archi con frecce, le prime trappole per animali, hanno di fatto SUPERATO LA NATURA, visto che gli esseri umani non hanno artigli, e zanne affilate, e sono anche piuttosto lenti, perciò senza armi non avrebbero potuto  cacciare in maniera efficiente. Anche i primi uomini che hanno addomesticato animali, e inventato l'allevamento, o l'agricoltura, sono andati "contro natura". Anche l'invenzione della ruota, e dei carri, è "contro natura", e potrei andare avanti all'infinito......praticamente tutte le tecniche e tecnologie umane sono un superamento della natura, e la storia umana è la storia della "sfida" dell'uomo "contro" la natura, per superare i limiti, e migliorare la vita umana!
Se agli uomini del 1938 avessero detto che nel terzo millennio, sarebbe stato possibile modificare direttamente il genoma degli esseri viventi, per "creare" nuove varietà di piante e animali che potrebbero essere vantaggiose per l'uomo, non ci avrebbero mai creduto (nel'38 non si conosceva nemmeno la struttura e la funzione del DNA)Eppure oggi, pur con tutti i limiti, e le problematiche, la possibilità di modificare direttamente il DNA è realtà!
Certo, ovviamente il superamento totale della procreazione naturale(per fortuna, visto che creerebbe uno sconvolgimento senza precedenti,  causando talmente tanti problemi etici e pratici, che potrebbe anche rivelarsi una disgrazia per l'umanità)  è lontano da venire(e forse non avverrà mai) ma il superamento parziale è già realtà.Oggi una donna, per mezzo della fecondazione in vitro, può portare in grembo, e partorire un figlio non suo, cosa che di per sé sovverte le "leggi naturale" della riproduzione sessuata. Se l'avessero detto a tua nonna, non ci avrebbe mai creduto!

--- Termina citazione ---
Ok, sulla prima parte ci sarebbe molto da dire, ma non ne ho voglia (già detto molto in passato). Ti ricordo solo al volo la vicenda della "guerra dei passeri" in Cina.

Sull'ulitma parte invece vedo che concordi con quanto ho scritto io, in sostanza. La fecondazione artificiale di cui parli è pratica riservata a pochi, ed è inimmaginabile che possa diventare pratica di massa. Ergo ha valore solo per il suo significato simbolico, ma poco (o niente) di più.
Immaginiamo i 60 milioni di italiani. Togliamo vecchi e bambini, immaginiamone 40 milioni.
Ora, tutti questi dovrebbero trovare o un donatore o una donna disposta a ospitare il proprio figlio, si presume per soldi.
Oppure ognuno dovrebbe fara ricorso all'utero artificiale o quantaltro.
....A parte il fatto che non ci sarebbero abbastanza uteri artificiali su tutto il pianeta, poi si presume che il tutto abbia un costo non indifferente.
In ultimo ci sarebbe da domandarsi PERCHE' cappero far ricorso a tutto sto enorme ambaradan per fare un figlio.

Ergo, deduzione finale, l'idea di una fecondazione artificiale di massa è davvero molto più incredibile di tante altre ipotesi, incredibili solo se nn ci si documenta abbastanza e se non le si analizza senza pregiudizi.

Guit:

--- Citazione da: kautostar - Aprile 27, 2013, 16:22:21 pm ---L'unica cosa che  non mi era chiara era il significato di "mondialismo femminista". Non credo che ci sia              una lobby mondiale di femministe, ma piuttosto c'è una tendenza sociale generalizzata a criminalizzare e incolpare i maschi(anche  quando non hanno fatto nulla di male) e esaltare-santificare o assolvere le femmine. E questa tendenza si inizia respirare a partire dagli asili e dalle scuole elementari(in cui gli insegnanti sono al 90% donne e femministe)...ma più che ingegneria sociale, mi sembra una tendenza che parte "dal basso"

--- Termina citazione ---

La ragione sessuale così come quella razziale, ha radici filogenetiche. Il confronto/conflitto tra i sessi esiste da sempre, ed è stato un gioco da ragazzi strumentalizzarlo per far sembrare che fosse una mozione "dal basso". Effettivamente lo è, ma l'esasperazione del conflitto, la sua trasformazione da confronto dialettico per la complementarietà riproduttiva a guerra dei sessi, è il risultato di una gigantesca operazione culturale che va avanti da oltre mezzo secolo, che copre due o tre generazioni e di cui oggi vedi gli effetti finali.
Tu dici che non esiste un sistema di lobby, conosci la Convenzione di Istanbul?

http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/FFC77BA1-49A5-4355-960D-F93213D1653D/0/Convenzione_Istanbul_violenza_donne.pdf






Guit:
Per capire una guerra bisogna capire quali sono le armi che vengono usate. Nella guerra dei sessi ci sono quelli che io sto iniziando a chiamare "vettori di matriarcato". Sono una specie di cavallo di troia, quindi istanze e argomentazioni che passano ogni confine e ogni sbarramento morale perché ritenute giuste, innocue e auspicabili, ma che all'interno trasportano altri contenuti.
La violenza sulle donne è politicamente parlando un vettore di matriarcato, perché al suo interno trasporta la Convenzione di Istanbul dove si prevede che ogni normativa di carattere preventivo contro gli uomini in generale, non può essere considerata discriminatoria, lasciando il campo aperto a ogni tipo di abuso di stato sesso-razzista anti-maschile. Ogni polemica sul tema è schermata in forza della bontà della causa. Ogni obiezione diventa automaticamente apologia di violenza sulle donne. Questa è un'arma di guerra.


Red-:
I "complotti"
Molto in breve, secondo me non credere ai complotti è giusto, non avrei nulla da ridire a proposito.
Credere, infatti, significa fare atto di fede. Mi dicono che nelle antille esiste il gufo dal becco bianco che esaudisce i desideri, e io ci credo. Faccio atto di fede.
Allo stesso modo, per essere seri, anche non credere è fare atto di fede. Mi dicono che non esiste il celacanto, e io ci credo. Mi dicono che non esistono complotti, e io ci credo.

Tornando coi piedi per terra, se non credo ai complotti, per coerenza non devo credere a Gladio, non devo credere alla copertura sul caso Ustica, non devo credere ad una quantità di altre cose.
Ma se invece credo ai complotti, allora posso ad esempio credere ai rettiliani, agli asini che volano, agli "elohim" o come si scrive.

Forse è necessario procedere diversamente. Ma per farlo è necessario ragionare, riflettere, documentarsi. Cosa peraltro non facile, in molti casi.
Ma altrimenti non ho alternative: o credo o non credo. E in entrambi i casi il rischio di prendere cantonate è molto alto, anzi: a volte è quasi una certezza.

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