A proposito di voto ed elezioni, mi è venuta in mente questa cosa.
Premetto che sono meridionale ma vivo in emilia romagna, dove spesso al bar trovi sui tavoli da leggere l’unita, che io personalmente non mi sognerei mai di acquistare.
Bene, dando un occhiata distrattamente ho visto che era presente un elenco dei risultati delle primarie del pd svolte in tutta Italia, credo per eleggere le cariche provinciali del partito ma non ne sono sicuro.
Comunque mi andò l’occhio su “procedure per la votazione”, dove si spiegava che ogni elettore aveva diritto ad una preferenza, che diventavano due se votavi per candidati di generi sessuali diversi.
Pensate che assurdità, e che ingiusto vantaggio può derivarne al candidato/i del genere sessuale minoritario(all’interno della lista di candidati).
Questa non è democrazia, è minchiocrazia.
Tra l’altro una lampadina nel cervello mi suggerisce che magari uno degli scopi dell’attuale legge elettorale, che non consente espressione di preferenze, sia quello di far eleggere molte più donne di quelle che ce l’avrebbero fatta in una competizione più onesta, cioè con la possibilità dell’elettore di scegliere il candidato.
Questi le infilano nella lista ed il gioco è bello e fatto, elette senza sforzi.
Altro che porcellum, è uno zerbinum.