Autore Topic: Obama il sottomesso  (Letto 7938 volte)

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Alberto86

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Obama il sottomesso
« il: Gennaio 23, 2013, 17:07:57 pm »
Alla Casa Bianca a portare i pantaloni è la First Lady. E' lo stesso Barack Obama a rivelarlo. "Michelle lavora per me, ma solo in ambito pubblico, perché in casa i ruoli sono invertiti", ha dichiarato il presidente americano nella sua prima intervista dopo la rielezione, pubblicata dal settimanale "Chi". E la moglie lo ha confermato: "Sì, a casa non è più la stessa cosa. Io non sono un soprammobile".
Nel corso dell'intervista il presidente ha parlato anche delle figlie, Malia e Sasha. "C'è una cosa che mi spezza il cuore", ha rivelato, "e non è tanto la prospettiva di un amichetto, ma è il fatto di vederle crescere. Quando penso che Malia se ne andrà, l'idea mi sconvolge. I momenti che trascorri con i figli, le gioie che ti danno, un minuto dopo l'altro. L'idea che questo non durerà per sempre, mi fa male".

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1078377/obama-a-casa-comanda-michelle.shtml

Online Massimo

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #1 il: Gennaio 23, 2013, 17:33:10 pm »
Oramai sono cose che devi dire per mantenere la popolarità in Occidente.
Sai che disastro politico ed elettorale per Obama se avesse detto che a casa sua moglie si comporta
esattamente come si comporta in pubblico? O pensi che Romney, se avesse vinto le elezioni avrebbe
potuto comportarsi diversamente?
« Ultima modifica: Maggio 24, 2013, 10:34:46 am da Alberto »

Offline Brutale

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #2 il: Gennaio 29, 2013, 18:32:50 pm »
Citazione
"Michelle lavora per me, ma solo in ambito pubblico, perché in casa i ruoli sono invertiti"

ma non doveva essere il contrario, cioè gli uomini a casa e le donne a far carriera?

Citazione
"Sì, a casa non è più la stessa cosa. Io non sono un soprammobile".

fare il nodo alla cravatta e portargli le ciambelle non basta

Offline COSMOS1

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #3 il: Gennaio 30, 2013, 09:13:57 am »
Dio cè
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Offline Vicus

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #4 il: Gennaio 30, 2013, 12:09:13 pm »
Stessa aria in molti paesi d'Europa, ad es. su matrimonio, programmi scolastici ecc.
Si parla tanto di stato laico e libertà religiosa ma la legge così laicamente approvata è diventata più intoccabile di un sacro principio: come se per il solo fatto di essere legge non potesse essere soggetta a critiche e migliorie.
Ma allora anche la libertà di coscienza dovrebbe contare: non c'è alcuna ragione sociale per imporre di procurare aborti a medici che non vogliono, non si è più su un terreno laico ma la motivazione assume delle connotazioni religiose.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #5 il: Settembre 26, 2013, 15:08:51 pm »
Fumo: Obama confessa, ho smesso per paura di mia moglie
New York, 24 set. (Adnkronos Salute/Dpa) 17:04
La chiave del successo per smettere di fumare? Avere paura della moglie.
E' questo il segreto confessato da Barack Obama all'inviato speciale dell'Onu Maina Kiai, durante una conversazione privata al Palazzo di Vetro, conversazione 'rubata' dai microfoni delle televisioni americane che l'hanno trasmessa.
"Spero che tu abbia smesso di fumare", ha detto Obama mentre i due si salutavano al termine della Tavola Rotonda.
E al diplomatico, che ammetteva di non essere riuscito a liberarsi completamente dal vizio, Obama, con un sorriso, ha rivelato il suo segreto: "Sono 6 anni che non fumo una sigaretta, perché ho paura di mia moglie".
Un'affermazione che contrasta con altre confessioni fatte negli anni scorsi dal presidente, che dalla sua prima campagna elettorale ha visto concentrarsi una grande attenzione dei media sulla sua difficoltà a liberarsi del vizio del fumo.
"Ho detto in passato che come ex fumatore devono fare costantemente uno sforzo.
Ho mai ceduto alla tentazione? Sì.
Posso essere considerato un fumatore regolare? No", aveva detto in una conferenza stampa nel 2009, pressato dalle domande dei giornalisti.
"Non fumo mai di fronte alle bambini e con la mia famiglia.
Potrei dire che sono curato al 95%, ma ci sono momenti in cui ci ricasco".
La stessa first lady lo scorso anno era intervenuta sulla difficile battaglia del marito contro il fumo, sottolineando che erano state le figlie a incoraggiarlo.
"Credo che sia riuscito a smettere per le ragazze, perché sono ormai in un'età in cui è difficile nascondere loro qualcosa - aveva detto - credo che non volesse guardare negli occhi le figlie e dire loro di non fare qualcosa che lui ancora faceva".

Offline kautostar

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #6 il: Settembre 26, 2013, 15:31:05 pm »
Povero Obama, finge di governare l'America, ma non riesce a comandare nemmeno a casa sua! :rofl1:

Offline ilmarmocchio

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #7 il: Dicembre 11, 2013, 21:34:43 pm »

Alberto86

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #8 il: Gennaio 22, 2014, 23:41:00 pm »
"Obama su aborto, ogni donna abbia diritto di scelta"
"Confermiamo il nostro impegno a favore del principio guida secondo cui ogni donna deve essere in grado di fare le proprie scelte sul suo corpo e la sua salute". Lo sostiene Barack Obama a 41 anni dalla sentenza della Corte Suprema che legalizzo' l'aborto. ''Ribadiamo - prosegue Obama - il nostro fermo impegno a proteggere l'accesso della donna a una assistenza sanitaria sicura e a prezzi accessibili e il suo diritto costituzionale alla privacy, compreso il diritto alla libertà riproduttiva''. ''Siamo determinati a ridurre il numero di gravidanze indesiderate, sostenere la salute della madre e del bambino, e continuare a costruire comunità sane e sicure per tutti i nostri figli. Perché questo - conclude Obama - è un Paese dove ognuno merita di avere la stessa libertà e le stesse opportunità per realizzare i propri sogni''.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2014/01/22/Obama-aborto-ogni-donna-abbia-diritto-scelta_9946032.html




Vai Obama, che a ripetere gli slogan femministi del '68 ci guadagnate sempre voi femministi della politica  :clap:
 :doh: :doh:

Ma mi chiedo Obama, la parte in rosso non dovrebbe essere un diritto di tutti?  :hmm:
O i maschi poveri americani contano meno?  :hmm:

Online Massimo

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #9 il: Gennaio 22, 2014, 23:48:40 pm »
Non è che i maschi americani non contino proprio un cazzo: contano solo se riescono a contare. Quindi: che se la paghino da soli
l'assistenza se riescono a pagarla. Gli altri crepino pure sotto i ponti. La donna invece all'assistenza sanitaria semigratuita ha
invece diritto per grazia divina. Questi sono i bei risultati del femminismo che va a braccetto con il maschilismo cavalleresco cioè
tradizionale e idiota. Il quale non si rende conto che il femminismo lo vuole solo strumentalizzare senza neppure ringraziare.

Offline ilmarmocchio

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #10 il: Novembre 01, 2014, 13:24:09 pm »
http://www.quotidiano.net/obama-donne-paga-1.359301

Elezioni vicine, Obama alle elettrici: Basta donne pagate meno degli uomini

Il presidente, in vista delle elezioni di midterm, non dimentica l'elettorato femminile: " Le donne devono avere una paga equa e devono avere le stesse possibilità di successo sul lavoro"
 Mancano quattro giorni alle elezioni di midterm e Barack Obama non dimentica l'elettorato femminile. Nel tradizionale messaggio del sabato alle famiglie il presidente Usa avverte: "Anche se siamo nel 2014, ci sono donne che ancora guadagnano meno degli uomini per fare lo stesso lavoro. E in questo Paese non ci possono essere cittadini e lavoratori di seconda classe. Le donne devono avere una paga equa e devono avere le stesse possibilità di successo sul lavoro: rappresentano oggi la metà della nostra forza lavoro".

Obama ha sottolineando in particolare come "le donne meritano di potersi mettere in aspettativa per prendersi cura dei nuovi figli, di un genitore malato, o prendersi di giorni di malattia". "Le donne incinte - prosegue il presidente americano - meritano di essere trattate in maniera equa. Ancora oggi possono essere licenziate per prendersi troppe pause, o vengono costrette a prendersi aspettative non retribuite. Questo è sbagliato, e abbiamo il dovere di scegliere politiche che assicurino che le donne in attesa di un bambino vengano trattate con dignità e rispetto".

"La maggior parte dei lavoratori a basso salario sono poi donne - sottolinea ancora Obama - ma il Congresso in sette anni non ha voluto varare l'aumento del salario minimo a 10 dollari e 10 centesimi, un aumento di cui beneficerebbero 28 milioni di lavoratori, più della metà donne. Queste sono le politiche di buon senso che dovrebbero essere portate avanti".

Il presidente americano ha quindi rivendicato i successi in economia, dopo la grande crisi. "Abbiamo fatto tanta strada da sei anni fa. Negli ultimi 55 mesi le nostre imprese hanno creato 10,3 milioni di posti di lavoro. E per la prima volta in sei anni la disoccupazione è scesa sotto il 6%. E ancora, negli ultimi sei mesi la nostra economia è cresciuta al ritmo più veloce dal 2003".

Alberto1986

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #11 il: Novembre 05, 2014, 13:54:36 pm »
Questa volta a Obanana il femminista gli è andata male  :cool2::



L'America boccia Obama: Camera e Senato ai repubblicani


Citazione
Il segnale del cambiamento è arrivato chiaro e forte dagli americani. Il partito dell'Elefantino controllerà il Congresso degli Stati Uniti che si insedierà il prossimo 3 gennaio. Entrambi i rami saranno in mano al Grand Old Party (Gop) che ha strappato ai democratici sette Stati (West Virginia, Arkansas, South Dakota, Montana, Colorado, Idaho e North Carolina), arrivando a controllare 52 seggi su 100.
lla Camera, che il Gop già controllava (233 seggi su 435), il distacco a favore della destra salirà ulteriormente. Per Barack Obama inizia, dunque, un biennio da "anatra zoppa". Continuerà a governare ma con il peso di avere contro Capitol Hill.
Tradotto in soldoni vuol dire questo: dover scendere al compromesso sui singoli provvedimenti (sicuramente molto più di quanto ha fatto fino ad ora), oppure forzare la mano a colpi di decreti, ma con il rischio di vedersi bocciare sistematicamente ogni misura approvata. Potrebbe anche scegliere di percorrere entrambe le strade, per cercare di barcamenarsi fino alla prossima estate (quando inizierà il tourbillon della corsa per le presidenziali) e provare in qualche modo a tirare la volata ai democratici, addossando la colpa dello stallo agli avversari.
I repubblicani si sono imposti non solo negli stati più deboli controllati  fino a ieri dai loro avversari, ma anche in molte zone che Obama aveva conquistato, cambiando la geografia politica degli Usa. Oltre a stati come Montana, West Virginia, South Dakota, Arkansas e Alaska, il Gop ha strappato ai rivali anche Iowa, North Carolina e Colorado, che il presidente aveva trasformato in stati blu puntanto molto sulle cosiddette minoranze (ispanici, neri, donne, giovani e bianchi ostili ai Tea Party).
Ma perché parliamo di sconfitta di Obama, visto che in ballo non c'era la Casa Bianca? Le elezioni di midterm, così come tutte le politiche, da sempre sono un termometro per lo stato di salute della Casa Bianca.
Qualcosa di più solido di un sondaggio, visto che i consensi raccolti (o meno) sono veri, non virtuali. La netta vittoria repubblicana da un lato evidenzia la crescente debolezza di Obama, che non è riuscito a dare risposte convincenti ai cittadini (la fiducia nei suoi confronti è inchiodata al 42%) e viene accusato di estrema debolezza e incertezza su molti temi, specie in politica estera. Dall'altro lato evidenzia che i repubblicani tornano a macinare voti. Secondo molti analisti, però, il trionfo del Gop è stato possibile anche grazie alla bassa affluenza alle urne, unita al fatto che due terzi degli elettori fossero sopra i 65 anni (questo statisticamente premiava il Gop).
"E' il momento di iniziare a ottenere risultati", ha detto lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner. Il nuovo Congresso controllato dai repubblicani voterà a breve "molto misure di buon senso per il lavoro e l'energia che sono state approvate dalla Camera negli ultimi anni".  La conquista della maggioranza al Senato da parte dei repubblicani significa "il rifiuto delle fallimentari politiche del presidente Obama", ha sottolineato il presidente del partito Reince Priebus. "Ai repubblicani è stata data l'opportunità di guidare il paese in una migliore direzione e i repubblicani alla Camera e al Senato sono pronti ad ascoltare il popolo americano.
Speriamo che lo farà anche il presidente Obama". Harry Reid, leader dei democratici in Senato, si congratula con Mitch McConnell, numero uno dei repubblicani. Gli elettori - afferma Reid - hanno inviato un messaggio chiaro con le elezioni: democratici e repubblicani devono lavorare insieme. Sarà possibile? E le due parti lo vorranno?

L'Empire State Building, tra gli edifici simbolo di New York, nell'attesa del risultato delle elezioni di Midterm aveva sfoggiato i colori della bandiera americana: bianco, rosso e blu (dei democratici), regalando un colpo d'occhio d'eccezione. Nella notte il grattacielo si è tinto di rosso, rendendo omaggio al trionfo repubblicano (foto).

Il nuovo Congresso sarà chiamato ad affrontare temi molto importanti, a partire ad esempio dalla riforma sull'immigrazione: Obama potrebbe avere molte difficoltà a far passare la sua linea. Problemi potrebbero esserci sull'approvazione di un accordo internazionale sul cambiamento climatico e sulla delicata questione dell'oleodotto Keystone XL, che consentirà il trasporto del petrolio estratto dal Canada fino al Golfo del Messico: il Gop spingerà per la sua approvazione. Facile prevedere, inoltre, che i repubblicani torneranno all'attacco sul Affordable Care Act, la riforma sanitaria firmata nel 2010 da Obama, che hanno più volte minacciato di voler smantellare in alcune parti chiave.
Obama sapeva bene di non essere popolare e per questo molti candidati lo avevano tenuto a distanza durante la campagna elettorale. Lui, così, ha limitato al minimo il proprio impegno sul campo, scegliendo di andare a sostenere i candidati alla carica di governatore nelle aree più democratiche del Paese, dove aveva vinto alle presidenziali del 2008 e del 2012. Ma è servito a poco. La maggior parte dei "suoi candidati" ha perso. Il presidente ha fatto pubblicamente campagna elettorale per sette candidati governatori e un candidato al Senato. Il governatore della Pennsylvania, Tom Wolf, e il candidato al Senato in Michigan, Gary Peters, hanno vinto. I candidati governatori Anthony Brown in Maryland, Mike Michaud nel Maine, Mark Schauer in Michigan, Mary Burke in Wisconsin e il governatore Pat Quinn in Illinois - tutti hanno fatto campagna elettorale con il presidente e la first lady Michelle - hanno perso.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/lamerica-boccia-obama-camera-e-senato-ai-repubblicani-1065065.html

Offline Sardus_Pater

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #12 il: Novembre 05, 2014, 14:26:26 pm »
Il fatto che Obama l'abbia presa in saccoccia non riesce a farmi felice, visto il nuovo corso ultrareazionario dell'Elefantino :unsure:...
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline ilmarmocchio

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #13 il: Novembre 06, 2014, 09:23:02 am »
tanto non cambia nulla. Gli USA oscilleranno sempre tra i pro e i contro di una politica imperiale, alla quale non possono sottrarsi, visto che sono la 1 nazione della Terra

Offline Number10

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Re:Obama il sottomesso
« Risposta #14 il: Novembre 06, 2014, 10:40:31 am »
Secondo me lui finge di essere femminista per pura sopravvivenza, infatti spesso é stato accusato di misoginia. Comunque resta il fatto che, dal lato pratico, é un femminista schifoso. Mi piacerebbe vedere se fa il masochista pure quando si parla di razzismo. Casualmente se a queste persone tocchi la loro etnia ti sbranano, salvo poi scoprirsi masochisti quando si parla di femminismo.

Detto ció, questo é un buon risultato anche in prospettiva Hillary Clinton che, come noto, é una delle femministe piú estremiste e potenti che ci siano. Immaginate questa psicopatica presidentessa degli Usa. Immagino una cosa stile Germania nazista, a proposito di nazifemmismo. Certo che l'estremismo di Hillary farebbe svegliare pure il piú rincoglionito dei maschi americani e non. Ci sarebbe pure il lato positivo. Ovviamente bisogna sempre vedere se é vero che si candiderá (nel 2012 ha annunciato il suo ritiro dalla politica). Ormai i media sono ossessionati dslle donne, quindi ogni volta che ci sono le elezioni propongono pure la famosa casalinga di Voghera come premier o presidente.

Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo: