Autore Topic: furti in negozi, donne in prevalenza  (Letto 1977 volte)

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Offline giovane

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furti in negozi, donne in prevalenza
« il: Gennaio 12, 2010, 03:07:11 am »

guardatelo fino alla fine.. ne vale la pena :)

- "in occidente le donne compiono taccheggio in maniera prevalente rispetto all’uomo" (fonte cepic, marco cannavicci)

- "Già da tempo indagini e rilevamenti statistici osservano come i furti a danno di negozi o di persone non siano più e solo cosa da poveri o extracomunitari. Non si ruba più cibo o beni di prima necessità insomma. Sempre più donne, ragazze, ma anche signore "apparentemente" distinte, usano ad esempio la boutique o i magazzini di abbigliamento come "guardaroba aggiuntivo personale". Furti non necessari. Furti per futili motivi. E' più grave di quanto il lascivismo odierno possa suggerire.

Andando oltre le blande (e comode) definizioni comportamentali come "sindrome da shopping", patologie consumistiche, ecc.., ciò che emerge a livello sociale e psicologico è innanzi tutto l'assenza di principi, il non rispetto della proprietà altrui e degli altri, considerare cioè tutto al proprio servizio (i negozi, le persone, lo stato) il "come e quando voglio io", è in fondo lo stesso sentimento di possesso ed egocentrismo che in altri contesti e situazioni porta le stesse persone a compiere gesti più gravi come ad esempio l'impossessamento della prole nelle separazioni. Il passo è breve.

Secondo tali principi "borsa" "bambino" "vestito" "uomo" hanno tutti un unico significato: status (io ho = io sono), materialismo, possesso di oggetti e persone indistintamente. Una deviazione che porta a qualsiasi tipo di azione dai piccoli ai grandi reati, compiuti tutti con la stessa assenza di scrupolo o sentimento etico ma piuttosto con estrema leggerezza e lucidità (talvolta euforica allegria)." (da "la deresponsabilizzazione: connessioni psicologiche e sociali tra i piccoli ed i grandi reati femminili e giovanili" fonte Quotidiano LAB Anno VI n.24 - rass.stampa camera deputati)

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Offline COSMOS1

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Re: furti in negozi, donne in prevalenza
« Risposta #1 il: Gennaio 12, 2010, 13:21:58 pm »
caro Fabio
i tuoi posts sono sempre molto stimolanti

già, le dd rubano + degli uu  :blink:

sorprendente, no?

è forse l'emergere di una frustrazione montante: una volta una donna bella o comunque intelligente poteva sempre trovare un innamorato che la finanziasse (come dice Renato Zero: il mio cc ha l'anemia...)
oggi è sempre + difficile:
1 perchè gli uu a forza di essere zerbinati si sono adattati a fare da zerbini. Ma gli zerbini mica fanno soldi!
2 perchè la vita è fatta di dare e avere: cosa hanno da dare le dd di oggi ad un uu?
3 perchè a forza di pari opportunità oggi gli uu non guadagnano + abbastanza da mantenere una qualsiasi dd con una qualche minima pretesa

risultato: le dd senza prospettive di miglioramento, in preda alla frustazione, disperate, che altro possono fare se non borseggiare?
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline fabriziopiludu

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Re: furti in negozi, donne in prevalenza
« Risposta #2 il: Gennaio 15, 2010, 12:37:43 pm »
E a fare antitaccheggio, mettono, soprattutto donne.... :D
Assurdo!!! Anche in questo caso, solidarietà femminile, come ha detto l'attrice Barbara De Rossi?

Wyk72

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Re: furti in negozi, donne in prevalenza
« Risposta #3 il: Gennaio 15, 2010, 15:43:03 pm »
Molto interessante, fa riflettere.

Citazione
Andando oltre le blande (e comode) definizioni comportamentali come "sindrome da shopping", patologie consumistiche, ecc.., ciò che emerge a livello sociale e psicologico è innanzi tutto l'assenza di principi, il non rispetto della proprietà altrui e degli altri, considerare cioè tutto al proprio servizio (i negozi, le persone, lo stato) il "come e quando voglio io", è in fondo lo stesso sentimento di possesso ed egocentrismo che in altri contesti e situazioni porta le stesse persone a compiere gesti più gravi come ad esempio l'impossessamento della prole nelle separazioni. Il passo è breve.

Ho avuto un'aspra discussione proprio ieri su questi temi, con una donna mia parente (ultrafemminista). Ebbene, lei ha proprio questo "pensiero debole" nei confronti di concetti quali:

- proprietà privata
- obblighi coniugali
- condivisione equa delle risorse
- leggi e regolamenti

Alla fine è finita in una mezza rissa. Non mi sono piegato di un millimetro, mi è toccato urlare come una scimmia (sigh).

Il giorno dopo (oggi) ho avuto molto ma molto più rispetto da parte sua, nonostante nella discussione non me l'abbia data vinta.

E' stata un po' una sorpresa. Penso, non senza rammarico, che se uno "spiega" le proprie ragioni in modo calmo e pacato ad una donna, non funzioni. Ci vuole il "bastone", una certa dose di violenza verbale. Purtroppo, dico. Inutile, i discorsi etici e morali sembrano non fare presa su certa gente, il cui metro di misura è il proprio "ego". Gli strilli e i litigi, aspri e violenti, invece lasciano un qualche segno, almeno così pare. E' un po' animalesco.


Online Cassiodoro

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Re: furti in negozi, donne in prevalenza
« Risposta #4 il: Gennaio 15, 2010, 15:59:49 pm »

- proprietà privata      = il tuo conto corrente deve diventare anche il suo (la tua casa diventera' su appena avrete un figlio)
- obblighi coniugali      = tu hai obblighi coniugali, non lei
- condivisione equa delle risorse = quello che e' tuo e' suo e quello che e' suo e' suo
- leggi e regolamenti   = quello che e' buono per lei e' legge
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline fabriziopiludu

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Re: furti in negozi, donne in prevalenza
« Risposta #5 il: Gennaio 15, 2010, 16:19:40 pm »
E' un po' animalesco.



Ci sei!!! Certe dicono che l'uomo sia rimasto all'Età della Pietra...
La donna, invece, è rimasta la scimmia della jungla!!!