Rielaborato al maschile da: I diritti delle donne: guida pratica / aggiornamento a cura della Commissione Provinciale Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento.
Ampiamente modificabile ed ampliabile di ogni consiglio affinche' un uomo non si faccia "fregare" anche in caso di convivenza.
Convivenza
Tieni presente che se decidi di convivere con la tua compagna, senza sposarti, la tua situazione non è regolata dalla legge. Pur tuttavia, recenti interventi della Giurisprudenza (Cassazione) hanno preso in considerazione il rapporto in determinate situazioni, purché tu, ma piu' probabilmente lei, possa provare che non è un rapporto occasionale ma che ha carattere di stabilità tale da conferire grado di certezza al rapporto di fatto.
La legge, in determinati casi, attribuisce valore alla convivenza, riconoscendola quale famiglia di fatto, sia che il tuo rapporto si esplichi con un uomo che con una donna.
Per avere una garanzia di questo tipo è importante che la famiglia che hai formato con la/il tua/o compagna/o sia iscritta all’Ufficio dell’anagrafe del Comune ove risiedete.
Ricordati che se lei e' sposata o divorziata puo' perdere o vedersi ridotto l’assegno di mantenimento che percepisce da suo marito e dovresti mantenerla completamente tu. Questa disposizione è prevista, al momento, solo se la tua partner è una donna; tuttavia tieni presente che i motivi su cui si basano le sentenze che riconoscono questa situazione potrebbero trovare applicazione anche se convivi con un’altro uomo.
Se lei collabora nella tua azienda non ha nessun diritto economico, quindi se insiste perché venga redatto un regolare contratto di lavoro a suo favore e' perche' si sta preparando a lasciarti e chiedere il mantenimento.
Se hai dei figli con la tua convivente li dovrai riconoscere o, in ogni caso, ti puo' venire impota la paternita'. Solo con il riconoscimento, infatti, avrete dei diritti e dei doveri nei confronti dei Vostri figli, lei il diritto ad educarli e crescerli e tu il dovere di mantenerli, ma non farti infinocchiare, oggi c'e' l'affido condiviso, ma sara' dura farlo rispettare.
Attenzione:
• se insorgono contrasti per l’affidamento dei figli sarà il Tribunale dei Minorenni a decidere ogni questione.
• Se insorgono contrasti per il mantenimento dei figli, dovrai invece rivolgerti al Tribunale Ordinario.
Le statistiche dicono che, anche in caso di affidamento congiunto, i figli saranno "collocati" presso la madre, nella casa famigliare assegnata alla madre, anche se di tua proprieta' e dovrai contribuire al loro mantenimento con una media di 500 euro/mese e vedrai i tuoi figli un pomeriggio a settimana ed nei week-end alternati
Ricordati che se la convivenza finisce, malgrado sia durata a lungo, lei non hai acquisito alcun diritto al mantenimento, ma solo al mantenimento per i figli nati dalla vostra unione, se tu li ha riconosciuti, anche se sono affidati esclusivamente a lei; dovrai, altresì, rimborsare parte delle spese straordinarie che lei sosterra' per i figli quali, ad esempio spese mediche, spese mediche specialistiche, spese per motivi di studio; avrai, inoltre, perso il diritto ad ottenere l’assegnazione della casa in cui siete vissuti insieme o, in ogni caso, anche se la casa e' di proprieta' di una terza persona, p.es. i tuoi genitori, la tua convivente puo' ottenere l'assegnazione della casa famigliare, lei certamente puo' subentrare nel contratto di affitto se intestato a te. Se avete fatto degli acquisti insieme i beni verranno assegnati rispettivamente a chi li ha acquistati. Ricordati di conservare le fatture di tutti i beni da te acquistati, se ti separi potranno essere utili per ottenere i relativi beni o il controvalore in denaro.
Se la tua convivente muore non avrai diritto alla sua eredità né alla pensione di reversibilità, se però hai dei figli con questa persona, essi saranno eredi a tutti gli effetti concorrendo nel patrimonio della madre con altri eventuali figli nati da un precedente matrimonio.
Potrai partecipare all’eredità solo se la tua compagna ha fatto un testamento a tuo favore, rispettando le quote che spettano agli eredi necessari quali l’eventuale coniuge non divorziato, i figli, i suoi genitori; questo vale anche nel caso in cui convivi o hai un rapporto stabile con un’altra uomo.
Se convivi con una donna sposata con un’altro uomo o da questo legalmente separata, sappi che in caso di sua morte sarà l’altro uomo l’erede e, a meno che lei non abbia disposto testamento nei tuoi confronti, non parteciperai in nessun modo alla sua eredità.
Se la tua convivente muore a causa di infortunio sul lavoro o incidente stradale puoi chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali a tuo favore a carico di chi ha causato la sua morte, devi però dimostrare la stabile convivenza ed il fatto che la tua compagna contribuiva in gran parte al tuo mantenimento.
Attenzione:
• se scegli la convivenza, NON è opportuno, fin dall’inizio e indipendentemente dalla solidità del rapporto, una regolamentazionescritta, soprattutto degli aspetti economici del rapporto in caso di separazione.
Comunque è consigliabile intestare ogni bene comune a nome tuo, fare conservare a lei il suo lavoro, facendo tutto il possibile perche' sia economicamente indipendente.
• Se avete dei conti correnti in comune controlla bene se sono cointestati anche a te o se hai solo “la firma”, in questa seconda ipotesi, infatti, la tua compagna, senza necessità di tua autorizzazione, può escluderti in ogni momento dal conto corrente. In ogni caso il tuo conto corrente lascialo intestato esclusivamente a te o cointestato a persona di tua fiducia come fratelli o genitori.
Alla prima "impressione" di disaccordo svuota il conto corrente in comune prima che lo faccia lei.