Autore Topic: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento  (Letto 3984 volte)

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Offline Peterparkerbs

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Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« il: Gennaio 13, 2010, 00:35:40 am »
Vagabondando su internet ho trovato queste pagine sul sito della Provincia di Trento contenenti informazioni per le donne.
E' una mia impressione o sono un vero e proprio manuale per incastrare gli uomini?  :w00t:

http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

Esempi (nella pagina della convivenza): cambiare residenza, regolare per iscritto i rapporti, riconoscimento dei figli....


« Ultima modifica: Gennaio 13, 2010, 00:43:34 am da Peterparkerbs »

Wyk72

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #1 il: Gennaio 13, 2010, 01:41:21 am »
E' un testo osceno. Femminista fino alle midolla, infatti cita espressamente l'omosessualità nella convivenza e tutta una serie di assurdità, anche giuridiche. E' contro queste cose che, penso, ci dovremmo scagliare senza pietà. Particolarmente agghiacciante l'ultima parte sulla cointestazione dei conti correnti.

Fortuna che non abito in provincia di Trento.

Offline Carlo Zijno

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #2 il: Gennaio 18, 2010, 13:28:43 pm »
e se sfossimo noi a consigliare di regolamentare per iscritto la convivenza? 

Chi se la sente, tra i vari giuristi in linea,  di tentare di buttare giù un qualche testo?

Online Cassiodoro

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #3 il: Gennaio 18, 2010, 14:02:38 pm »
e se sfossimo noi a consigliare di regolamentare per iscritto la convivenza? 

Chi se la sente, tra i vari giuristi in linea,  di tentare di buttare giù un qualche testo?
Azzo, anche noi ci vogliamo mettere a regolamentare una libera scelta di convivenza senza regole scritte?
Chi vuole regolarizzare una convivenza si va a sposare in municipio.
Per le coppie omosessuali esiste gia' il notaio.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Tullio

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #4 il: Gennaio 18, 2010, 14:13:39 pm »
motel ragazzi, e' la via.

Mai far entrare nessuno dentro casa.

omissis

Online Cassiodoro

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #5 il: Gennaio 18, 2010, 14:36:44 pm »
Rielaborato al maschile da: I diritti delle donne: guida pratica / aggiornamento a cura della Commissione Provinciale Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento.
Ampiamente modificabile ed ampliabile di ogni consiglio affinche' un uomo non si faccia "fregare" anche in caso di convivenza.
Convivenza
 
Tieni presente che se decidi di convivere con la tua compagna, senza sposarti, la tua situazione non è regolata dalla legge. Pur tuttavia, recenti interventi della Giurisprudenza (Cassazione) hanno preso in considerazione il rapporto in determinate situazioni, purché tu, ma piu' probabilmente lei, possa provare che non è un rapporto occasionale ma che ha carattere di stabilità tale da conferire grado di certezza al rapporto di fatto.

La legge, in determinati casi, attribuisce valore alla convivenza, riconoscendola quale famiglia di fatto, sia che il tuo rapporto si esplichi con un uomo che con una donna.

Per avere una garanzia di questo tipo è importante che la famiglia che hai formato con la/il tua/o compagna/o sia iscritta all’Ufficio dell’anagrafe del Comune ove risiedete.

Ricordati che se lei e' sposata o divorziata puo' perdere o vedersi ridotto l’assegno di mantenimento che percepisce da suo marito e dovresti mantenerla completamente tu. Questa disposizione è prevista, al momento, solo se la tua partner è una donna; tuttavia tieni presente che i motivi su cui si basano le sentenze che riconoscono questa situazione potrebbero trovare applicazione anche se convivi con un’altro uomo.

Se lei collabora nella tua azienda non ha nessun diritto economico, quindi se insiste perché venga redatto un regolare contratto di lavoro a suo favore e' perche' si sta preparando a lasciarti e chiedere il mantenimento.

Se hai dei figli con la tua convivente li dovrai riconoscere o, in ogni caso, ti puo' venire impota la paternita'. Solo con il riconoscimento, infatti, avrete dei diritti e dei doveri nei confronti dei Vostri figli, lei il diritto ad educarli e crescerli e tu il dovere di mantenerli, ma non farti infinocchiare, oggi c'e' l'affido condiviso, ma sara' dura farlo rispettare.

Attenzione:
• se insorgono contrasti per l’affidamento dei figli sarà il Tribunale dei Minorenni a decidere ogni questione.
• Se insorgono contrasti per il mantenimento dei figli, dovrai invece rivolgerti al Tribunale Ordinario.
Le statistiche dicono che, anche in caso di affidamento congiunto, i figli saranno "collocati" presso la madre, nella casa famigliare assegnata alla madre, anche se di tua proprieta' e dovrai contribuire al loro mantenimento con una media di 500 euro/mese e vedrai i tuoi figli un pomeriggio a settimana ed nei week-end alternati

Ricordati che se la convivenza finisce, malgrado sia durata a lungo, lei non hai acquisito alcun diritto al mantenimento, ma solo al mantenimento per i figli nati dalla vostra unione, se tu li ha riconosciuti, anche  se sono affidati esclusivamente a lei; dovrai, altresì,  rimborsare parte delle spese straordinarie che lei sosterra' per i figli quali, ad esempio spese mediche, spese mediche specialistiche, spese per motivi di studio; avrai, inoltre, perso il diritto ad ottenere l’assegnazione della casa in cui siete vissuti insieme o, in ogni caso, anche se la casa e' di proprieta' di una terza persona, p.es. i tuoi genitori, la tua convivente puo' ottenere l'assegnazione della casa famigliare, lei certamente puo' subentrare nel contratto di affitto se intestato a te. Se avete fatto degli acquisti insieme i beni verranno assegnati rispettivamente a chi li ha acquistati. Ricordati di conservare le fatture di tutti i beni da te acquistati, se ti separi potranno essere utili per ottenere i relativi beni o il controvalore in denaro.

Se la tua convivente muore non avrai diritto alla sua eredità né alla pensione di reversibilità, se però hai dei figli con questa persona, essi saranno eredi a tutti gli effetti concorrendo nel patrimonio della madre con altri eventuali figli nati da un precedente matrimonio.

Potrai partecipare all’eredità solo se la tua compagna ha fatto un testamento a tuo favore, rispettando le quote che spettano agli eredi necessari quali l’eventuale coniuge non divorziato, i figli, i suoi genitori; questo vale anche nel caso in cui convivi o hai un rapporto stabile con un’altra uomo.

Se convivi con una donna sposata con un’altro uomo o da questo legalmente separata, sappi che in caso di sua morte sarà l’altro uomo l’erede e, a meno che lei non abbia disposto testamento nei tuoi confronti, non parteciperai in nessun modo alla sua eredità.
Se la tua convivente muore a causa di infortunio sul lavoro o incidente stradale puoi chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali a tuo favore a carico di chi ha causato la sua morte, devi però dimostrare la stabile convivenza ed il fatto che la tua compagna contribuiva in gran parte al tuo mantenimento.

Attenzione:
• se scegli la convivenza, NON è opportuno, fin dall’inizio e indipendentemente dalla solidità del rapporto, una regolamentazionescritta, soprattutto degli aspetti economici del rapporto in caso di separazione.
Comunque è consigliabile intestare ogni bene comune a nome tuo, fare conservare a lei il suo lavoro, facendo tutto il possibile perche' sia economicamente indipendente.
• Se avete dei conti correnti in comune controlla bene se sono cointestati anche a te o se hai solo “la firma”, in questa seconda ipotesi, infatti, la tua compagna, senza necessità di tua autorizzazione, può escluderti in ogni momento dal conto corrente. In ogni caso il tuo conto corrente lascialo intestato esclusivamente a te o cointestato a persona di tua fiducia come fratelli o genitori.
Alla prima "impressione" di disaccordo svuota il conto corrente in comune prima che lo faccia lei.
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Offline Carlo Zijno

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #6 il: Gennaio 18, 2010, 14:55:18 pm »
Interessantissima, questa, Cassiodoro.

Sto per aprire un'area documentale nella homepage di Metromaschile Web Editor,  se lo consenti ci metterei anche questo tuo intervento...
Posso?

Carlo

ps: te la sentiresti eventualmente di preparare - se vuoi e nei tempi che vuoi - analogo cartello di precauzioni per quanto riguarda il matrimonio vero e proprio?
 

Rielaborato al maschile da: I diritti delle donne: guida pratica / aggiornamento a cura della Commissione Provinciale Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento.
Ampiamente modificabile ed ampliabile di ogni consiglio affinche' un uomo non si faccia "fregare" anche in caso di convivenza.
Convivenza
 
Tieni presente che se decidi di convivere con la tua compagna, senza sposarti, la tua situazione non è regolata dalla legge. Pur tuttavia, recenti interventi della Giurisprudenza (Cassazione) hanno preso in considerazione il rapporto in determinate situazioni, purché tu, ma piu' probabilmente lei, possa provare che non è un rapporto occasionale ma che ha carattere di stabilità tale da conferire grado di certezza al rapporto di fatto.

La legge, in determinati casi, attribuisce valore alla convivenza, riconoscendola quale famiglia di fatto, sia che il tuo rapporto si esplichi con un uomo che con una donna.

Per avere una garanzia di questo tipo è importante che la famiglia che hai formato con la/il tua/o compagna/o sia iscritta all’Ufficio dell’anagrafe del Comune ove risiedete.

Ricordati che se lei e' sposata o divorziata puo' perdere o vedersi ridotto l’assegno di mantenimento che percepisce da suo marito e dovresti mantenerla completamente tu. Questa disposizione è prevista, al momento, solo se la tua partner è una donna; tuttavia tieni presente che i motivi su cui si basano le sentenze che riconoscono questa situazione potrebbero trovare applicazione anche se convivi con un’altro uomo.

Se lei collabora nella tua azienda non ha nessun diritto economico, quindi se insiste perché venga redatto un regolare contratto di lavoro a suo favore e' perche' si sta preparando a lasciarti e chiedere il mantenimento.

Se hai dei figli con la tua convivente li dovrai riconoscere o, in ogni caso, ti puo' venire impota la paternita'. Solo con il riconoscimento, infatti, avrete dei diritti e dei doveri nei confronti dei Vostri figli, lei il diritto ad educarli e crescerli e tu il dovere di mantenerli, ma non farti infinocchiare, oggi c'e' l'affido condiviso, ma sara' dura farlo rispettare.

Attenzione:
• se insorgono contrasti per l’affidamento dei figli sarà il Tribunale dei Minorenni a decidere ogni questione.
• Se insorgono contrasti per il mantenimento dei figli, dovrai invece rivolgerti al Tribunale Ordinario.
Le statistiche dicono che, anche in caso di affidamento congiunto, i figli saranno "collocati" presso la madre, nella casa famigliare assegnata alla madre, anche se di tua proprieta' e dovrai contribuire al loro mantenimento con una media di 500 euro/mese e vedrai i tuoi figli un pomeriggio a settimana ed nei week-end alternati

Ricordati che se la convivenza finisce, malgrado sia durata a lungo, lei non hai acquisito alcun diritto al mantenimento, ma solo al mantenimento per i figli nati dalla vostra unione, se tu li ha riconosciuti, anche  se sono affidati esclusivamente a lei; dovrai, altresì,  rimborsare parte delle spese straordinarie che lei sosterra' per i figli quali, ad esempio spese mediche, spese mediche specialistiche, spese per motivi di studio; avrai, inoltre, perso il diritto ad ottenere l’assegnazione della casa in cui siete vissuti insieme o, in ogni caso, anche se la casa e' di proprieta' di una terza persona, p.es. i tuoi genitori, la tua convivente puo' ottenere l'assegnazione della casa famigliare, lei certamente puo' subentrare nel contratto di affitto se intestato a te. Se avete fatto degli acquisti insieme i beni verranno assegnati rispettivamente a chi li ha acquistati. Ricordati di conservare le fatture di tutti i beni da te acquistati, se ti separi potranno essere utili per ottenere i relativi beni o il controvalore in denaro.

Se la tua convivente muore non avrai diritto alla sua eredità né alla pensione di reversibilità, se però hai dei figli con questa persona, essi saranno eredi a tutti gli effetti concorrendo nel patrimonio della madre con altri eventuali figli nati da un precedente matrimonio.

Potrai partecipare all’eredità solo se la tua compagna ha fatto un testamento a tuo favore, rispettando le quote che spettano agli eredi necessari quali l’eventuale coniuge non divorziato, i figli, i suoi genitori; questo vale anche nel caso in cui convivi o hai un rapporto stabile con un’altra uomo.

Se convivi con una donna sposata con un’altro uomo o da questo legalmente separata, sappi che in caso di sua morte sarà l’altro uomo l’erede e, a meno che lei non abbia disposto testamento nei tuoi confronti, non parteciperai in nessun modo alla sua eredità.
Se la tua convivente muore a causa di infortunio sul lavoro o incidente stradale puoi chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali a tuo favore a carico di chi ha causato la sua morte, devi però dimostrare la stabile convivenza ed il fatto che la tua compagna contribuiva in gran parte al tuo mantenimento.

Attenzione:
• se scegli la convivenza, NON è opportuno, fin dall’inizio e indipendentemente dalla solidità del rapporto, una regolamentazionescritta, soprattutto degli aspetti economici del rapporto in caso di separazione.
Comunque è consigliabile intestare ogni bene comune a nome tuo, fare conservare a lei il suo lavoro, facendo tutto il possibile perche' sia economicamente indipendente.
• Se avete dei conti correnti in comune controlla bene se sono cointestati anche a te o se hai solo “la firma”, in questa seconda ipotesi, infatti, la tua compagna, senza necessità di tua autorizzazione, può escluderti in ogni momento dal conto corrente. In ogni caso il tuo conto corrente lascialo intestato esclusivamente a te o cointestato a persona di tua fiducia come fratelli o genitori.
Alla prima "impressione" di disaccordo svuota il conto corrente in comune prima che lo faccia lei.


Online Cassiodoro

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #7 il: Gennaio 18, 2010, 17:58:18 pm »
Puoi fare quello che vuoi, con il topic.......
Per quel che riguarda il matrimonio ........

Redatto al maschile da: I diritti delle donne: guida pratica / aggiornamento a cura della Commissione Provinciale Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento.

Diritto di famiglia

  
Con la riforma del diritto di famiglia del 1975 la condizione della donna è radicalmente mutata, anche quella dell'uomo ...sicuramente in peggio: è stata abolita la figura del capofamiglia (che rimane solo ai fini anagrafici) e la donna e l’uomo hanno pari diritti e doveri (L. 151/1975).
Una volta che avrete dei figli capirete subito chi e' il Capo Famiglia.

La famiglia è uno dei luoghi in cui è più difficile far valere i propri diritti per i legami affettivi tra le persone: è importante capire che vanno rispettati ed è importante non confondere gli affetti con i diritti (art. 143 C.C.).

Ogni decisione che riguardi la coppia e i figli va ad esempio presa di comune accordo senza prevaricazioni (dove abitare, come educare i figli, ecc.).
Con il matrimonio i coniugi hanno reciprocamente diritto ad essere mantenuti, se non hanno propri mezzi di sostentamento ad essere assistiti. Hanno inoltre diritti ereditari.
 
Non si può:
- costringere la moglie a vivere nella residenza scelta solo dal marito, costringere il marito a vivere nella residenza scelta solo dalla moglie: i coniugi, infatti, devono fissare la residenza della famiglia tenendo conto delle esigenze di entrambi;
- escluderVi dalle decisioni relative ai figli;
- privarla dei mezzi di sostentamento;
- escluderla dalle decisioni relative ai figli;
- obbligarla a lavorare;
- escluderla dalla gestione anche solo economica della famiglia, anche se le uniche entrate sono le tue;
- denunciare la moglie (o il marito) per infedeltà.

Per quanto scritto sopra
NON Puoi:
- imporre il tuo parere in tutte le decisioni che riguardano la famiglia, l’educazione dei figli, la tua stessa vita: la legge prevede piena parità tra i coniugi. Oggi infatti, a differenza di un tempo quando la potestà sui figli era esercitata solo dal padre, essa è esercitata di comune accordo da entrambi i coniugi.
Dato che non puoi imporre hai moltissime probabilita' che dovrai subire le decisioni di tua moglie.

Ognuno dei coniugi deve contribuire al mantenimento della famiglia: se tua moglie e' casalinga partecipa attraverso il suo lavoro familiare (art. 143 C.C.). Nel caso di separazione o divorzio contera' solo la tua capacita' di produrre reddito e dovrai mantenerla senza he lei dovra' "lavorare" per te.

In caso di profondi dissensi con tua moglie sia sulla scelta della residenza familiare che sull’educazione dei figli, puoi rivolgerti al Giudice (art. 145 C.C.). Sappi solo che perderai la moglie, i figli, la casa  parte del tuo stipendio perche' la lite in tribunale si risolvera' in una separazione.

Attenzione: solo se sei sposato tua moglie hai tutti i diritti sopra ricordati! Se invece sei convivente ha "solo" il diritto al concorso nel mantenimento e nell’assistenza dei figli comuni, oltre all'assegnazione della casa famigliare. Vedrai i figli un pomeriggio a settimana ed a week-end alternati, se non riesci a far applicare la legge 54/2006, legge che dovresti studiare anche nelle sue applicazioni presso il tribunale della tua citta', in modo da capire a cosa vai incontro nel caso di separazione.

Al momento del matrimonio puoi scegliere fra due possibilità di gestire i beni della famiglia: la comunione o la separazione di beni. Questa scelta è importantissima ed è opportuno, prima di sposarsi, considerare attentamente il regime patrimoniale da scegliere.
Con la comunione dei beni (art. 177 C.C.), i beni acquisiti durante il matrimonio, ad esclusione di quelli personali, dei beni posseduti prima del matrimonio, delle donazioni o delle eredità ricevute, diventano di proprietà comune e possono essere amministrati da entrambi. Anche i risparmi ed i debiti sono comuni.
Con la separazione di beni (art. 215 C.C.) ogni coniuge rimane proprietario dei propri beni e contribuisce in modo proporzionale alle proprie sostanze alle necessità della famiglia.
La separazione dei beni è consigliabile in tutti i casi. Nonostante si sia scelto il regime di separazione dei beni in tutti gli atti di acquisto di beni mobili ed immobili e' bene fare mettere la clausula della rinuncia al bene dall'altro coniuge e farla firmare, altrimenti puo' sempre venire fuori la storia che il bene l'avete acquistato per "la famiglia" e non per voi, questo vale sia per la vostra auto sia per la casa in cui ci andrete ad abitare.
Nel caso vostra moglie sia recalcitrante a firmare la clausula di rinuncia capirete al volo quanto sia poco interessata ai vostri beni materiali e quanto vi sia affezionata per il vostro fisico da adone, le vostre capacita' amatoriali e le vostre prestazioni in camera da letto.
In caso di separazione o divorzio, se ci sono figli,  la "separazione dei beni" la potrai usare come carta igenica nel caso della casa famigliare che, in base alle statistiche, verra' assegnata a tua moglie.

Per ottenere la separazione o il divorzio non occorrono motivi validi. La Cassazione ha piu' volte ribadito che la separazione e' un diritto della persona, ed e' vantato dalle femministe come una loro conquista ed un "diritto della donna". Potrai essere "il migliore" marito possibile ma sarai trattato come "il peggiore"; anche se sei un buon padre e ti sei occupato prevalentemente della cura e dell'educazione dei figli, per permettere a tua moglie di studiare e/o fare carriera, qualsiasi tribunale collochera' (affidera') i figli alla madre e con loro tutti i privilegi della casa famigliare e del contributo al mantenimento.

L’infedeltà, se viene provato che e' la causa principale della separazione, può comunque rappresentare un motivo di addebito della responsabilità della separazione. Il vantaggio che da' l'addebito all'altro coniuge e' di non dovergli versare il mantenimento ma solo gli alimenti.  L'addebito e' una perdita di tempo e soldi se entrambi i coniugi lavorano e sono indipendenti economicamente.

Se vostra moglie guadagna piu' di voi, nel caso di separazione, non esitate a chiedere il mantimento, per mantenere "lo stesso tenore di vita come in costanza di matrimonio"... per quanto vi sconsigli il vostro avvovato, non vegognatevi, e' un vostro diritto, non e' solo un "diritto delle donne", ma del "coniuge debole economicamente"; ed in quanto il principio morale e giuridico di solidarietà familiare è un diritto di tutti, della famiglia e della persona, la donna non ha alcun diritto, anche legale, di opporvisi.

Gli uomini perciò non devono avere timori a chiedere ciò che spetta loro, ovvero sostegno economico se ne abbisognano o se ci sono disparità di redditi, come da legge.

Uomini rispettatevi rispettando il vostro decoro e qualità di vita! Così facendo non solo migliorate la vostra vita ma anche quella della società intera che si fonda sui diritti e sulla dignità civile. In questo modo rispettate anche gli altri dando alla vostra ex. moglie l’opportunità di assolvere ad un importante dovere come quello di solidarietà familiare, proprio come molti ex. mariti fanno quando necessario.



« Ultima modifica: Gennaio 22, 2010, 13:39:29 pm da Cassiodoro »
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Offline COSMOS1

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #8 il: Gennaio 18, 2010, 19:02:22 pm »
molto cinico  :(

ma anche molto realistico....
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline twentyh

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #9 il: Gennaio 19, 2010, 02:43:36 am »
questi me li segno e li tengo buoni per il futuro ... 



Offline Carlo Zijno

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Re: Consigli per le donne sul sito della Provincia di Trento
« Risposta #10 il: Gennaio 29, 2010, 13:13:32 pm »
Puoi fare quello che vuoi, con il topic.......

Grazie, Cassiodoro. Secondo me ne possiamo far scaturire un ottimo lavoro.

Allora: ho ripreso i due testi, li ho un po' integrati e li ho isolati su MMTRIBE, allo scopo di raccogliere "nello specifico", in quella sede,  tutte le osservazioni migliorative possibili.

Chi volesse contribuire allla redazione finale dei due documenti,  troverà le due bozze nell'area "MM Supporto" di MMTRIBE (http://metromaschile.it/mmtribe/)

Carlo