In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
Il Papa non ce la fa? Simbolo del maschio che non ce la fa. Dice la scimunita.
Cassiodoro:
Ho lasciato un paio di messaggi ma non li hanno pubblicati.
ilmarmocchio:
--- Citazione da: Cassiodoro - Febbraio 13, 2013, 12:29:50 pm ---Ho lasciato un paio di messaggi ma non li hanno pubblicati.
--- Termina citazione ---
lo ha anche detto che ha ricevuto molti " insulti " che, ovviamente ha censurato.
Perchè ovviamente ? perchè se fossero stati veri insulti , sarebbero stati degli assists e li avrebbe pubblicati volontieri.
E' una poveretta, dal punto di vista intellettuale, ed essere stata spedita nella periferia milanese è un regalo.
La vergogna è che gente come lei scriva su un quotidiano, anche se ormai i quotidiani cartacei sono dei similacri
Massimo:
--- Citazione da: ilmarmocchio - Febbraio 13, 2013, 18:28:51 pm ---lo ha anche detto che ha ricevuto molti " insulti " che, ovviamente ha censurato.
Perchè ovviamente ? perchè se fossero stati veri insulti , sarebbero stati degli assists e li avrebbe pubblicati volontieri.
E' una poveretta, dal punto di vista intellettuale, ed essere stata spedita nella periferia milanese è un regalo.
La vergogna è che gente come lei scriva su un quotidiano, anche se ormai i quotidiani cartacei sono dei similacri
--- Termina citazione ---
Ci chiediamo perchè i quotidiani si siano ridotti a tirare avanti solo grazie ai contributi statali all'
editoria senza i quali chiuderebbero dalla sera alla mattina? Semplice: perchè ci scrive gente
come Marina Terragni. Per questo poi hanno bisogno dei contributi statali. Per sopravvivere.
Alberto86:
I soliti film della fallita misandrica.
Una cosa è certa: quando la Terragni non ce la farà più e finalmente lascerà questa terra che inquina con la sua presenza, non potrà che essere un passo in più per un mondo migliore.
Cad.:
A proposito di "femen",
http://www.giornalettismo.com/archives/361640/femen-la-rivoluzione-che-fara-scorrere-il-sangue-degli-uomini/
un estratto:
“Femen farà scorrere il sangue degli uomini”13/06/2012 - La leader delle attiviste ucraine aspira al matriarcato per far finire la schiavitù delle donne
Alexandra Shevchenko è una delle tre leader delle Femen, le attiviste ucraine che si spogliano per protestare contro lo sfruttamento delle donne. Le Femen combattono per i diritti femminili nella società ucraina, e mirano alla rivoluzione: per arrivare al matriarcato scorrerà il sangue degli uomini.
LA BATTAGLIA DELLE FEMEN - Gli Europei di calcio in corso di svolgimento in Ucraina e Polonia hanno dato ancora più visibilità alle Femen. L’associazione femminista è stata fondata nel 2008, e da alcuni anni è diventata protagonista dei media europei grazie a ripetute azioni di protesta che contemplano l’esibizioni dei seni delle attiviste. Alexandra Schevchenko è una delle loro leader, ed è stata intervistata da Die Zeit sui motivi della protesta delle Femen. La Schevchenko rimarca di non aver problemi a definirsi folle, e spiega di aver trovato nel femminismo l’ideologia necessaria ad evitare la deriva di tutti i giovani ucraini, ovvero fumare ed ubriacarsi visto che la loro terra non offre niente. “Il femminismo è l’ideologia che serve a tutte le donne di questo mondo. Significa anche combattere con armi folli. Se non sono femminista, sono una schiava degli uomini”. Il femminismo per la Schevchenko significa la parità di diritti per entrambi i generi, e non l’abituale posizione sottomessa delle donne rispetto agli uomini.
FEMEN UCRAINE - Alexandra Schevchenko riconosce come la società ucraina abbia influenzato la sua scelta femminista. “Da noi le donne hanno un solo obiettivo, sposarsi con un uomo che le mantenga, possibilmente straniero”. Ecco perché le Femen hanno scelto la via rivoluzionaria, per sovvertire una società profondamente maschilista. L’obiettivo finale del gruppo è il matriarcato, e a questo scopo anche il sangue degli uomini potrà scorrere. La Schevchenko si mostra contenta che alcune cose siano già state raggiunte dal suo gruppo. “Abbiamo riportato il corpo femminile sui media tradizionali, prima era riservato solo a giornali erotici o cinema porno. Ora parlano di noi, e abbiamo fatto vedere al mondo che l’Ucraina non può essere il bordello dell’Europa”.
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