Il libro QMDT di Rino Barnart è disponibile per il download gratuito sotto licenza Creative Commons.
0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.
Gentile candidato,ho dato un'occhiata al programma del vostro partito e non ho letto niente, ma mi corregga se mi sbaglio (dicendomi in che punto si trova questo argomento) in merito ad una categoria di nuovi poveri, che è molto consistente e non accenna minimamente a diminuire, anzi, ed è quella dei padri separati.Confesso che la cosa non mi stupisce affatto dal momento che la sinistra, almeno da 30 anni a questa parte, si occupa esclusivamente di donne, omosessuali, transessuali, etc. ma delle persone di sesso maschile, di pelle bianca e, cosa ancora peggiore, eterosessuali, se ne dimentica in una maniera assolutamente fastidiosa.Sicuramente, se a dormire in macchina ed a mangiare alla Caritas fossero state prevalentemente donne, di questa emergenza ne avreste parlato in varie occasioni ed avreste intrapreso iniziative, ma coinvolgendo quasi interamente noi uomini allora, evidentemente, la cosa non è importante, e poi diciamocelo, noi uomini "abbiamo da esse' omini e dovemo sopporta' le difficoltà", no?La cosa mi irrita ancora di più soprattutto se penso che per quanto riguarda il cosiddetto "femminicidio", termine che va di moda ultimamente, se ne parla quasi tutti i giorni, come a dire che i morti femminili uccisi per mano maschile sono morti di "serie A", meno male che i morti sul lavoro, (moooolto più numerosi dei "femminicidi") sono quasi la totalità morti maschili, altrimenti non voglio nemmeno immaginare cosa avreste scritto e proposto in merito.Se dire queste cose significa essere "misogino", "maschilista", "patriarcale", etc. sono orgoglioso di esserlo.------------------------------------------------------------IMPORTANTE: mi riservo il diritto di pubblicare una sua eventuale risposta su siti, blog, forum, e qualunque altro spazio che io ritenga necessario per mettere le persone al corrente del suo pensiero su questa questione------------------------------------------------------------Distinti saluti.
Signor Claudio buongiornoIl problema che mi sottopone non mi coglie completamente di sorpresa poiché ho avuto modo di informarmi sulla questione in occasione di un dibattito interno teso a evidenziare i problemi delle coppie separate. La percezione generale è che vengano quasi sempre presi in considerazione principalmente i problemi delle donne rispetto a quelli degli uomini ma in quell’occasione io ebbi modo di portare in evidenza anche quest’aspetto del problema basandomi su dati che raccolsi dai siti di alcune associazioni specifiche. Il problema dei padri separati che vivono condizioni di estremo disagio economico (oltrechè affettivo quando ci sono dei figli) credo abbia diverse cause ma non essendo uno specialista in materia di giustizia civile non sono in grado di individuare articoli di legge sui quali bisognerebbe fare leva per portare eguaglianza di trattamento. Posso quindi provare ad esporle quale potrebbe essere una linea guida attorno alla quale contemplare e sviluppare le casistiche: ritengo che nel momento in cui una coppia decide di separarsi sia dovere del curatore legale tutelare l’intera famiglia di origine con l’unica precedenza per i figli. Una volta che sia garantita la tutela, l’accudimento e la formazione dei minori, agli ex-coniugi credo sia giusto venga riconosciuta la tutela delle esigenze individuali basandosi su una scala di priorità che tenga conto oltre che dell’occupazione e quindi delle fonti di reddito a disposizione, anche delle esposizioni economiche per eventuali mutui-casa contratti in regime di matrimonio e delle proprietà già eventualmente acquisite; solo dopo aver considerato tutto questo si dovrebbe passare alla definizione della corresponsione degli alimenti. Le casistiche che si diramano poi sono molteplici ma la scala di valori cui accennavo prima vede al primo posto la dignità dell’individuo che passa prima di tutto dalla tutela della salute e del lavoro per poi passare al diritto all’abitazione/alloggio e al sostentamento individuale e arriva al decoro, alla qualità della vita che ogni individuo ha il diritto di sviluppare. E’ materia complicata perché parliamo di individui che passano da una situazione diciamo “stabile” (la famiglia canonica) ad una condizione precaria e anche mutevole per la naturale esigenza da parte di entrambi i separati di riformarsi una nuova vita. Questo comporta spesso cambio di abitudini e stile di vita che dipendono dai nuovi soggetti che entrano in campo (nuovi affetti con nuove esigenze e diverse possibilità di interagire nel rapporto) ma sopra tutto il quadro psicologico del soggetto e la capacità di reagire alle nuove difficoltà. Questa, forse, banale scala di valori sono convinto debba essere sopra-genere e quindi non deve tutelare maggiormente la donna rispetto all’uomo ma la invito a considerare che gli attuali presunti privilegi legali alle madri separate devono a mio avviso tenere conto anche delle innegabili maggiori difficoltà che le donne italiane si trovano ancora ad affrontare in campo lavorativo-occupazionale e di considerazione generale. La battaglia che Sinistra Ecologia e Libertà opera da sempre su questo fronte è forte e chiara e ogni passo avanti fatto nella direzione della parità di genere contribuirà a chiarire anche questo triste aspetto dell’evoluzione del concetto di famiglia che ci sforziamo di portare avanti.Devo confermarle che nel programma di Sinistra Ecologia Libertà non esiste una menzione specifica al problema dei padri separati ma ci sono svariati casi in Italia di consiglieri e/o giunte nelle quali i nostri rappresentanti hanno preso posizione in favore e promosso la creazione di centri d’accoglienza per questa categoria di persone; soluzione non certo ottimale ma in linea con la tutela della dignità che rimane al centro della nostra missione.Voglio concludere però con qualche appunto alla sua lettera: una democrazia reale è quella che tiene conto, rispetta e valorizza le minoranze; restituire valore a unioni diverse dalle eterosessuali è un doveroso passo in questo senso.Il femminicidio è un orribile termine ma più orrida è la cultura e la base formativa maschilista che giustifica alcuni individui a trattare le donne come esseri inferiori, senza identità, incapaci di decidere e di avere opinioni. Con questi preconcetti in testa moltissimi uomini costringono le proprie compagne a vivere rapporti di coppia con frustrazioni e sottomissioni lesive della dignità e il femminicidio non è che l’atto estremo, la punta dell’iceberg di una realtà fatta di gravissime violenze familiari taciute e mascherate.Il mio (nostro) modello sono le democrazie nord europee dove queste cose sono state sconfitte da tempo e lascio volentieri il sistema patriarcale a quelle nazioni dove sono troppo confusi il concetto di società civile con precetti di stampo religioso e medievale. Il maschilismo si combatte con una riformazione culturale e la misoginia…. bhe, può viversi ugualmente anche nel rispetto di quanto fin qui detto.La invito pertanto a non confondere un problema reale oggettivo che va sicuramente affrontato come quello dei padri separati con questi ultimi “rifugi” che non possono portare nulla di positivo al dibattito.CordialmenteWalter Sigolo – RovigoCandidato al Senato della Repubblica per Sinistra Ecologia LibertàPS: sono curioso di sapere se la stessa lettera l’ha spedita indistintamente a tutti i candidati di tutte le coalizioni o se devo reputarmi un “prescelto” e la prego di inviarmi il link al blog nel quale eventualmente posterà questa mia per poter continuare a dibattere e approfondire la questione - grazie
Gentile sig. Walter,la ringrazio per avermi risposto. No, lei non è un privilegiato, ho scritto anche ad altri candidati di SEL, in quanto è il partito, insieme al PD, del quale ho sempre sentito moltissima attenzione alle questioni che riguardano le donne, mentre riguardo alle nostre non ho mai visto niente, e, purtroppo, il genere maschile viene nominato solo quando ci sono di mezzo discriminazioni (reali o presunte) e fatti di cronaca nera, e questo non può certo farmi ritenere soddisfatto. Appena possibile scriverò anche al PD.Per la pubblicazione sul forum, non appena la pubblicherò, se lo farò, le invierò i riferimenti perché lei possa seguirla.Entro nelle varie questioni:non sono contrario alle unioni omosessuali (sono però contrario alle adozioni), si figuri che io legalizzerei anche la poligamia, dal momento che non credo noi non abbiamo nessun diritto di giudicare questa scelta fatta in molte parti del mondo arabo.Per me non esiste il "femminicidio", esistono "omicidi", se esiste il "femminicidio" dovrebbe esistere anche il "negricidio" il "cinesicidio", il "romenicidio" e via discorrendo, e, soprattutto non sta scritto da nessuna parte che se la mia fidanzata decidesse di uccidere me debba essere punita meno che se ad ucciderla fossi io, non esistono morti di serie A e morti di serie B, se "parità" dev'essere che lo sia sempre.Esistono uomini che ritengono le donne inferiori, come esistono donne che trattano gli uomini come pezze da piedi, esistono uomini che alzano le mani e donne che fanno altrettanto e/o lanciano oggetti, esistono donne vittime di violenza ed esistono anche uomini vittime di false accuse, quindi, come vede la realtà non è bianca e nera, ma ci sono tantissime sfumature sia di grigio che di colori, e ridurre tutto ad una questione dove gli uomini sbagliano e le donne subiscono mi sembra assolutamente miope. La "cultura" che oggi vige, in quanto agli uomini fa sì che si possa dire tranquillamente che:- uccidiamo e violentiamo- a scuola siamo dei somari- veniamo inspiegabilmente pagati di più a parità di mansione (strano allora che i datori di lavoro assumano prevalentemente uomini...qualcosa non quadra)- a letto abbiamo defaillances- pensiamo ad una cosa sola- ci disinteressiamo della famiglia e dei figli- a casa facciamo i dittatori- mercifichiamo il corpo delle donne- scappiamo dalle responsabilità- siamo misogini (stranamente non esisterebbero le donne misandriche, mah)- occupiamo tutti i posti di potere grazie alle discriminazionie queste sono solo le prime che mi vengono in mente, e questo credo che sia innegabile.Sulla questione dei padri separati personalmente non so quando SEL se ne sia occupata, io sul sito non ho mai letto nulla, comunque ad ogni modo a me non dispiacerebbe se, per esempio lei, intanto scrivesse un articolo, già il fatto di parlarne secondo me non è poco, se decidesse di farlo mi faccia sapere.Saluti
c'è bisogno di chiederlo? mica siamo carbonari!invita, invita ...
Buongiorno ClaudioHo provato a scrivere sul forum e richiede l’iscrizione… poco male. Concedetemi ancora un po di tempo che finisca questo periodo elettorale che in una cittadina come la mia richiede un impegno notevole tra incontri assemblee attacchinaggi banchetti e volantini che dobbiamo fare in pochi prendendoci anche permessi dal lavoro. La settimana prossima avremo ancora un po di incontri di riflessione e di preparazione al congresso dopodiché mi farò vivo per interloquire anche con gli altri del forum.SalutiWalter Sigolo
Buongiorno Walter,non ci sono problemi, anzi, almeno io preferisco che le tematiche siano trattate al di fuori della campagna elettorale perché le ritengo più attendibili.La discussione sul forum resta aperta.Saluti