Contesto decisamente questo assunto: la donna, come tutti gli esseri umani (e viventi) è condizionabile solo in parte dal contesto culturale.
Io invece, nella mia esperienza, ho notato che la donna è molto più plasmabile di un uomo, sopratutto per quanto riguarda i comportamenti sessuali.
Voglio dire, prendi un uomo italiano, uno svedese, un thailandese, un cinese un russo o scegli tu la nazionalità a caso. Prendilo che ha più di 50anni ed è solo.
Bene, con tutta probabilità a quest'uomo farà molto piacere andare in un night club, ammirare donne poco più che ventenni che si dimenano nude e magari sceglierne una e portarla a letto.
Ovvio non tutti gli uomini sono così, ma la
media è quella.
Invece prendi una donna italiana, una svedese, una thailandese, una cinese una russa, ecc. Ebbene, a qualsiasi età ciascuna di queste donne avrà comportamenti relazionali e sessuali molto diversi tra loro, dovuti proprio alla loro diversa estrazione culturale.
Giusto per capirci, (estremizzando) se una "cultura" (ma molto meglio parlare di "condizionamento culturale") dice che non si deve mangiare, l'essere vivente non applicherà mai tale condizionamento, perchè la natura non accetta la privazione di cibo.
Vero, ci sono limiti biologici non oltrepassabili.
Una donna no può accettare di fare sesso senza sentimento, perchè non è nella sua natura, plasmatasi nei milioni di anni e non modificabile in pochi decenni o secoli.
Qui sei veramente troppo categorico.
Già abbraxa, che è una donna, e mmann che vive in Svezia te l'hanno detto.
E io te lo riconfermo: di donne che fanno con piacere sesso senza coinvolgimento sentimentale ce ne sono a milioni.
Non c'è alcun programma genetico che lega il piacere sessuale al sentimento. Piuttosto, diciamo che quando una donna ha già soddisfatto i propri bisogni di protezione, come nel caso di una svedese che è protetta dalla ricchezza e dal sistema di welfare del suo paese, è molto più predisposta a fare sesso per divertirsi senza nessun coinvolgimento.
Ergo in quei posti NON SI E' modificata la natura umana, ma la si è COSTRETTA, (compressa, obbligata) e la differenza è abissale.
..e ne è conferma il patologico ricorso ad alcool e psicofarmaci.
E' vero che in taluni casi può essere meglio semplificare e vedere solo gli aspetti superficiali, va anche detto però che così facendo si è facile preda di analisi (e spiegazioni) del tutto sbagliate e fuorvianti.
Questione di opinioni, per me è del tutto sbagliata e fuorviante la tua.
L'abuso di alcol e psicofarmaci, come ti ha fatto notare mmann, non è dovuto alla necessità da parte delle donne di andare contro un loro programma biologico, ma piuttosto al fatto che quelle culture considerano quasi un tabù la socializazzione e l'entrare in intimità con un'altra persona, per cui solo da ubriachi è consentito farlo.