Questo è contraddittorio: se uno/a sente il bisogno di ubriacarsi per liberare i propri sentimenti è perchè normalmente li reprime, cioè vive una condizione innaturale. Appunto.
Ogni cultura è strutturata in divieti e obblighi che vanno a interferire con quelli che sono gli impulsi naturali e impongono un rinvio della gratificazione di questi impulsi.
In questo senso, TUTTE le culture sono innaturali.
Insomma, mi sembra che il tuo fissarsi sul concetto di "innaturale" sia del tutto irrilevante per la discussione.
Non esiste cultura che non reprima in qualche modo le pulsioni naturali.
Per il resto se davvero non è innaturale un certo tipo di comportamento nella donna, allora ritenete sia auspicabile che anche qui venga incoraggiato? Ad esempio Paolo Barnard ci ha scritto un articolone, a suo tempo.
Su questo, ho già dato la mia opinione più volte: la mia società ideale è quella dei paesi orientali, dove permane un certo rispetto per i diritti e il ruolo dell'uomo, ma visto che l'Italia è in Europa non ci possiamo mettere a fare i cinesi e allora, realisticamente, sono favorevole a modificare la nostra cultura in senso più mitteleuropeo: basta maschi zerbini e basta corteggiamento, voglio che le donne siano completamente ignorate dagli uomini salvo che in poche occasioni di socializzazione.
Non voglio la Svezia, mi basta la Germania o l'Olanda, per essere chiari.
In definitiva, non mi interessa di quello che fanno le donne, ma di quello che fanno gli uomini.