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Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)

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Vicus:
Che la tecnologia produca necessariamente inquinamento è falso: sembra probabile che già oggi potremmo fare a meno dei combustibili fossili.
L'equazione più umani=più bocche da sfamare è falsa, la prosperità economica è sempre stata legata all'aumento della popolazione, salvi i casi di sfruttamento e scarsità organizzata delle risorse.
Non sono in pochi a dire che il problema della fame del mondo potrebbe essere già risolto da decenni. Molti governi, inclusa l'UE, incentivano attivamente la de-agricolizzazione per eccesso di produzione; le quote-latte e gli agrumi italiani al macero ne sono esempi lampanti.
Inoltre la storia ha già dimostrato come la crescita della popolazione rallenti da sé senza bisogno di forzature esterne. Malthus visse in piena rivoluzione industriale, all'epoca la gente non mangiava perché si era distrutta la piccola proprietà agricola creando latifondi recintati, ed abolendo il diritto della popolazione ad es. di prelevare legna secca dai boschi.
Ciò che produsse povertà non era l'aumento della popolazione, ma lo sfruttamento senza riguardo alle conseguenze sociali-popolazioni rurali private di risorse agricole e masse inurbate con scarso lavoro sottopagato-cosa che la corona inglese cercò di controbilanciare con discreta efficacia.
Stessa cosa avvenne in Italia con l'esproprio delle proprietà ecclesiastiche-che non servivano allo sfruttamento, ma al sostentamento di buona parte della popolazione che si ritrovò in mezzo ad una strada. Queste proprietà non furono distribuite ai contadini ma furono trasformate in latifondi di nessun beneficio alla gente.
Con Malthus e Darwin la 'scienza' diviene una contraffazione apertamente antisociale, e teorie o programmi di riduzione della popolazione sono obiettivamente inquietanti e non recano alcun beneficio collettivo.

Vicus:

--- Citazione ---tu pensi che prendere sul serio il lavoro è una cosa calvinista?
--- Termina citazione ---
Mi sembra un'osservazione molto sbrigativa. Il lavoro come religione o senso della vita, o il successo negli affari come segno di predestinazione sono tipici concetti calvinisti, che nullla hanno a che vedere con l'amare il proprio lavoro. Dovresti saperlo, di sicuro hai letto Weber (l'Etica Protestante e le Sette).
In altri Paesi ad es. i braccianti lavorano duro ma socializzano o cantano durante il lavoro, cosa suppongo impensabile per uno svedese. Questo produce le tipiche contraddizioni di queste società: un fondo di puritanesimo represso che rende incapaci di divertirsi in modo sano, e che obbliga a rituali dionisiaci in chiave moderna a base di alcool o peggio per stordirsi e rilassare i freni inibitori.

Lucia:

--- Citazione da: Vicus - Marzo 05, 2013, 18:28:23 pm ---Mi sembra un'osservazione molto sbrigativa. Il lavoro come religione o senso della vita, o il successo negli affari come segno di predestinazione sono tipici concetti calvinisti, che nullla hanno a che vedere con l'amare il proprio lavoro. Dovresti saperlo, di sicuro hai letto Weber (l'Etica Protestante e le Sette).
In altri Paesi ad es. i braccianti lavorano duro ma socializzano o cantano durante il lavoro, cosa suppongo impensabile per uno svedese. Questo produce le tipiche contraddizioni di queste società: un fondo di puritanesimo represso che rende incapaci di divertirsi in modo sano, e che obbliga a rituali dionisiaci in chiave moderna a base di alcool o peggio per stordirsi e rilassare i freni inibitori.

--- Termina citazione ---

L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, cosi si chiamava il libro che ho letto di Max Weber,
comunque sempre nell'ottica di come sono bravi i paesi protestanti.

Da noi i cattolici sono visti come più puritani dei protestanti
ma forse infatti è cosi.
I cattolici si devono pentire e devono confessare ogni stupidaggine.

Vicus:
Con rispetto parlando, i protestanti hanno provveduto a sostituire il sapone al confessionale.

Mercimonio:
c'e' da dire pero' che nei paesi nordici a causa del clima che c'e' se la gente non si organizzasse bene e se la prendesse comoda come in certi posti del mediterraneo andrebbe tutto a rotoli, sono diciamo "costretti" a organizzarsi e far le cose come si deve, se ci sono -30 gradi la finestra si deve chiudere senza spifferi, se per giorni c'e' la neve devi aver gia' accatastato legna abbastanza e cibo abbastanza, ti devi saper programmare e gestire in tutto, e sono tutte cose che invece sono facoltative nei paesi caldi tanto piu' in quelli tropicali dove veramente e' una farsa a cielo aperto e se funziona qualcosa e' quasi un miracolo e lo si deve agli stranieri che gli hanno fatto le infrastrutture che tengono su tutto il paese.

tra l'altro in posti dove piove o nevica tutti i giorni mica uno puo' far baldoria o andare tanto in giro a cazzeggiare, o lavora tutto il giorno o se ne sta tutto il giorno al bar, sono poche le alternative.

stessa cosa sulle Alpi, e infatti i montanari hanno lo stesso carattere scorbutico e ostile di molti nordici, come pure c'e' una differenza vistosa tra chi vive a milano e chi vive a roma o anche gia' solo a firenze.

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