Autore Topic: Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)  (Letto 23131 volte)

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Offline Rita

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #60 il: Febbraio 25, 2013, 15:10:02 pm »

L'incredibile disparità tra iniziativa femminile e iniziativa maschile porta a far credere che la donna sia naturalmente passiva; ma in realtà è solo la conseguenza di scarse motivazioni e di un diverso tipo di screening.

secondo me non è solo questione di scarse motivazioni.

Se h capito bene il tuo discorso, dici che l'uomo flirta non con lo scopo di finire a letto, ma per farsi pubblicità.

Due domande:
a che pro? cioè il fine ultimo è comunque sempre il sesso o la relazione?

per farsi pubblicità deve flirtare con donne di aspetto gradevole (che probabilmente lo attirano anche). Per confermare questa teoria bisognerebbe che (almeno in un certo numero di casi) l'uomo si tirasse indietro anche quando lei si rende disponibile. Mi spiego?
Ti risulta che statisticamente accada?
Forse ti riferisci al fatto che l'esperienza maschile (la pubblicità di cui pari) consta anche dell'esperienza nell'atto vero e proprio, mentre quella femminile è solo nell'essere desiderata (guardata/ ammirata usa il termine che vuoi) da più uomini possibile.

Non lo so, qualcosa non mi convince, ma non riesco a capire bene cosa.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Warlordmaniac

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #61 il: Febbraio 25, 2013, 15:27:15 pm »
secondo me non è solo questione di scarse motivazioni.

Se h capito bene il tuo discorso, dici che l'uomo flirta non con lo scopo di finire a letto, ma per farsi pubblicità.

Due domande:
a che pro? cioè il fine ultimo è comunque sempre il sesso o la relazione?
Sì, ma con donne con più valore sessuale.
Comunque è un istinto non un comportamento pianificato.

per farsi pubblicità deve flirtare con donne di aspetto gradevole (che probabilmente lo attirano anche). Per confermare questa teoria bisognerebbe che (almeno in un certo numero di casi) l'uomo si tirasse indietro anche quando lei si rende disponibile. Mi spiego?
Ti risulta che statisticamente accada?
Che la teoria venga confermata basta che prendi un giovane che in una serata va in un posto e parla con parecchie ragazze anche senza finalizzare; sarà contento della serata e ritornerà in quel luogo. Ovviamente non si può dire espressamente perché fa più maschio mostrarsi col "chiodo fisso".
Invece, riferito a quello che dici tu, ho letto di forumiste donne, che dicevano che per togliersi i "mosconi" dalle scatole, aumentavano la loro iniziativa, cosicché quelli scappavano.
Al di là del fatto che può essere vero o falso, la donna difficilmente fa una proposta sessuale chiara e definitiva e l'uomo può tranquillamente fingere di non cogliere. Sicuramente succede.
Altra questione è quella che hai sollevato tu: cioè il rischio di voler flirtare e poi volere sempre di più. Accade, però questo già si sa; non si dice mai invece che spesso l'uomo vuole flirtare e basta, con quella ragazza che "interessa, ma non in quel modo da".



Forse ti riferisci al fatto che l'esperienza maschile (la pubblicità di cui parli) consta anche dell'esperienza nell'atto vero e proprio, mentre quella femminile è solo nell'essere desiderata (guardata/ ammirata usa il termine che vuoi) da più uomini possibile.

Non lo so, qualcosa non mi convince, ma non riesco a capire bene cosa.

No, non parlo dell'atto vero e proprio, anche se ovviamente, è indispensabile per essere preso in considerazione.
Per pubblicità intendo semplicemente quello di parlava Uriel. Il valore sessuale aumenta soltanto con una compagnia femminile e i seduttori infatti danno molta importanza al fatto di venire in un locale con compagnie femminili sottobraccio.
L'atto sessuale vero e proprio qui è sullo sfondo semplicemente per il fatto che viene praticato in privato e quindi non si hanno dati inconfutabili.

Offline Lucia

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #62 il: Febbraio 25, 2013, 16:28:55 pm »
dici che l'uomo flirta non con lo scopo di finire a letto,

mi sembra ovvio,
non c'ho mai pensato che dal flirt bisogna arrivare a letto.

Per esempio nel tero anno le mie nuove colleghe di stanza mi hanno presentato un tiio che : Lucia lui è il Nostro marito, adeso anche il tuo.
Poi ho scoperto dopo qualche mese ceh infatti era solo mio  però flirtava con tutte, voleva sempre essere ammirato, in centro dell'attenzione, a me piaceva cosi ma mica lo faceva solo per arrivare a letto.
Nel rapporto uomo-donna ci sono second  me ancora molte cose interessante e non solo arrivare all'atto sessuale. Anzi arrivando troppo veloce ci si rischia di essere delusi, non?!

Offline vnd

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #63 il: Febbraio 25, 2013, 18:52:24 pm »
mi sembra ovvio,
non c'ho mai pensato che dal flirt bisogna arrivare a letto.



Non ci avrai pensato tu...
Vnd [nick collettivo].

Alberto86

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #64 il: Febbraio 26, 2013, 00:25:42 am »
Sottoscrivo tutto. È il miglior riassunto di ciò che avrei voluto scrivere! Tack TheDarkSider.

Le esperienze a cui mi riferivo riguardano circa 3 anni fa' quando per la prima volta ho messo piede in terra scandinava... non ero ancora fidanzato e sto parlando di fascia età studente universitario. Voi direte "studente universitario" sì... sesso, droga e rock&roll? Sì questo è costante sia in italia tanto quanto in svezia... ma i rapporti uomo donna sono abissali per quanto detto prima.

Prima di tutto la gente è fredda. E non parlo di clima.
La gente in Svezia si sblocca solo sotto effetto dell'alcool. Infatti per risolvere i problemi di alcolismo di qualche decennio fa', in svezia è proibito bere all'aperto, l'alcool carissimo ed è monopolio di stato e può essere venduto solo nei "supermercati dell'alcol" i SystemBolaget http://www.systembolaget.se/... minimo un litro di vino 6€ circa...
 
A parte le serate in discoteca esagerate, e le cose più tipiche nella città dove studiavo e adesso vivo, erano le feste studentesche nei "corridors", i corridoi con le stanze di a 8 studenti... erano veri e propri feste "dionisiache". Dove l'obiettivo era sfarsi di alcol (ognuno con la propria bottiglia - mai offrire), musica e qualche canna (pochissimi e tipicamente gente da paesi mediterranei) in modo che dopo si era abbastanza sbloccati per conoscere gente, tipe e nei casi fortunati farsele... direte anche in italia... no! In italia, non si beve parlare, ma si beve per passarsi una serata, perchè  si parla già da sobri con la barista alle 7 del mattino, si chiacchiera tra colleghi alla macchinetta del caffe, con l'edicolante, la cassiera del supermercato ti riconosce e saluta... qua non esiste.

Esempio di pochi mesi fa' su rapporto uomini-donne in Svezia:
Serata con tra ragazzi italiani che stanno facendo fanno la tesi o che lavorano in svezia e tutti nello stesso settore, e tutti e tre fidanzati con non-svedesi. Pub a caso in città, ci sediamo dopo qualche minuto arriva giù per dirla all'italiana una "vagonata di giovani bionde" con amici al seguito. Le tipe capiscono che siamo italiani e si siedono affianco a noi e iniziano a provarci loro con noi. Benissimo! Veramente belle ragazze! Si chiacchiera ci accorgiamo subito che non gliene fregava niente, che ci stavano raccontando balle con un solo scopo - quello... poi messe davanti alle balle raccontate e un po' che una di loro aveva un appuntamento insomma hej då (arrivederci).
(Tra le varie balle che avevano detto di essere al primo anno dell'università di studiare lingue, e invece avevano 18/19 e di sicuro non andavano all'univerisità)

Altri due dettagli: i maschi che erano nel gruppo con le bionde avevano un comporatamento veramente "da castrati"... non si vedeva un minimo di interesse nei confronti delle tipe e non ci hanno lanciato neanche un'occhiata di sfida, un sguardo di  "cazzo fai? ci provi con  sta mia amica? mi piace a me togliti dai coglioni!", cosa che in un rapporto normale è inevitabile tra uomini.

Ultimo dettaglio: c'era una coda incredibile per il bagno (l'unico disponibile)... poi si è scoperto perchè... una giovane coppia aveva deciso di intrattenersi li....


=====
Altra cosa in generale: la società svedese ha dei dogmi di società estremizzati.
Esempio: indipendenza e autonomia estrema. Lo vedi dall'architettura delle case, per esempio. Nelle case per gli studenti ("corridors") le camere tipicamente hanno due porte per isolarsi completamente dal resto del corridoio. I posti a sedere al tavolo in cucina non corrispondono mai al numero di persone che vivono nella stanza. Esempio se ci vivono 5 persone il posto a sedere è per 4. In Italia, il tavolo dovrebbe essere da 8 perchè abbiamo sempre amici ospiti. E questo cosa genera... che puoi vivere 6 mesi in una casa con coinquilini senza mai aver scambiato con loro più del "ciao" e se sei fortunato il "come stai?" arriva dopo 5 mesi. E notate che se provavi a chiedere tu qualcosa di più a loro notavi un certo imbarazzo come se chiedessi qualcosa di estremamente intimo, anche se chiedevi solo... boh cosa ne pensi della situazione della grecia.

Noto e continuo a notare in Svezia, la paura di esprimere proprie opinoni. "Siamo svedesi siamo non amiamo i conflitti" mi son sentito dire più di una volta...

Un esempio che faccio sempre agli amici italiani è se sei alla fermata dell'autobus in Italia e devi aspettare 20min in una fermata dove non c'è niente in torno normale scambiare due parole parlando con chi sta aspettando l'autobus... qui in svezia se lo fai tu capisci che loro pensano "cosa vuole 'sto qua da me?". E quindi smetti e ti adatti, e fidatevi che dopo i primi 6 mesi sei tu quello che inizi a pensarlo se qualcuno ti ferma.
=====



Forse sbaglierò, forse sono rincoglionito.. ma questo è il mio punto di visto från Sverige.

Scusate se ho scritto troppo, e a volte pensieri un po' sconnessi... ma davvero avrei da scrivere per giorni sulle esperienze di questi anni riguardo alla società svedese!




Leggo con vero piacere le esperienze altrui all'estero. E questo topic in particolare è molto interessante.

Sono sincero, pensavo fossi un troll femminista quando ti 6 presentato ma mi sono ricreduto.  ;)

Offline Lucia

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #65 il: Febbraio 27, 2013, 02:15:30 am »
Io ho un libro dei sogni di Swedenborg. Lui era un filosofo svedese e viionario, aveva poteri sovranaturali. Ha visto in dettagli l'incendio di Stokholma mentre lui stava in un'altra città.
Si intratteneva spesso con gli angeli e con l'al di là.
Mi pare che Borges lo ammirava molto ed è sua quella ideea sulla morte che infatti contnuiamo a fare durrante l'eternità ciò che ci piacceva fare in questa vita (ma non possiamo più cambiare stille di vita o passioni, perché i cambiamenti avvengono solo nella vita)
Cosi mi ricordo che dice Swedenborg e Borges (o li confondo perché li ho conosciuti assieme). C 'è anche una chiesa swedenborgiana fondata sulle sue idee.
Anche Jung fu influenzato dalle sue idee.
Su wikipedia non trovo questa storia dell'immortalità ma ci sono altre cose
http://it.wikipedia.org/wiki/Emanuel_Swedenborg

Adesso si trova nel duomo di Uppsala.
« Ultima modifica: Febbraio 27, 2013, 02:30:36 am da Abraxas »

Offline Lucia

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #66 il: Febbraio 27, 2013, 03:57:38 am »
A Malmo c'è l'Eurovision quest'anno, perché ha vinto la cantatrice svedese l'anno scorso




Mentre la canzone portughese, la mia preferita non è entrata nemmeno in finale.  :cry:










Online fabriziopiludu

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #67 il: Marzo 04, 2013, 13:54:47 pm »



 "Abraxas"? C'è la canzone!
 

 

Offline Lucia

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #68 il: Marzo 04, 2013, 15:46:06 pm »


 "Abraxas"? C'è la canzone!
 

 :D  Non mi rendo nemmeno io conto che nome Dark ho scelto, ma mi piace.

(testo tradotto)
Eros e Thanatos sono rami dello stesso albero
Con le radici che affondano nell'ombra e nella luce
Se Dio fu diviso dal suo gemello, dal suo doppio, dal Demonio
Potrà lui mai capire l'animo umano?

Vogliamo un nuovo dio che si chiami Abraxas!



Hanno una canzone anche su Swedenborg

Wake up in the darkest hour!
Angels are surrounding you.
In the borderland of heaven.
Lucid are yor dreams tonight.

Open a door, a gate in a dream.
(The) dead will pass by to show you the sky.
(....)

Offline Mercimonio

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #69 il: Marzo 04, 2013, 16:48:46 pm »
Forse sbaglierò, forse sono rincoglionito.. ma questo è il mio punto di visto från Sverige.

Sbagli in buona parte perche' le stesse identiche dinamiche le puoi osservare in UK, Olanda, parte della germania e in nord europa in generis, ma quando viaggerai di piu' lo vedrai da solo, tra l'altro i piu' "timidi" in assoluto direi che sono i Finnici e di gran lunga che infatti manco vengono considerati "scandinavi" dagli svedesi checche' si sia pieno di svedesi in finlandia.

Semplicemente, come in tutto il resto del mondo, ogni paese ha le sue usanze, dopotutto ho sentito spesso storie e leggende di ogni tipo sulle ragazze siberiane e russe in generis.

Dopotutto, in paesi dove per 10 mesi l'anno c'e' la neve e temperature sottozero cos'altro c'e' da fare se non bere e trombare ?

Sicuramente, in enorme parte e' il clima a influenzare certe societa', qui in oriente e' pieno di scandinavi e russi e si danno alla pazza gioia, altro che "timidi", a prescindere che siano sobri o meno.

Le svedesi in svezia come pure  inglesi e tutto il resto semplicemente vanno in disco con l'idea di ubriacarsi con le amiche e possibilmente di avere una "one night stand" col primo tizio che trovano pure lui ubriaco ovviamente.

Non sta a noi giudicare, comunque lo stesso fanno qua gli scandinavi, prima bevono e poi si caricano una mercenaria e se la portano in hotel, o peggio ancora prima bevono fino a star male e poi completamente ubriachi caricano la prima cessa ambulante che trovano per poi magari chiedersi con orrore la mattina dopo chi cazzo han tirato su, hahahaha.

Non saprei dire il perche' di questa timidezza, che non e' neanche timidezza poi, la mia idea e' che in certi paesi semplicemente al lavoro si lavora, per strada si cammina, a scuola si studia, non riescono a mischiare le cose, non e' socialmente incentivato avere flirt in ogni situazione o tentare approcci al di fuori dei luoghi "di ritrovo" come bar o discoteche o happy hour dove al contrario incitano la gente a chiaccherare e a flirtare ma non si creda che avviene solo grazie all'alcohol, forse e' piu' un blocco mentale ... coi miei colleghi stranieri si e' sempre discusso di topa a ogni ora del giorno, sicuramente pero' era taboo fare avances in pubblico in orari di lavoro alle colleghe, caso mai era ok chiaccherare in pausa caffe' o altro, ma decisamente quelli di certi paesi durante le ore di lavoro non pensano altro che al lavoro, se poi ti invitano a ber una birra o a cenare insieme invece pensano solo a rilassarsi e cazzeggiare, e' come ci fosse un dualismo e vivessero 2-3 vite ben separate a chiusura stagna.

Giusto quindi che nessuno ti rivolga la parola per strada o alla fermata del bus o sl treno o sulla metro.
Che in realta' pero' in certe situazioni la gente e' ben propensa a chiaccherare con sconosciuti, se c'e' un incidente ad esempio, o qualcuno fa casino sul bus o sul treno, tutti pronti a criticare e fare commenti e ridacchiare, pero' appunto sempre in quest'ottica di "questo si puo' fare questo non si puo' fare", con le dovute eccezioni chiaramente.

Offline Mercimonio

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #70 il: Marzo 04, 2013, 16:56:27 pm »
Ti considerano un usa e getta. E all'inizio da italiano dici "che figata" poi capisci e non ci stai benissimo...

A titolo di sondaggio: del gruppo di ricerca qui in Svezia dove lavoro tutti i colleghi (giovani e non giovani) che conosco, e che sono sposati, sono sposati con ragazze non-svedesi... sarà un caso!?

No, non ti considera neanche usa e getta, non ti considera proprio !
Solo in caso realmente gli piaci e c'e' un feeling profondo possono magari pensare di avere relazioni long- term.

Il weekend in nord europa e' la valvola di sfogo dopo una settimana di duro lavoro a cui dedicano tutte le loro energie fisiche e mentali, nel weekend si "devono" ubriacare e si "devono" divertire a tutti i costi.

Raramente pensano in chiave di "vie di mezzo", non si bevono un bicchiere di vino a tavola, o bevono analcolici o si bevono 2 bottiglie a testa .. il concetto di moderazione non esiste ... o ci si diverte come si deve o non si esce neanche di casa .. la moderazione la lasciano agli anziani.

Matrimoni : e per forza, le ragazze in nord europa trattano gli uomini a sputi in faccia, solo le straniere hanno ancora una parvenza di buona educazione e vedono il rapporto con l'uomo in chiave umana.

Offline Vicus

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #71 il: Marzo 04, 2013, 23:27:08 pm »
Citazione
era taboo fare avances in pubblico in orari di lavoro alle colleghe, caso mai era ok chiaccherare in pausa caffe' o altro, ma decisamente quelli di certi paesi durante le ore di lavoro non pensano altro che al lavoro, se poi ti invitano a ber una birra o a cenare insieme invece pensano solo a rilassarsi e cazzeggiare, e' come ci fosse un dualismo e vivessero 2-3 vite ben separate a chiusura stagna.
Il weekend in nord europa e' la valvola di sfogo dopo una settimana di duro lavoro a cui dedicano tutte le loro energie fisiche e mentali
Vedo un fondo di morale calvinista in questo dualismo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Red-

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #72 il: Marzo 05, 2013, 01:25:45 am »
Vado a memoria perchè no ho voglia di far ricerche, però mi pare interessante dare due info in ordine sparso  sulla Svezia:
intanto diciamo che è una nazione "lunga e stretta", nella parte a nord fa sempre freddo, nella parte a sud (dove sta la capitale, Stoccolma) il clima è più mite e temperato. Vedo sul mappamondo che confina con Norvegia, Finlandia ..e mar baltico?
La Svezia ha una superficie che è una volta e mezzo l'Italia, e conta poco più di 9 milioni di abitanti. L'italia ne conta circa 60 milioni.
Non ricordo il reddito pro-capite degli svedesi, ma se aveva ragione il buon Malthus, (e ce l'aveva) suppongo per logica che sia notevolmente più alto rispetto al nostro.
L'indice di natalità attuale è intorno a 1,4 figli per donna, immagino che tale risultato sia stato ottenuto grazie ad un welfare che privilegia la donna con figli.
Nonostante questo e "se tanto mi dà tanto", ad un veloce quanto approssimativo calcolo fatto a mente, visto che la popolazione svedese si dimezza quasi ad ogni generazione e non ha alcuna speranza di recuperare, nell'arco di un centinaio d'anni circa la popolazione svedese sparirà per far posto a nuove culture e popolazioni; e cmq in meno di 50 anni gli svedesi saranno una minoranza. (noi resisteremo un pò di più)
Non conosco i dati sull'immigrazione, ma ricordo di aver letto di notevoli difficoltà da parte degli svedesi nell'accettare le popolazioni che li sostituiranno, difficoltà notevoli di "integrazione", visti usi e costumi del tutto diversi dai loro.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Vicus

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #73 il: Marzo 05, 2013, 01:59:16 am »
Malthus aveva torto perché non considerava fattori come la scarsità artificiale e i salti tecnologici, che permettono di sostentare una popolazione più vasta. Non mi soffermo, ma i figli sono una ricchezza anche economica, non solo come braccia in agricoltura.
Neppure le previsioni dei piani quinquennali si sono mai avverate, figurarsi queste proiezioni al 2050. Considerano come unica variabile l'economia, la produzione industriale ecc. senza tener conto del fatto che la societàe la gente cambiano molto rapidamente, come lo è stato per l'Italia contadina in un decennio.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Mercimonio

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Re:Jag är i Sverige - Sono in Svezia, (Storie dalla Svezia)
« Risposta #74 il: Marzo 05, 2013, 04:42:52 am »
Non conosco i dati sull'immigrazione, ma ricordo di aver letto di notevoli difficoltà da parte degli svedesi nell'accettare le popolazioni che li sostituiranno, difficoltà notevoli di "integrazione", visti usi e costumi del tutto diversi dai loro.

E ben gli sta, ricevono cio' che hanno seminato da anni con le loro follie femministe e mondialiste, e non c'e' minimamente da stupirsi di gente come Breivik perche' ne verranno fuori altri come o peggio di lui visto che li' gli stranieri li trattano molto meglio degli scandinavi.

Aggiungiamo il fatto che in norvegia e svezia hanno proibito di andare a puttane ma le puttane sono libere di prostituirsi, altra pagliacciata e non a caso vengono tutti qui a trombare in asia.

Pero' attenzione, giusto ieri su La 27 ora c'era un commento acido di una femminista appunto sulla prostituzione in Olanda, che diceva che la prostituzione "esiste solo fino a che ci sono clienti".

Esatto ! quindi la diabolica soluzione androfobica e' mettere fuorilegge i clienti come in Svezia, queste pazze non aspettano altro e gia' se la ridono, peccato che in Svezia abbia risolto poco visto che gli uomini ricorrono al turismo sessuale (o semplicemente vanno in Danimarka) o alle escort sui siti online o semplicemente non si fanno beccare in flagrante, nel frattempo il numero di stupri e' andato alle stelle perche' ora bollano come stupro anche reati minimi, forse anche solo un palpeggiamento o persino offese verbali ?

Quanta ipocrisia in questa dottrina e guardacaso l'han fatta proprio in Svezia, non punire le mignotte ma punire i clienti (maschi).
Capirai poi, tanto coi prezzi che hanno li' stiamo freschi, fai quasi prima a prendere un aereo e andare ai caraibi o est europa.