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Il Comune assume e punta sulle donne
23 dicembre 2009
Tutto si può dire del Comune della Spezia, ma non che ometta di rispettare il principio
delle cosiddette quote rosa. Basti pensare che, degli otto giovani laureati appena assunti
a tempo indeterminato (guadagneranno circa 1.200 euro al mese), sette sono donne. E
due donne su tre entreranno presto a lavorare dopo aver concluso l’iter del concorso “C”.
Insomma, sui 740 dipendenti dell’azienda Comune, aumenta il numero di signore e
signorine, segno - risultati di concorsi e di corsi di formazioni alla mano - che il sesso
debole, almeno nella pubblica amministrazione, è quello dei maschietti. Comunque, in
municipio, l’annuncio pre natalizio riguarda l’assunzione a tempo indeterminato di otto
giovani laureati, dai 29 ai 30 anni, dopo un biennio di formazione. Ieri mattina, in sala
giunta, la loro presentazione, con l’assessore all’Organizzazione, Raffaella, Paita, nelle
vesti di madrina. Si tratta di Sara Bruschi e Sabrina Donnini per il progetto “Sviluppo e
innovazione economica–Progetti comunitari- problemi del lavoro– Progetti strategici”; di
Giacomo Bertonati per il “Progetto cultura - Identità della città – Urban center”; di Elena
Rossini e Irene Laganà per il “Progetto società partecipate”; di Lorenza Tisot per “Politiche
di bilancio-tributi”, di Sofia Roncone per il “Progetto arredo e decoro urbano –
Progettazione partecipata”; di Sabrina Masetti – per il “Progetto ambiente”.
Nel 2007, gli otto laureati passarono la selezione tra 203 candidati e furono assunti con
contratti di formazione lavoro. Alla cerimonia di ieri mattina, presenti, oltre all’assessore
Paita, il direttore operativo, Pierluigi Fusoni, il dirigente delle Risorse umane, Daniele Di
Sacco, i segretari dei sindacati della Funzione pubblica, Fabio Cidale (Cgil), Nicola
Cecchini (Cisl) e Nadia Maggiani (Uil).