Il quarantenne doveva mettere giudizio anche per la quattordicenne.
E' lecito il sesso in tutte le sue forme, purché sia fatto tra soggetti consenzienti e in grado di esprimere consenso.
Una 14enne, per quanto mignotta sia, non ha acquisito personalità giuridica, per cui non può esprimere consenso.
Dell'età consenso di una 14enne se ne fregano tutti quando si parla delle sue libertà; infatti nessuno parla del suo rapporto con il figlio dell'indagato (possibile che l'ha data al padre e non al figlio?). Quindi, lo scopare con il giovane è un sesso pulito e buono, lo scopare col padre è un sesso sporco e cattivo.
Se il sesso pratico è una cosa così seria che diventa un crimine anche quando entrambe le parti sono consenzienti, mi aspetto un atteggiamento morale più di controllo, anche quando il beneficiario del corpo femminile non ha un'età da porco, cioè è giovane (si sa, l'uomo anziano che ha voglia è un porco, il ragazzo che esprime voglia è giusto così, anzi è normale...). Invece molti genitori si preoccupano se i propri figli mostrano inibizioni sessuali e a 18 anni ad esempio, "stanno ancora indietro nella tabella di marcia".
Non mi piace quest'ambivalenza di opinioni nei confronti della sessualità; credo che sia ambivalente proprio per mettere nei guai i soliti noti.