Richieste fondi sessiste. San patrignano Donazioni solo per donne.

[vnd]

http://www.sanpatrignano.org/it/casa-crescere

Riporto:

 

Una casa per crescere è il progetto di San Patrignano a cui è dedicata la raccolta fondi organizzata dal 4 al 10 marzo 2013 grazie al supporto delle reti RAI e del Segretariato Sociale Rai.

San Patrignano è una comunità terapeutica fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli.
Ha sede a Rimini e due sedi distaccate nell’entroterra riminese (Botticella di Novafeltria) e in provincia di Trento (San Vito Pergine).

La Comunità accoglie ragazzi e ragazze tossicodipendenti (oltre 20 mila dalla fondazione e oggi 1300) in modo completamente gratuito, senza richiedere contributi alle famigli né rette dallo Stato. Questa realtà infatti si sostiene attraverso i prodotti che realizza e attraverso libere donazioni di privati che per statuto non possono provenire dalle famiglie dei ragazzi accolti.

Questa raccolta fondi è dedicata a rispondere alle esigenze di accoglienza delle donne in comunità (circa il 20% delle persone oggi in comunità):
• madri tossicodipendenti entrate in Comunità con i figli o da sole e poi raggiunte dai figli;
• ragazze minorenni tossicodipendenti, entrate in Comunità in accordo coi genitori o inviate dai Tribunali per minorenni

Nello specifico sono previste:
• ristrutturazione e arredo nelle “casette” all’interno del villaggio della comunità dedicate all’accoglienza di madri e bambini in una dimensione familiare. Attualmente i bambini al seguito di madri tossicodipendenti sono 29. 13 di essi sono ospitati con le madri in una struttura a loro dedicata con 3 educatrici e il supporto specialistico e educativo;
• ristrutturazione del centro destinato alle ragazze minorenni. Attualmente sono 9 ma la domanda di ingresso da genitori e tribunali è in costante aumento. A questo scopo si intende creare una nuova struttura.

Il percorso di recupero delle donne è, in media, maggiormente problematico rispetto a quello dei ragazzi. Esse devono, infatti, affrontare vissuti spesso caratterizzati da situazioni limite, estremamente degradanti, che ne hanno seriamente pregiudicato il percorso di crescita. In particolare le ragazze molto giovani e con una personalità fragile sono alle prese con momenti di paura e di sconforto. Ad essi si aggiungono i frequenti casi di disturbi alimentari pregressi e aggravati durante il percorso che richiedono la collaborazioni con psicologi e psicoterapeuti che collaborano con la comunità. Le madri, invece, hanno bisogno di ricreare con i propri figli, spesso vissuti in condizioni emotivamente disagiate o con i nonni, una dimensione familiare spesso mai sperimentata, con l’aiuto di esperti dell’infanzia e educatori.

Perché... se una donna si droga... è sicuramente colpa di un uomo....
Non è così?

[Mercimonio]

ovvio.
diranno che hanno iniziato per via del loro boyfriend drogato che le ha portare sulla brutta strada.

e' sempre la stessa storia.

bene, ma se le donne raggiungono la puberta' a 40-50 anni allora che per leggi le si equipari ai minorenni no ?
se hanno la testa di un bambino che per legge le si tratti alla pari, che il marito abbia la stessa potesta' di un genitore
ad esempio, che no possano guidare la macchina, firmare contratti, e coprire alcun posto di responsabilita'.

viene discriminato e punito l'uomo per l'irresponsabilita' della donna.
siamo al ridicolo.

non a caso esisteva la figura del capofamiglia, non a caso la donna era sottomessa al marito, proprio in quanto irresponsabile
e priva di razionalita' e foglia al vento, stesso motivo per cui oggi proteggono gli anziani rincoglioniti che senno' verrebbero truffati
facilmente da gente che va da loro porta a porta.

donne parzialmente incapaci di intendere e di volere ? a me sta benissimo, ma che lo si metta nero su bianco.